Treviso, pista ciclabile lungo le alzaie del fiume Sile
Parco Naturale Regionale del Fiume Sile
Una breve e tranquilla passeggiata in bicicletta nell'immediata periferia di Treviso in luoghi dalle notevoli valenze naturalistiche e storiche.
Le
alzaie sono gli argini sovrastati da una stradella in terra battuta da dove i barcaroli con lunghe corde trascinavano ("tirar
la singia") i
burci (barconi per il trasporto delle merci) per risalire il fiume.
A volte, nei tratti più difficili dalla corrente più forte, venivano utilizzati buoi o cavalli.
Punto di partenza per elezione è riviera Garibaldi, in centro a Treviso, sul ponte "...dove Sile e Cagnan s'accompagna", celebre versetto dantesco della Divina Commedia.
Attraversate le mura veneziane ed il ponte si prosegue lungo il viale Jacopo Tasso dove lungo il fiume (
restera)(sinistra idrografica) parte la pista ciclabile 'le Alzaie', lungo la quale si esce dal centro storico passando sotto il ponte della ferrovia.
Il Sile compie numerose anse e l'ambiente diviene via via più affascinante, finché si arriva nei pressi dei grandi edifici dei
mulini sul Sile, mulino Mandelli, oramai archeologia industriale.
Questo tratto è frequentatissimo per le passeggiate dei trevigiani.
Si prosegue lungo il fiume fino ad un arcuato ponticello pedonale in cemento che si attraversa.
Superato il ponticello si prosegue verso destra seguendo ora lungamente un ramo secondario del fiume (Sil Morto) che s'addentra nella campagna per arrivare all'area ricreativa "
Laghetto" dove vi sono dei bacini rinaturalizzati residuo delle cave per l'escavazione della ghiaia.
Più avanti la pista ciclopedonale, realizzata su passerella di legno, attraversa dei canneti dove si trova il "
cimitero dei burci".
Poco oltre si può vedere sull'altra sponda dei grandi silos e il grande
mulino di Silea.
L'area è estremamente suggestiva ed interessante, anche per i fotografi, atmosfere da archeologia industriale con quei drammatici ruderi di burci.
A Casier il fiume si allagra e vi è un porticciolo.
Nei pressi una vecchia gru manuale, ora monumento.
La piazza è molto bella e si può osservare un bellissimo orologio mosso dall'acqua con i particolari meccanismi meccanici in bella vista (attualmente non funzionante, si auspica il ripristino).
Si può proseguire ancora lungamente, sempre restando sulla destra idrografica del fiume che offre suggestivi scorci, raggiungendo Casale sul Sile, Musestre e Quarto d'Altino.
L'intero percorso, andata ritorno, si snoda per circa 25 chilometri senza alcuna difficoltà.
Naturalmente, per chi non conosce Treviso e anche per rimanere in tema d'acque, l'escursione lungo il Sile può essere l'occasione per la visita alla città e al vivace ed affascinante reticolo di canali d'acqua all'interno delle mura veneziane.
Per il percorso ciclistico completo vedi