Canale d'Agordo, il paese di Papa Albino Luciani
questione di dettagli... a Canale d'Agordo
L'antico Forno di Canale, vivace borgo famoso per l'attività di fusione dei minerali provenienti dalle miniere del Col Negher (Sasso Negro) di Gares, era la sede delle "Regole di Pittigon" comunità autonoma che presiedeva il patrimonio boschivo e pastorale comune.
Distrutto nel 1748 da una terribile alluvione e sviluppatosi poi sul pianoro dove fin dal 1300 è collocata la parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, conserva numerosi elementi di architettura originale risalenti principalmente al 1600, con caratteristici elementi lignei.
affreschi sacri a Canale d'Agordo, Valle di Gares Val Biois, Dolomiti Bellunesi
Dipingere affreschi murali (oggi si direbbe murales) sulle case è attività secolare fatta non per scopi puramente estetici, ma principalmente per prestigio sociale e, soprattutto, per fede religiosa.
Con l'immagine sacra che comunica a chi si avvicina avvenimenti riguardanti il paese o vicende e grazie del proprietario, oppure quale messaggio di augurio e disponibilità per l'ospite.
La simbologia è sempre raffinatissima, eppure perfettamente leggibile dagli uomini del tempo, ancor più di un testo scritto.
I bellissimi affreschi sui vecchi muri delle case di Canale d'Agordo risalgono al 1600 e al 1700 e qualcuno al 1800, integrati da alcuni in stile moderno di recente fattura.
A Canale d'Agordo, un tempo principale paese della Valle del Biois chiamato Forno di Canale, la casa più bella e splendidamente affrescata è l'ex "Casa delle Regole di Pittigon", risalente al 1640, nella piazzetta in fondo al Colmel de Tancon.
La Regola era un organismo politico-amministrativo, formato dai capifamiglia, che presiedeva il patrimonio comune dei pascoli e dei boschi, con una ampia autonomia dall'amministrazione centrale veneziana.