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uno sport diverso... orienteering e uso del sistema Gps

Gpsescursioni e traccia Gps, coordinate e posizione geografica

Come premessa, dobbiamo parlare di "Sistema Gps", intendendo non solo lo Strumento (di ricezione) o Navigatore, ma il complesso sistema che integra la "Costellazione di satelliti" (americana), il Ricevitore, Mappe-Tracce-Rotte gestibili e caricabili sul ricevitore, Cartografia e sistemi di gestione a computer per scaricare dal ricevitore i dati acquisiti, modificare o tracciare tracce-rotte e creare/modificare cartografia "vettoriale" (nella quale tutti gli elementi sono gestibili singolarmente come oggetti scalabili/filtrabili, anziché come puro disegno a BitMap -mappa di bit- quale ad esempio i .jpg).

Nella pagina dedicata ad una escursione puoi trovare delle indicazioni Gps e, a volte, il "facile" download gratuito della traccia Gps in formato .gpx (formato di interscambio per navigatori satellitari) e .kml/kmz di Google/Earth, oltre ad altre informazioni e parametri ricavati con il Gps. La materia è estremamente complessa, i formati e gli standard delle tracce Gps/Gpx e relativi apparecchi Gps sono numerosissimi, spesso proprietari, installare mappe nello Strumento Gps, tra blocchi, credenziali, conversione di formati, trucchetti vari, dovendo 'smanettare' (pericolosamente) perfino tra il registro di Windows, diviene cosa da adepti, che oltretutto fa perdere un sacco di tempo distraendolo da quello che è il nostro vero scopo: fare una escursione o un giro in bici possibilmente avendo a disposizione qualche informazione "utile" e magari una traccia Gps un minimo "decente".

Il web è un vero ginepraio anche/soprattutto in questo settore.
Vagonate di itinerari, quasi tutti in siti "Wiki" dove tutti possono inserire descrizioni e tracce. Il risultato è del materiale tutto scoordinato, con poche logiche, fatto da mani diverse spesso inesperte, in buona sostanza ben poco affidabile e/o veramente "usabile". Si aggiunga che è tutto un brulicare di login e password, rimandi ad altri siti, pubblicità occulta, babele di lingue, e questo alla fine per riuscire a scaricare una miserabile traccia Gps, quasi fosse un gioiello.

Noi tutti (nel senso di veri fruitori di percorsi in bici e a piedi) crediamo che la traccia Gps sia semplicemente "una informazione". La traccia Gps è un qualcosa in più che può essere anche molto utile, ma che non ha senso trattare a peso d'oro per poi rivelarsi una patacca.

Bando alle ciance e agli adepti perditempo che brulicano nel web, concentriamoci sull'escursione, non sul fanatismo smanettone fine a se stesso.

Quanto alla traccia per il nostro Strumento Gps facciamo un tentativo di trovarne qualcuna un minimo buona e affidabile, poi eventualmente cerchiamo di crearcela noi stessi, il più facilmente possibile con gli strumenti e le competenze che abbiamo. La cosa è relativamente facile per tracciare un itinerario per bici da corsa su strade asfaltate, molto difficile nel tracciare i sentieri di montagna poco evidenti e tra il bosco. Al limite fissiamo dei punti (Poi, waypoint) significativi ben visibili dalle foto satellitari (con Google Earth, vedi più avanti).

Questo lavoro si traduce in una buona preparazione "culturale" all'esplorazione del luogo che andremo a visitare, comunque indispensabile, consapevoli che la traccia Gps non è "cosa certa e sicura", che il luogo è molto diverso da come lo avevamo immaginato sulla carta, e che sul posto dovremo usare molto anche cartine topografiche, occhi e soprattutto cervello.
Per inciso, a proposito di "cosa certa e sicura", teniamo presente che lungo un pendio molto ripido di montagna, abbiamo problemi di ricezione perché i satelliti sono invisibili coperti dalla montagna, che nel preparare la traccia a computer anche uno spostamento di pochissimo sulla carta si traduce in errori molto grossolani (in questo caso a causa della forte pendenza) e che tuttavia noi dobbiamo percorrere "un sentiero", vale a dire un qualcosa di obbligato da svolgere sul terreno che può comunque differire anche di molto dal nostro 'filo d'Arianna'.

