giro cicloturistico tra i fiumi Lemene, Caomaggiore e Reghena
Portogruaro, Concordia, Cinto Caomaggiore, Sesto al Reghena, Cordovado
Tra acque di risorgiva, ruote di mulini, abbazie e castelli.
La parte più orientale del Veneto, in provincia di Venezia, definita 'Il vigneto dei Dogi' e il basso Liventino in provincia di Pordenone, tra Portogruaro e Cordovado, meritano di essere 'scoperti' con la bicicletta.
Oltre le arterie autostradali e ferroviarie e la periferia industriale di Portogruaro, la campagna 'alla veneta' è ancora bellissima, interessante per gli angoli naturalistici, sorprendente per le varie cittadine storiche, veri gioielli d'arte.
E' bassa pianura alluvionale tra gli importanti fiumi Meduna-Livenza e Tagliamento.
Protagonista è l'acqua che sgorga dalla terra con molte risorgive e con i pozzi artesiani presenti dappertutto.
Percorriamo in bicicletta uno spaccato significativo di quest'area, affacciando lo sguardo su limpidi fiumi di risorgiva quali il Lemene, il Reghena, il Caomaggiore, il Loncon, il Versiola, il Venchiaredo, il San Giacomo e molti altri fossati e torrentelli.
Tutti confluiscono verso le vaste aree paludose e bonificate della laguna di Caorle.
Le quattro principali cittadine di quest'anello cicloturistico, Portogruaro, Concordia, Sesto al Reghena e Cordovado, in ogni caso meritano una accurata visita turistica.
Sono davvero splendide, emozionanti, molto importanti dal punto di vista storico, offrono scorci altamente suggestivi.
Le fotografie sottostanti ripercorrono sequenzialmente i vari luoghi dell'itinerario compiuto.
L'orientamento è abbastanza complesso e si presta a qualche variante o divagazione in altri angoli particolari, specie se interessati a scoprire tracce di vecchi mulini.
Raggiunta piazza municipio di
Portogruaro, è indispensabile riservare un po' di tempo per ammirare il fiume Lemene con i due antichi mulini (ora museo) e la suggestiva facciata del palazzo municipale.
Se si ha tempo a disposizione la cittadina offre molti altri scorci interessanti.
Vedi approfondimento su
Portogruaro.
Si esce da Portogruaro seguendo il Lemene e, con tratti di pista ciclabile sull'argine, si raggiunge
Concordia Sagittaria.
Cittadina molto interessante, come minimo si deve riservare un po' di tempo per visitare gli scavi archeologici della primitiva cattedrale, sulle fondamenta della 'Casa del Centurione' trasformata in cappella "Trichora Martyrium".
Leggenda vuole fosse la casa del centurione che trafisse Cristo in croce e dove San Marco si recò per avere notizie di prima mano e forse scrivere il Vangelo di San Marco.
Vedi
approfondimento storico.
Lasciata Concordia per strada più trafficata si raggiunge
Summaga, anche qua una Abbazia Benedettina.
Poco oltre la chiesa parrocchiale si svolta per una strada tra le case che esce in aperta campagna, sottopassa l'autostrada e sbuca in località
Sega sulla strada Portogruaro-Cinto.
Verso sinistra si può raggiungere Cinto Caomaggiore su strada asfaltata, svoltando a destra, subito prima del ponte (tracce del mulino) sul fiume Reghena si svolta a sinistra per percorrere il lungo rettilineo sterrato (buono) dell'argine, con pregevoli scorci sulla campagna.
Unica nota negativa di questo tratto i rumori dell'autostrada che corre oltre il fiume a poca distanza.
Raggiunta la strada Cinto-Sesto, si può raggiungere (sinistra)
Cinto Caomaggiore e, se aperta (su appuntamento o per qualche manifestazione), visitare l'oasi dei Laghi di Cinto.
A destra dirigere verso Sesto al Reghena.
Anche in questo caso si può fare una breve deviazione al lago Premarine di Sesto (privato, pesca sportiva), per poi raggiungere il parco dei 'Prati di Burovich' e il centro di
Sesto al Reghena.
Splendida la visita alla cittadella fortificata, entrando per la superba torre-porta affrescata, e la bellissima piazza con giardini con l'importante chiesa dell'Abbazia di Santa Maria in Sylvis.
Raccomandabile la visita agli affreschi giotteschi della chiesa abbaziale.
Raggiungiamo
Bagnarola e dirigiamo verso Cordovado passando per
Borgo Siega (vecchie ruote idrauliche della sega alla veneziana), possibile una divagazione a
Mulini di Stalis di Gruaro.
Ora è la volta della cittadella fortificata di
Cordovado, fantastico luogo ben restaurato, famoso per i richiami letterari... (I.Nievo, Confessioni di un Italiano)
Scorci davvero spettacolari, gioia per fotografi.
Una visita la merita il vicino Duomo di Sant'Andrea.
Dirigiamo verso Gruaro e a Bagnara (bella la chiesa), svoltiamo a sinistra per strade di campagna e raggiungiamo
l'oasi di Boldara.
Vi è una interessante area naturalistica con percorsi appositamente attrezzati e cartelli didattici.
Splendida l'acqua del Lemene e interessante il grande edificio del Molino Boldara, ora completamente in abbandono.
Per strada interna o per la più breve strada principale, raggiungiamo
Portovecchio.
A Portovecchio lungo l'area a parco naturale vi è Villa Bombarda.
Portogruaro, meta di ritorno del nostro giro, è ormai alle porte e per la strada interna lungo l'argine destro del Lemene sottopassiamo autostrada, tangenziali e arriviamo al retro della stazione ferroviaria dove si trova il sottopasso ciclo-pedonale per il centro storico.