salita al monte Spitz di Tonezza m.1.694
La cima dello Spitz è un bellissimo balcone panoramico sull'altopiano di Tonezza e sul Cimone, ma anche sulla parte occidentale degli altipiani: Rotzo, Luserna, Lavarone, al di là della profonda Val d'Astico.
Verso ovest il panorama a 360 gradi è interrotto dalla sagoma dei monti Toraro e Campomolon, di poco più alti.
Lo Spitz a sud presenta un ripidissimo pendio quasi completamente coperto di boscaglia, mentre a nord, Val d'Astico, precipita con imponenti bancate calcaree per circa 300 metri sulla strada dei Fiorentini e sulla Valdastico quasi mille metri più sotto.
Spitz deriva dal tedesco e significa punta, cima appuntita.
Il Fogazzaro nel suo romanzo Piccolo Mondo Moderno lo definisce 'Picco Astore'.
Tonezza del Cimone, dalla Contrà Sella 1050 m. alla cima del monte Spitz 1694 m.
Diff: Cai=E, escursionistico facile - dislivello 700 metri - ore: 2:30 andata + 1:30 ritorno - segnavia Cai n.537
La salita è relativamente facile, alla portata di qualsiasi escursionista con un minimo di allenamento.
Eventualmente si può partire dai pressi del rifugio Melignon, sulla strada dei Fiorentini, accorciando notevolmente, ma anche sminuendo, la camminata.
Dal centro di Tonezza proseguire lungo la strada dei Fiorentini fino all'albergo ristorante Edelweiss, in
contrà Sella, dove si posteggia l'auto.
Incamminarsi lungo la strada provinciale (circa 500 m) fino ad incontrare sulla sinistra una mulattiera con indicazioni monte Spitz.
La si segue verso nord ignorando le strade che la intersecano, si passa dietro due vecchie stalle e si continua fino al tornate della 'pozza del giazzo'.
Sulla curva parte il sentiero dei tronconi, che ricorda l'attività dei boscaioli.
Si segue il sentiero fino al passo della Vena di sotto e per strada bianca a al passo della Vena di sopra, da qui sulla destra un sentiero porta in breve in cima allo Spitz.
Ritornati al passo della Vena di sopra si può continuare fino in vetta al Campomolon (con visita all'omonimo forte), per il sentiero 561, procedendo per cresta e toccando rispettivamente il monte Melignone e il monte Campomolon (ore 1:30, più impegnativo).