cosa sono le coordinate Gps

Sono coordinate terrestri che servono per identificare con precisione una determinata posizione.
Si identificano con due valori: Latitudine (nord/sud rispetto all'equatore) e Longitudine (est/ovest) rispetto al meridiano di Greenwich.
Molti sistemi identificano la posizione con lettere N,S,E,W, altri con il segno (+ -): in questo caso si usa + per il nord e per l'est e - per valori che si riferiscono alla latitudine sud e longitudine ovest.
I due valori sono espressi in gradi sessagesimali con la notazione: gradi° minuti' secondi".
I gradi hanno un valore compreso tra 0 e 89 per la latitudine (N/S) oppure da 0 a 179 per la longitudine (E/W).
I minuti ed i secondi vanno sempre da 0 a 59.
Per una maggior precisione la cifra finale può avere una parte decimale.

esempi equivalenti
  • Gradi Minuti Secondi,decimali = N/E   45°49'52,896" 9°24'28,044"
  • Gradi Minuti,decimali = N/E   45°49,8816' 9°24,4674'
  • Gradi,decimali = N/E   45,83136° 9,40779°
Per un primo approfondimento si rimanda al manualetto gps scaricabile.

ricercare, a computer, un luogo usando le coordinate Gps

se conosci le coordinate in gradi, primi e secondi (magari ricavandoli da una carta escursionionistica)
  • copia i dati di coordinate
  • vai in GoogleMaps
  • incolla sulla casella in alto "Cerca nella mappa"
  • clicca alla voce "Ricerca sulle mappe" per immettere il dato
A questo punto dovrebbe comparirti la posizione esatta sulla mappa con le indicazioni di conversione in altri formati, utili per esempio per programmare il navigatore satellitare dell'auto, e puoi anche tracciare a computer il percorso per raggiungere il luogo.


GoogleEarthutilizzare Google/Earth


Molto valido, ma un po' più complicato, utilizzare Google Earth, in questo caso si dovrà installare un apposito programma gratuito, non facilissimo da usare, o meglio molto complesso con possibilità anche molto sofisticate che inizialmente non sono facilmente comprensibili.
  • scarica e (se non già installato)
Ora puoi scaricare dal download zippato di questo sito le tracce Gps, dove troverai un file con suffisso .kml oppure .kmz (sono i formati di Google/Earth). Apri il file (eventualmente associandolo al programma di Google) e la traccia si caricherà in Google/Earth, dove potrai interattivamente navigare la mappa satellitare.

prepariamo un tracciato da caricare nello Strumento Gps

In Google/Earth si può caricare una traccia già fatta, oltre che dai formati proprietari .kml/.kmz, anche dal formato .gpx.
Con Google/Earth è possibile (con pazienza, non è facilissimo) tracciare un itinerario sulla foto satellitare, salvarlo in .kml e quindi convertirlo (con GpsBabel) nel formato del nostro Strumento Gps in modo da avere una traccia abbastanza affidabile di una escursione della quale non abbiamo altre tracce o documentazione.
Per maggiori informazioni vedi sul manualetto.

Inoltre avendo a disposizione una traccia in formato Gpx, per esempio scaricando gli itinerari rilevati in Gps da questo sito, si può vedere l'intero percorso usando delle utility on-line che chiedono solamente di indicare la cartella locale (conviene posizionare il file Gpx nel desktop, perché più semplice) dove salvato il file Gpx. Questo metodo è utile per analizzare più in dettaglio parametri quali dislivelli, pendenze, ecc.
Ottimi i siti per la conversione tra i vari formati si può usare l'utility freeware
  • www.gpsbabel.org   sito in inglese, programma da installare in italiano - gps BABEL... la dice lunga sulla situazione di questi standards

