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1700 | Il secolo si apre con la guerra di successione spagnola. Venezia mantiene la sua neutralità, ma truppe francesi e austriache compiono continue scorrerie e 'scaramuze' nel territorio veneto. E' doge Alvise II Mocenigo, un 'mezzo prete' senza polso, ricchissimo e bigotto, la cui preoccupazione principale è di comprare messe di suffragio (e lasciti monetari a coloro che presenziano) per celebrare la sua morte. |
1709 | Il Re di Danimarca è in visita a Venezia. L'inverno è rigidissimo, il clima polare, la laguna ghiacciata, ma si tengono dei festeggiamenti memorabili. |
1713 | Pace di Utrecht e fine dei domini spagnoli in Italia. Venezia vi partecipa ribadendo la propria neutralità internazionale, ma incassa la fine dell'appoggio spagnolo. |
1714 | Ennesima guerra contro i Turchi e perdita di diversi possedimenti e isole nell'Egeo. |
1718 | Congresso di Passarowitz, Venezia, umiliata, è costretta a cedere ai Turchi pressoché tutti i possedimenti in Egeo. Lo 'Stato da Mar' è ormai ridotto alle coste dalmate. |
1719 | L'Austria istituisce a Trieste il 'Porto Franco', è un duro colpo per la marineria veneziana. Venezia non è più la padrona dell'Adriatico, chiamato 'Golfo di Venezia', e teme la concorrenza commerciale con Trieste, porta dell'Impero sul mare. |
1720 | Apre, sotto i prestigiosi portici delle Procuratorie Nuove, lo storico Caffè Florian. |
1720 1770 | Giambattista Tiepolo affresca chiese, palazzi, ville di campagna. E' l'ultimo rappresentante della grande pittura italiana, iniziata a Padova con la Cappella degli Scrovegni di Giotto. |
1722 1732 | E' doge Alvise III Mocenigo, già aggressivo Provveditore Generale dello 'Stato da Mar'. Nonostante le ambizioni del doge, è un periodo di assoluta tranquillità e gli unici avvenimenti sono il restauro della Basilica di San Marco e la visita di Montesquieu. |
1741 | E' la stagione di Carlo Goldoni, commediografo che segna un'epoca. |
1741 | E' doge Pietro Grimani ricchissimo poeta 'laureato'. E' la tirchia, e non amata, icona di un'epoca. Venezia è un brulicare di artisti, musicisti, letterati, attori, santimbanchi, monaci questuanti. |
1755 | Giacomo Casanova finisce ai 'Piombi' (la prigione dogale), ma è protagonista di una leggendaria fuga. E' il trionfo di un mito ancora celebrato dopo 250 anni. |
1752 1789 | La seconda metà del secolo si distingue per gli avvenimenti artistici mentre in campo politico si sopravvive languidamente solamente grazie alla rispettata neutralità veneziana. A Venezia vi è turbinio di feste e di visite 'turistiche' di potenti e nobili, specie del nord Europa e dalla Russia. E' la meta obbigata del Gran Tour in Italia. Anche Goethe ne celebra i fasti. Il periodo è ben rappresentato dai dogi che si susseguono: Francesco Loredan, Marco Foscarini, Alvise IV Mocenico e Paolo Renier. Sono i tipici rappresentanti di quel frollo mondo gentilizio preoccupato di raggiungere le cariche politiche a suon di corruzione e denari (il broglio è pratica legalizzata), malaticcio anche fisicamente, circondati da stuoli di medici, tra balli, ballerine, dame, cortigiani e scappatelle varie, con le nobildonne che si distinguono nel far salotto dove i discorsi non si elevano da quelli delle massaie analfabete. Alvise IV Mocenigo veniva, ironicamente, rappresentato come un cappone e la dogaressa Pisana Corner come un'oca. Paolo Renier aveva una relazione, e poi è costretto a sposarla, con una ballerina che a sua volta lo tradisce per un altro bel nobile. |
1775 | Un segno del tempo: vengono invitate diverse famiglie nobiliari di terraferma ad iscriversi (gratuitamente...!!!) al 'Libro d'Oro'. Solamente pochi aderiranno! |
1789 | Viene eletto doge Lodovico Manin. E' l'ultimo condottiero della millenaria repubblica. segue - el tremendo zorno del dodexe: la caduta di Venezia. |