città di Asolo e colli asolani - i cento orizzonti
Asolo, il castello della regina Caterina Cornaro
Noto anche come 'Palazzo Pretorio' o anche semplicemente come 'il castello', fino alla costruzione delle mura medioevali che agganciavano anche la 'Rocca' ebbe vita e storia autonoma legata alle vicende di Asolo e, in parte, in contrapposizione alla Rocca, denominata Castello di Braida, attorniata dall'omonimo borgo.
Notizie certe del Castello di Asolo risalgono al 969, menzionato in atti dell'imperatore Ottone I, ma la denominazione stessa di 'castrum' indica una lunga storia di quel luogo che probabilmente fu fortificato già in epoca romana e certamente ebbe vicende notevoli durante le dominazioni barbariche, con alterne distruzioni e ricostruzioni.
La posizione strategica a dominio dell'alta pianura e del transito tra le valli del Piave e del Brenta è infatti notevolissima.
Ad avvalorare l'importanza del colle è l'importante strada romana che proveniva da Padova ed intersecava Castelfanco Veneto.
Il castello nelle sue strutture principali è quindi di epoca medioevale e fu il vero cardine e faro della cittadina in quell'epoca che germogliò il rinascimento.
La cinta muraria vera e propria, quella che congiunge il castello e la rocca abbracciando la cittadina, non esisteva ancora tuttavia già i longobardi provvidero ad accerchiare il castello ed il paese con opere fortificatorie costituite da fossati, palizzate e muri a secco.
Il castello partecipò da protagonista alle vicende delle ricche famiglie feudali venete, fu dimora di Ezzelino III da Romano, colui che sarebbe diventato il dominatore della storia veneta e 'tiranno' per eccellenza.
Alla sua caduta passò ai Carraresi, signori di Padova, che provvidero anche a 'risistemare' la Rocca e dal 1261 alla città Comunale di Treviso.
Quindi la dominazione Veneziana dal 1393 ininterrottamente fino alla caduta del 1797, periodo che segna il massimo splendore del castello e della cittadina stessa.
All'inizio, in tempi ancora incerti e guerreggiati, i veneziani ne fecero un importantissimo caposaldo militare, fortificarono definitivamente la rocca, potenziarono le mura di cinta dell'intero complesso e ristrutturarono il castello.
Poi la lunga e secolare 'pax' veneziana, la dismissione del ruolo militare e lo sbocciare di un vivace ruolo mercantile e culturale.
Dal 1489 il nome del castello viene associato a quello della Regina Cornaro. Le vicende sono ben note ed in primo piano nei miti veneziani.
Durante una delle infinite guerre contro i Turchi venne barattato il possesso dell'isola di Cipro e allontanata la regina, la nobilissima Caterina Cornaro, che in cambio ricevette il possesso del castello di Asolo e molti altri nobili edifici dei dintorni.
La sontuosa residenza era, in realtà, un dorato esilio-prigione.
Alla morte della regina il castello diventa sede pretoria veneziana, ma nel corso dei secoli perdette di importanza e divenne anche deposito e la torre perfino utilizzata per issarvi le pale di un mulino a vento.
Tragici gli avvenimenti seguiti immediatamente dopo la caduta della serenissima. Nel 1820 un'intera ala del castello venne demolita, la grande aula interna venne traformata in teatro, la torre divenne 'torre civica' e 'torre campanaria'.
Ancor più deleteri gli avvenimenti novecenteschi, venne smantellato il teatro trasformandolo in cinema, una parte venne acquistata da nobili 'foresti' quale il Browning incantato come tanti altri dalla 'città dai cento orizzonti', infine parte del castello viene adibita a ristorante/bar.
Una fine miserevole, comune a quella di moltissimi altri monumenti e capolavori delle nostre terre.
Ci resta questa imponente e massiccia torre a dominare la città.
Asolo, il castello della regina Caterina Cornaro