download risorse, tracce e mappe Gps riguardanti il triveneto

  • www.magicoveneto.it - il nostro sito!
    Forniamo, in modo del tutto gratuito e senza blocchi o pubblicità, le tracce Gps 'pure' dei percorsi che abbiamo personalmente effettuato, qui non trovi materiale di seconda, terza, quarta mano... semmai il contrario! Non ci impegnamo nella realizzazione di mappe, solo tracce gps/gpx/gdb/kml.
  • www.garda-gps.de/index_it.html - mappe Garda, Lessini, Altopiano, Grappa - sono scaricabili, oltre a tracciati Gps, le mappe topografiche facilmente autoinsallanti per i programmi MapSource e BaseCamp (Garmin) e tramite questo (dopo aver selezionato il settore che ci interessa) si possono caricare sullo Strumento Gps (quasi tutti i Garmin 'cartografici') - il tutto abbastanza facile e semplice, una volta tanto!
  • openmtbmap.org/it/ - specializzato per la mtb, mappe Italia e tutta Europa, si scarica l'opportuno file .exe, si esegue l'installazione con l'unica avvertenza di creare la cartellina all'interno della cartella Garmin/, quindi da MapSource o BaseCamp è direttamente visibile e caricabile - bellissimo, facilissimo!
  • www.mapefurlane.eu - mappa del Friul in lingua Furlana, su OpenStreetMap
Per l'approfondimento su come preparare le tracce Gps si rimanda al manualetto gps scaricabile.

siti e utility per Gps e cartografia open-source

consigli per l'acquisto di un ricevitore Gps

MagicoVeneto non fa pubblicità e non consiglia niente.
E' ben noto, comunque, che le ditte produttrici di Strumenti Gps per l'escursionismo sono una... e al massimo qualche altra.
Basta sfogliare i cataloghi e cercare di capire quale lo Strumento più adatto alle nostre esigenze.
Interroghiamoci innanzitutto se ci serve per la bicicletta oppure per il trekking, oppure ancora per entrambi i casi, oppure ancora uno 'piccolo e da polso' per il jogging.
Se non abbiamo esigenze di 'rilievo professionale' di un luogo o escursione, ci basta un modello economico, anche NON cartografico.
Per una passeggiata/escursione/trekking o un giro in bici è forse meglio la soluzione di una semplice traccia Gps 'pura', giusto per avere un filo d'Arianna quale informazione aggiuntiva e poi è, comunque sia, importante avere una mappa cartacea topografica 1:25.000.

La cosa più interessante che possiamo ricavare dallo Strumento Gps è la funzione "Computer di viaggio", con la quale possiamo sapere quanta strada abbiamo fatto, la quota, quanto dislivello, la velocità media e massima, ecc.

Infine, e forse da sola vale la spesa per l'acquisto di un ricevitore Gps, ricordiamoci che il Gps ci fornisce le coordinate di dove ci troviamo in quel momento, la sua vera funzione!
Cosa che possiamo comunicare via telefonino (...se funziona) o comunque con altri mezzi, nelle richieste di soccorso.
Attualmente sono usciti in commercio al grande pubblico (sempre la nota ditta...) strumenti Gps che integrano anche le telefonate satellitari (a pagamento ovviamente) e permettono di inviare allarmi e Sms di soccorso 'quasi' in automatico. A tal proposito è da ricordare che alcuni "Centri 118" hanno istituito un servizio di segnalazione via SMS della posizione Gps del richiedente soccorso.

geolocalizzazione e soccorso

vedi la nuova app vedi anche Attualmente sono usciti in commercio al grande pubblico (sempre la nota ditta...) strumenti Gps che integrano anche le telefonate satellitari (a pagamento ovviamente) e permettono di inviare allarmi e Sms di soccorso 'quasi' in automatico.

