Valsugana > Levico
Levico Terme, Tenna, Caldonazzo e Alta Valsugana

Levico Terme, Tenna, Caldonazzo e l'alta Valsugana (Trento)

Levico Terme, i laghi di Levico e di Caldonazzo e il fiume Brenta

Levico TermeLevico: il lago

A quota 440 metri, si presenta, nella sua forma allungata ed incassato tra il verde del Colle di Tenna e la Canzana, come uno stupendo fiordo. Dal lago di Levico e dal vicino lago di Caldonazzo nasce il fiume Brenta.

E' lungo 2.840 metri e largo 950 metri (1.164.000 mq.), con una profondità massima di 38 metri.
Si è formato a causa dello sbarramento alluvionale di un vecchio tronco di valle ad opera dei due conoidi del Rio Vignola e del Rio Maggiore, gli unici immissari.
La vegetazione spondale è prevalentemente a latifoglie (ontani e salici) ed una parte a canneto.
La fauna ittica è rappresentata da trota fario, coregone, luccio, cavedano, scardola, black-bass, tinca, carpa, barbo, alborella e anguilla.

Levico: le chiese

In piazza Sonnino c'è la grandiosa chiesa parrocchiale del Redentore eretta nel 1872-1877 su disegno di Leopoldo Claricini di Gorizia. All'interno la grande statua del Redentore in rame sbalzato è opera di Celli e Gasparini di Tezze (1946), nella lunetta il mosaico di Gianese di Venezia. La decorazione interna è dei pittori Devigili e Tevini (1908), la via Crucis di C.B. Chiocchetti (1885). Monumentale l'altar maggiore con grande crocifisso di Giuseppe Runggaldier e quattro statue lignee (1884). organo è di Linguardi da Padova (1855), rimaneggiato da Vegezzi-Bossi di Milano e ristrutturato da Ruffatti di Padova.

Ai margini del Parco delle Terme, c'è la chiesetta esagonale della Madonna del Pezzo, così detta per due secolari abeti che le sorgevano a lato.

Levico Terme Levico: il parco delle terme

Nel 1896 l'inaugurazione della nuova linea ferroviaria Trento-Levico-TezzeValsugana segnano una tappa importante per l'affermazione di Levico come luogo di cura termale, legato allo sfruttamento delle acque minerali arsenico-ferruginose.
La ferrovia crea un importante collegamento fra Levico, la Valsugana, ed il resto d'Europa, fra i confini meridionali dell'impero austro ungarico e il cuore della Mitteleuropa.

La storia dei parco delle terme è strettamente correlata all'idea della città termale ed inizia nel 1898, con l'acquisizione da parte di Giulio Adriano Pollacseck, direttore della Società Levico-Vetriolo Heilquellen, di un "arativo con viti e gelsi... di metri 120.000 circa, al prezzo convenuto e accettato di 100.000 fiorini" nell'area Caodigne.
Lo scopo è creare un luogo di cura termale "composto da un grande stabilimento-albergo immerso al centro di un grande parco".
All'inizio del ventesimo secolo il giardiniere berlinese Georg Zill ha l'incarico di disegnare il parco, che dovrà rispettare i canoni del gusto della moda ottocentesca.
Sorge così un parco dotato di una rete di passeggiate per diletto degli ospiti del grande albergo delle terme, costruito a tempi di record e inaugurato nel 1905.

Dalla stazione ferroviaria si entra subito in rapporto diretto con il complesso termale attraverso un viale alberato che, porta fino all'ingresso principale del parco e di lì al Grand Hotel.
Risalgono a quell'epoca gli impianti delle alberature monumentali che ancora oggi si possono ammirare, come le tuie giganti e la grande sequoia. Villa Paradiso, la graziosa costruzione in stile Liberty collocata nella posizione centrale del parco, è la residenza del giardiniere.
Sono invece dei dopoguerra i faggi e le altre latifoglie, aggiunte al parco dell'allora direttore Alcide Saltori che per primo inserirà le aiuole di fiori nelle radure un tempo, dedicate all'elioterapia.
D'impianto più recente sono gli abeti del Caucaso che delimitano alcuni dei viali principali.

Levico Terme brevi escursioni attorno a Levico Terme, Tenna, Caldonazzo

- Chiesetta di San Biagio

Percorrenza a piedi: 1 ora a/r. Dall'APT si sale lungo viale Roma, svoltando quindi a sinistra e percorrendo via San Biagio fino ad un capitello con Madonna. Si prosegue, e a sinistra e, dopo circa 50 m, s'imbocca a destra, la stradina che sale al colle. Splendida vista sul lago. Al bivio successivo si sale ancore a destra fino al Colle di San Biagio (m. 574). Particolarmente interessante, l'omonima chiesetta trecentesca, costruita nel 1506, con affreschi dei secoli XIV e XVI della scuola veneta (patavino veronese), Madonna in trono, ultima cena; soffitto in legno, presbiterio gotico, pavimento in lastre di porfido, custodito un tempo da un eremita e meta di pellegrini. Sul colle nell'antichità sorgeva un castelliere dell'età del ferro.

