passeggiata al Santuario di Sant'Augusta a Serravalle
Visitata la spettacolare piazza Flaminio con la snella torre dell'orologio, passeggiato lungo il Meschio attraverso il basso e caratteristico porticato,
intuite le strutture dell'antichissimo 'Castrum', vista la Pala di Tiziano nel Duomo di Serravalle,è più che opportuna la passeggiata che ci porta sull'altura panoramica dove sorge il Santuario di Sant'Augusta.
Oppure possiamo partire proprio da questa panoramicissima salita a piedi per iniziare la nostra conoscenza di Vittorio Veneto.
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vedi scheda e mappe -
La salita parte a fianco del Duomo di Serravalle, per la caratteristica scala monumentale edificata al posto dell'antica "Porta del Terraglio", demolita nel 1931.
Salendo con la giusta calma impiegheremo poco più di mezz'ora di cammino per arrivare al santuario.
L'itinerario è molto frequentato dai Serravallesi, in particolare la domenica pomeriggio.
Risalita la scalinata caratterizzata dalla bella fontana e dall'imponente statua di Sant'Augusta, la salita si svolge abbastanza ripida per un sentiero acciotolato ed è caratterizzata per alcuni bei capitelli sette-ottocenteschi, veri e propri oratori più o meno restaurati, che si trovano ad ogni tornante.
Il panorama si allarga e spazia sulla conca che racchiude Vittorio Veneto quando, ormai in prossimità del santuario, si attraversa una suggestiva bellissima torretta, residuo delle fortificazioni medioevali, per arrivare alla grande scalinata che conduce al sagrato.
La parte più antica della chiesa racchiude le reliquie della Santa del IV(?) secolo ed è caratterizzata da affreschi del XV sec.
La festa della santa si tiene il 22 agosto.
All'esterno l'alto campanile è l'adattamento di una torre delle fortificazioni medioevali, quindi un atrio con il bel portico in stile gotico con nel mezzo un pozzo.
Tutt'attorno si può ammirare il panorama che spazia dalle colline di Fregona, alla conca di Vittorio Veneto dominata dal monte Altare, alla valle Lapisina, ai laghi di Revine-Lago, all'imponente mole del Col Visentin.
Si può salire ancora lungo la cresta boscosa, con tratti di sentiero molto ripidi e scivolosi, seguendo le indicazioni dell'Altavia dei Silenzi per arrivare alla Costa di Serravalle.
Dopo le prime ripide rampe si trova la Turris Nigra (o torre nera) che leggenda vuole eretta da Re Matruch (o Mandrucco), padre della santa Augusta e ferocissimo tiranno barbarico (longobardo?) di Serravalle.
Della torre, forse di epoca romana, rimangono modesti resti infestati dalla vegetazione, gravemente danneggiati dal terremoto del 1873.
Ritornati al santuario, si può scendere per la mulattiera verso nord che porta alla chiesa di Santa Giustina.