cartografia e lettura delle carte geografiche e topografiche

bussolaintroduzione

La superficie terrestre, sia che la si consideri come un ellisoide di rotazione, sia come una sfera, non è sviluppabile su un piano; cioè essa non può essere adagiata sul piano senza generare delle deformazioni.
Per ovviare a queste problematiche si è cercato con delle regole matematiche e geometriche, di rappresentarela superficie terrestre "adattando" in varia misura gli allungamenti e le estensioni. Tali sistemi devono necessariamente sottostare a regole prestabilite dette "sistemi di proiezioni".
Ad esempio si può immaginare la Terra racchiusa in un cilindro per poi proiettare la sua conformazione sulla superficie laterale di quest'ultimo ma in questo modo però le zone vicine ai poli appariranno di molto deformate mentre quelle equatoriale molto realistiche, oppure possiamo immaginarla all'interno di un cono con evidenti altri problemi deformativi (è importante che il fattore di riduzione sia uguale in tutta la carta!).
Purtroppo nessun sistema di proiezione per quanto accurato e corretto matematicamente è perfetto e quindi si tende a ricorrere a tipo di proiezioni diverse a seconda dell'uso e del genere di carta che si vuole eseguire.

bussolaclassificazione delle carte

Le carte che rappresentano il suolo terrestre prendono diversi nomi in base alla "risoluzione" (scala) che il cartografo ha voluto utilizzare.
Questo è stato fatto allo scopo di avere sempre a disposizione la carta che più si addice al nostro utilizzo. Una scala elevata verrà utilizzata, per esempio, per trovare dove si trova uno Stato, quella topografica per individuare il nome di un monte od un paese.

Possiamo trovare:
  • Piani o piante quando la scala è grandissima 1:500
  • Mappe quando la scala è grande 1:1.000 - 1:5.000
  • Carte topografiche quando la scala è media 1:5.000 - 1:100.000
  • Carte corografiche quando la scala è piccola 1:200.000 - 1:1.000.000
  • Carte geografiche o generali se la scala e piccolissima 1:30.000.000
  • Mappamondi quando rappresentano tutta la superficie terrestre 1:50.000.000
  • Planisferi quando rappresentano tutta superficie terrestre senza soluzione di continuità
Le carte usate in campo escursionistico sono quelle edite dall'Istituto Geografico Militare (Igm).
L'I.G.M. pubblica vari tipi di carte a scale diverse:
  • in scala 1:100.000
  • in scala 1:50.000
  • in scala 1:25.000
e generalmente le carte più datate sono in bianco e nero.

La carta alla scala 1:100.000 è detta Foglio.

Per coprire tutta l'Italia vi sono 285 Fogli, ciascuno dei quali copre un'area di circa 1600 kmq
Ogni Foglio è suddiviso in quattro Quadranti alla scala 1:50.000, numerati con cifre romane, ciascuno dei quali copre un'area di circa 400 kmq
Ogni Quadrante è suddiviso in quattro Tavolette alla scala 1:25.000, individuate dai punti cardinali (NE,SE,SO,NO), ciascuna delle quali copre un'area di circa 100 kmq
Oltre a ciò, tutte le carte topografiche dell'I.G.M. sono contrassegnate anche da un nome geografico che contradistingue quell'area.

Per indicare in maniera completa una Tavoletta si indicherà il numero del Foglio, il numero del Quadrante e la denominazione della Tavoletta.
  • scala 1:5.000 - 1 cm = 50 metri
  • scala 1:10.000 - 1 cm = 100 metri
  • scala 1:15.000 - 1 cm = 150 metri
  • scala 1:25.000 - 1 cm = 250 metri
  • scala 1:50.000 - 1 cm = 500 metri
  • scala 1:200.000 - 1 cm = 2 km
  • scala 1:1.000.000 - 1 cm = 10 km

carta topografica e isoipse

E' una rappresentazione della superficie terrestre per mezzo di una riduzione; ogni carta è caratterizzata da una scala (1:10.000 significa che 1 cm. sulla carta equivale a 10.000 cm. nella realtà).
La carta topografica rappresenta il suolo bidimensionale e quindi per mettere in evidenza i rilievi e la pendenza del terreno si utilizzano le curve di livello.

bussola

Le isoipse sono linee immaginarie che uniscono tutti i punti che si trovano alla stessa quota cosicché i vari tipi di rilievo sono rappresentati sulla carta da andamenti delle curve ben definiti. L' equidistanza: è la distanza fra le isoipse ed è sempre rigorosamente indicata nella leggenda delle carte.