- Castel Selva

Percorrenza a piedi: 2 ore a/r. Si parte dall' Hotel Villa Regina salendo per vicolo Fosse e piegando quindi a destra lungo viale Roma. Costeggiato il lato nord del Parco delle Terme e superato l'albergo Quisisana si percorre via Silva Domini fino alla Salita al Castello. Bella panoramica sull'abitato di Selva. Salendo verso il Castello si piega a sinistra lungo l'antico fossato in ciottoli, che conduce ai ruderi di Castel Selva (m. 613). Costruito probabilmente come luogo di rifugio durante le invasioni barbariche, fu sede di Signorie locali e residenza dei principi-vescovi di Trento. Ospiti i delegati pontifici al Concilio di Trento. Acquistato dal comune di Levico nel 1779 fu lasciato decadere e usato per ricavo di materiali da costruzione, il degrado fu rapido. Oggi si possono ancora riconoscere tracce di intonaco di ornati araldici e decorazioni a fresco. Lasciato il Castello si prosegue lungo un sentiero nel bosco e, all'incrocio con la strada sterrato si piega a destra scendendo fino o via Pontora. Da qui si raggiunge il centro di Selva (m.493). Si ritorna o Levico Terme percorrendo via per Selva e quindi via De Gasparri.

- Lago di Levico, Croz del Diaol, Tenna, forte di Tenna, chiesetta di San Valentino.

Percorrenza a piedi: 4 ore a/r. Si parte dal Lago di Levico. Nei pressi dell'Hotel du Lac si stacca la stradina dei pescatori, comodo sentiero che percorre la sponda nord del lago. Oltrepassato il lago si prende sulla sinistra un sentiero che porta sulla riva opposta, di qui si ignora la traccia di sinistra e si sale per il sentiero a destra che risale il Croz del Diaol per portare in località Alberè sull'istimo di origine morenica dove sorge l'abitato di Tenna. Uscita dal sentiero sulla strada provinciale, si prosegue per questa in mezzo a vigneti e alberi da frutto, fino al pittoresco abitato di Tenna. Da piazza San Rocco si percorre via Roma e quindi via San Valentino. Raggiunto il forte militare, costruito dagli austriaci fra il 1882 e il 1886 a scopo difensivo si prosegue per un tratto pianeggiante fino all'antichissima chiesetta di San Valentino (m 579). Ritorno per il sentiero di salita, oppure proseguendo per il sentiero, dalla chiesetta di San Valentino di arriva a Caldonazzo.

disabili in carrozzina Percorsi per disabili in carrozzina

Itinerario lungo il lago
Al lago di Levico si può prendere il sole e fare un bel pic-nic. Ci sono tavoli e panchine e una vasta area sportiva, con molti parcheggi.
La zona รจ molto alberata e tranquilla, nonostante la notevole frequentazione tutto l'anno, si può passeggiare prendendo la stradina che si trova di fianco al lago.
Inizia dall'hotel al lago ( Park Hotel du Lac ) ed è detta 'strada dei pescatori'. E' chiusa al traffico, tutta sterrata e ben tenuta.
E' un percorso particolarmente appagante da fare in carrozzina, peccato che ad un certo punto termini e bisogna tornare indietro per la stessa strada. Per farla tutta si vogliono circa tre ore.

Parco delle Terme
E' un vero e proprio bosco esteso per circa dodici ettari, ricco di essenze pregiate quali la sequoia gigante, la magnolia del sud America, il pino ed il cedro dell'Himalaia, il ginkgo biloba, molti splendidi esemplari di faggi e di cedri del Libano.
Il parco fu creato a fine '800 su disegno di Giorgio Zill, rinomato giardiniere giunto appositamente da Berlino.
Il percorso all'interno del parco è tutto asfaltato, ma con leggeri saliscendi.
Per visitarlo è meglio essere accompagnati da un paio di amici per farsi spingere.


i laghi di Levico e di Caldonazzo e il fiume Brenta

La parte più aperta e paesaggisticamente più dolce della Valsugana.
Dai due laghi nasce il fiume Brenta.
Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Caldonazzo, Alta Valsugana, Levico-Caldonazzo Lago di Levico Lago di Levico Lago di Levico Levico parco delle terme Levico Caldonazzo Levico Caldonazzo Levico Caldonazzo Levico Caldonazzo Levico Caldonazzo Levico Caldonazzo Levico Caldonazzo lago di Caldonazzo lago di Caldonazzo lago di Caldonazzo
Levico Terme, carta generale Levico Terme, ubicazione geografica
bibliografia Levico Terme, Tenna, Caldonazzo e Alta Valsugana
titoloautoreedizione
Caldonazzo - Contributi storiciL.Brida2000 - Associazione Amici della Storia, Pergine Valsugana
Tenna - Cenni storiciAutori Vari1993 - Associazione Amici della Storia, Pergine Valsugana
I Castelli del Trentino - vol.IIAldo Gorfer1987 - Edizioni Saturnia Trento
Cenni di storia della ValsuganaCarlo Ferrari1983 - Biblioteca Comunale Borgo Valsugana
Il lago di CaldonazzoAutori Vari1974 - Manfrini Editore
La Val dei MocheniA.Gorfer, F.Paganello1961 - Tci-Cai Milano

I laghi di Levico e di Caldonazzo si raggiungono facilmente percorrendo l'importante statale della Valsugana, sia da Trento che dalla pianura veneta.
La statale n. 47 della Valsugana parte da Padova e, dopo aver aggirato Bassano del Grappa, s'infila dapprima nella stretta gola del Canal di Brenta e quindi nella più ampia Valsugana vera e propria.
Sono un centinaio di chilometri da Padova.