Per determinare se la curva di livello indica una valle o una dorsale seguite queste indicazioni:
  • Il fluire dei corsi d' acqua darà sicuramente il senso della vallata
  • La direzione del pendio è perpendicolare alla curva di livello
  • Guardando verso valle le curve le curve di livello concave rispetto al pendio determinano una valle, quelle convesse una dorsale
  • Più le curve di livello sono fitte maggiore sarà la pendenza

la lettura di una carta

Prima di tutto è necessario osservare i segni convenzionali che troviamo riportati nella legenda che generalmente si trova su ogni carta. Generalmente le legende possono variare e non ci sono convenzioni fisse.
Ciascun editore può indicare sulle carte i riferimenti che più ritiene opportuni e quindi scegliere una simbologia adeguata che sia immediata e facilmente comprensibile.

Inizialmente dovete orientare la cartina, cioè fare coincidere il nord stampato sulla carta (indicato chiaramente o con una singola freccia o con la classica rosa dei venti) con il nord che vi indica la bussola.
Un fattore importante da tenere in considerazione è la "declinazione magnetica"; la bussola infatti non indica il nord geografico, bensì il nord magnetico leggermente spostato rispetto al primo.
Generalmente tale correzione non è necessaria a meno che non dobbiate fare rilievi molto precisi. Spesso la declinazione magnetica è indicata nelle carte topografiche con un numero o anche con un diagramma. La declinazione magnetica varia nel tempo: mediamente la variazione e pari ad 1' ogni 8 anni.
La declinazione magnetica in Italia è attualmente piuttosto piccola e normalmente si può prendere come nord la direzione indicata dalla bussola senza che ciò comporti apprezzabili conseguenze.
Una volta orientata la cartina usate il lato lungo della bussola per collegare il punto di partenza con quella da raggiungere. Utilizzate il quadrante ruotante per ottenere la direzione da seguire da seguire.
A questo punto la freccia di direzione vi indica dove la direzione giusta da percorrere. Attenzione però che molte volte la via più breve non è la meno faticosa!
  • La bussola va sempre tenuta il più orizzontale possibile in modo che l'ago sia libero di ruotare intorno al suo asse e possa quindi indicare il nord
  • Prestare attenzione all'influenza che può avere sull'orientamento dell'ago la presenza di masse ferrose
  • Non fermarsi a cercare il nord in prossimità di automobili, macchine agricole, tralicci metallici ed edifici
  • Attenzione ai telefoni cellulari, contengono forti magneti

bussolal'acquisto della bussola

Le più semplici bussole hanno l'ago magnetico libero di ruotare al centro di un quadrante sul quale sono indicati i punti cardinali con ben evidenziato il nord.

Nelle bussole più complesse si trovano parecchi accorgimenti per meglio sfruttare la proprietà fondamentale dell'ago magnetico. Prima di tutto l'ago, anziché essere libero, è immerso in un liquido allo scopo di attenuare le oscillazioni nel più breve tempo possibile. Inoltre il progettatore al momento di introdurre il liquido e sigillare la bussola lascia una bolla d'aria allo scopo di facilitare (bolla d'aria al centro del quadrante) la messa in orizzontale dello strumento.

Un'altra utile caratteristica di alcune bussole è il cerchio graduato riportato sul quadrante che permette di misurare l'azimut degli oggetti circostanti. Tali bussole sono normalmente completate da un semplice dispositivo che facilita il rilevamento. Il dispositivo si compone di un mirino e di una fessura nel coperchio e di uno specchio (o lente) inclinabile che permette di leggere sulla bussola l'azimut dell'oggetto nello stesso momento in cui l'occhio lo punta con il mirino.


curvatura terrestre e calcoli di visibilità - studio sulla visibilità dai monti

a cura di Luca Panfilo

La Terra è una sfera leggermente schiacciata ai poli, quindi la misura del suo raggio all'equatore e ai poli è diversa, comunque riconducibile ad una media di 6378 Km; il fatto che la terra sia una sfera, ci impedisce di garantire una visibilità ottica tra due località, e questa è fortemente compromessa quando due punti sono molto distanti.
Mentre la distanza diminuisce la visibilità tra due punti (per effetto della curvatura della superficie terrestre), la quota dei due punti può aiutare a ristabilire la visibilità che sul livello del mare verrebbe a mancare; è classico l'esempio dell'osservatore che sale su una montagna e allunga così la sua visibilità all'orizzonte.

Riassumo velocemente il ragionamento: osservate il disegno

orienteering
per il teorema di Pitagora, si può affermare che:

orienteering
(sqtr corrisponde al simbolo della radice quadrata)

Questa è la formula base che risponde al seguente quesito:
"fino a quanti Km si vede la cima di un monte, la cui altezza q è nota?"
oppure
"dalla cima di un monte la cui altezza q è nota, a quanti Km si trova la linea dell'orizzonte?".

Possiamo fare un esempio:
mettiamo la cima della Croda Grande (da lassù ho visto la laguna veneta...), sono m. 2849 sul livello del mare (s.l.m.), ossia 2,849 Km (uniformando a km le misure della quota del monte e del raggio terrestre) e quindi essa è visibile fino a Km 190,657

infatti dalla formula ne esce che:

d = sqtr ((2,849) * (2,849) + (2 * 6378 * 2,849)) = 190,657 ( ... in Km)

Altri esempi:
  • d = 206,561 Km di visibilità per la Marmolada (m. 3344 slm)
  • d = 239,016 Km di visibilità per il Cervino (m. 4477 slm)
  • d = 248,623 Km di visibilità per il M. Bianco (m. 4844 slm)
  • d = 35,716 Km di visibilità per il Campanile di S. Marco (m. 100 slm)
eccetera...

Pensate che questo significa che i monti che noi vediamo da Venezia nelle belle e fredde giornate invernali, sono decurtati di circa 300 metri: del Monte Grappa che è alto 1750 metri e dista in linea d'aria circa 60 Km, non vediamo i suoi piedi (... di 300 metri).

Bene, però la domanda che mi sono posto nasce da un'affermazione che ho trovato su un volume dedicato al Pasubio: l'autore, Gianni Pieropan, afferma che dalla cima del Carega la vista arriva fino al Monte Rosa.
...sono rimasto colpito, insomma in condizioni di buona visibilità (questo è ovvio!) dalla Cima del Carega, è possibile che si veda il Monte Rosa?
Mi sembrava impossibile, visto che il Monte Rosa è diviso tra Piemonte, Val d'Aosta e Svizzera, e il piccolo Carega è qui in Veneto!

Ho fatto un po' di conti, e mi sono chiesto "essendo note le altezze q di due monti ed essendo nota la distanza d tra loro, possiamo dire che i due monti sono in visibilità ottica?".
Questa volta la formula che esprime e risponde al quesito dovrebbe essere una disequazione che mi dia delle risposte a intervalli di visibilità.

Osservate i disegni:
orienteeringorienteering

Sono due casi opposti: nel disegno di sinistra i due monti distano una distanza d che è maggiore della somma delle relative "visibilità all'orizzonte", mentre nel disegno di destra i due monti distano una distanza d che è minore della somma delle relative "visibilità all'orizzonte" dei due monti.

Un'altra interpretazione la si può formulare dicendo in termini più pratici, che i due punti all'orizzonte (quelli indicati con i pallini neri), nel primo caso non si incrociano (non c'è visibilità tra i due monti), nel secondo caso invece i due punti si incrociano (quindi c'è visibilità).
C'è anche il caso limite, ossia che i due punti coincidano, in questo caso la distanza totale d corrisponde alla somma delle due relative "visibilità all'orizzonte", e l'asse visiva è tangente alla superficie terrestre sul livello del mare.

Il ragionamento è applicabile anche se l'asse di visibilità si trova sotto il terreno.
Andiamo al calcolo:
orienteering

Mettiamo finalmente a confronto Carega (m. 2259 s.l.m.), Monte Rosa (m. 4464 s.l.m.) e distano Km. 260.
Sembreranno pochi, ma ho trovato la distanza utilizzando uno degli atlanti in cd rom, dotato di strumento di misurazione tra due punti (come tutti gli atlanti multimediali in commercio).

orienteering

povate...

Dal Carega si può vedere il monte Rosa?

La risposta è sì!


Resta inteso che sono valide tutte le considerazioni del caso, cioè che la terra non è tonda come una sfera e che è schiacciata ai poli, il raggio di 6378 Km è quindi medio, che la visibilità è influenzata dalla qualità dell'aria, la distanza tra due punti è stata interpretata come una linea retta (mentre sarebbe da considerare la curvatura), eccetera...

Lo so che il discorso è un po' ideale, ma non penso si discosti di moltissimo dalla realtà.
Inoltre la differenza tra i valori assoluti 408, 436 e 260 è decisamente buona, c'è uno scarto di circa 150, quindi anche se se ci sono delle inesattezze di partenza, di sicuro quel 150 di differenza ci mette al riparo da una determinata inaffidabilità.

Luca Panfilo

Calcoli ed informazioni tecniche di riferimento

indice escursionistico di impegno (valutazione puramente soggettiva)

riferimenti indicativi
  • da 1 - facile, poco faticoso, breve, poco o nessun dislivello, turistico, per tutti
  • ...
  • a 10 - estremamente impegnativo, faticosissimo, lunghissimo, con molto dislivello, solo per allenati e preparati all'escursionismo impegnativo

Si tratta di una indicazione, puramente personale dell'autore o del relatore dell'escursione, che mira a classificare l'impegno complessivo di una escursione.
Chiaramente la classificazione è enormemente influenzata dalla preparazione e dall'allenamento personale, in questo caso (sperando nell'esperienza dell'autore) si cerca una valutazione il più possibile oggettiva.
Viene valutata la fatica percepita e l'impegno inteso in termini di impegno globale, influenzato/sommato alle difficoltà tecniche (quelle che sono valutate nella classificazione escursionistica Cai).
E' pertanto un indice che si affianca alla classificazione Cai per l'escursionismo, per meglio indicare (questione comunque soggettiva) l'impegno richiesto in una escursione.
Impegno e fatica fisica vengono considerati come un insieme, per esperienza tutti gli escursionisti sanno che vanno quasi sempre di pari passo, trattandosi di camminare.
L'indice va da un minimo di 1 (facilissima escursione) a 10 (escursione molto impegnativa e faticosa).
L'indice è inteso esclusivamente per l'atto del camminare, esclusa quindi qualsiasi valutazione estranea all'escursionismo puro, quali difficoltà alpinistiche su roccia, ferrate, sci-alpinismo, mountain bike, ecc.
E', altresí, inteso che la classificazione riguarda il 'normale' escursionismo, escludendo pertanto performances, records, gare o marce più o meno 'amatoriali', ed escludendo anche il 'running' di atleti allenati.

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quanti minuti ci vogliono per percorrere n. chilometri pianeggianti?

riferimenti indicativi
  • 9,0 km/ora o più : runner amatoriale/professionista su terreni pianeggianti
  • 5,0 km/ora : camminatore molto allenato su distanze medio/brevi pianeggianti
  • 4,5 km/ora : camminatore molto allenato su distanze medio/lunghe pianeggianti
  • 4,0 km/ora : camminatore mediamente allenato su distanze medio/lunghe pianeggianti
  • 3,8 km/ora : camminatore mediamente allenato su lunghissime distanze pianeggianti
  • 3,5 km/ora : camminatore mediamente allenato su sentieri alpini poco impegnativi
  • 3,0 km/ora : camminatore mediamente allenato su sentieri alpini impegnativi
  • 2,5 km/ora : camminatore mediamente allenato su sentieri alpini molto impegnativi
  • 3,5 km/ora : camminatore poco allenato su distanze medio/lunghe
  • 3,5 km/ora : camminatore turistico su distanze medio/brevi
distanze
  • distanze brevi = meno di 5 km
  • medie = 5-15 km
  • lunghe = 15-30 km
  • lunghissime = oltre i 30 km
velocità oraria della camminata
chilometri da percorrere
 inserire valori separati da spazi e decimali con il punto
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TeMPSS (Tempo Medio Percorrenza Sentiero Salita) - Vam (Velocità di Ascesa Media)

TeMPSS, ovvero tempo medio per percorrere un sentiero montano con salite, è un interessante parametro empirico che ci permette di prevedere in quanto tempo riuscirò a percorrere un sentiero sulla base del mio allenamento e dei parametri di dislivello/lunghezza.
Per la percorrenza su strada pianeggiante posso avvalermi della calcolatrice di minuti necessari a percorrere un certo chilometraggio sulla base della mia presunta velocità media.
La Vam (derivata dal ciclismo) è un parametro che indica i metri di dislivello che si affrontano per unità di tempo.
In un'ora di salita se si compiono 100 metri di dislivello la Vam è di 100 metri/ora.
E' un indicatore empirico che risente di diverse variabili: l'allenamento, il tipo di salita più o meno ripida, la continuità della salita, ecc.
E' comunque un parametro interessante, soprattutto a livello di riferimento personale, in quanto ci permette raffronti tra vari tipi di salite personalmente compiute oppure per verificare il proprio stato di allenamento possibilmente, in questo caso, percorrendo la medesima salita.
Può essere utile anche per programmare una uscita su una salita che non si conosce, con un'indicazione di massima sul tempo che ci impegnerà.
Infine è interessante per avere un minimo di paragone, solitamente demoralizzante..., con atleti e campioni...

riferimenti 'molto' indicativi di percorrenza/salita su sentieri alpini
runner amatoriale ben allenatotempo 1:00 ora - dist. 5,0 km - disl. 800 m
escursionista ben allenatotempo 1:00 ora - dist. 4,0 km - disl. 500 m
escursionista mediamente allenatotempo 1:00 ora - dist. 3,0 km - disl. 400 m
escursionista poco allenatotempo 1:00 ora - dist. 2,5 km - disl. 300 m
turistatempo 1:00 ora - dist. 2,0 km - disl. 200 m
quota iniziale (m.)
quota finale (m.)
lunghezza salita (km.) chilometri (in frazioni intere)
+ lunghezza (metri)  frazioni di km espresse in metri
livello di allenamento (min.1 / max.5)
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calcola la velocità media di una uscita
distanza km.:
tempo ore: min:
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pendenza percentuale media di una salita
E' il rapporto tra la proiezione sull'asse orizzontale della lunghezza della salita ed il dislivello tra inizio e fine.
Rappresenta di quanti metri ci si alza in verticale per ogni metro di spostamento in orizzontale.

Una pendenza del 100% non corrisponde, quindi, ad una parete verticale (sarebbe angolo di 90 gradi) rispetto all'orizzontale, ma ad un piano inclinato con angolo di 45 gradi rispetto all'orizzontale.
Pertanto non è la lunghezza della diagonale che viene considerata nel calcolo della pendenza percentuale, ma la proiezione sull'asse orizzontale, che si ottiene con calcoli trigonometrici dai dati di partenza lunghezza e dislivello.
Comunque la differenza, e quindi l'errore, aumenta con l'aumentare dei gradi di pendenza, e bisogna dire che per salite nell'ambito ciclistico, dove non vi sono dislivelli sostenuti, l'errore e la conseguente differenza percentuale è minima, se non irrilevante.

Le formule, riferite a 100 metri di distanza e al dislivello sull'asse 'h' sono
  • h = 100*Sen(x)
  • h = gradi/45*100
  • gradi = 45*h/100
Vediamo una agile tabellina per le conversioni tra gradi e percentuale in metri di salita (metri di dislivello ogni 100 metri di spostamento):
 gradi pendenza% metri salita 
0,51
1,02
1,53
2,04
2,56
3,07
3,58
4,09
4,510
5,011
5,512
6,013
6,514
7,016
7,517
8,018
8,519
9,020
9,521
10,022
11,024
12,026
13,029
14,032
15,035
45,0100

Con un sistema più approssimativo, tuttavia facilmente più mnemonico, la percentuale di salita si calcola raddoppiando il valore in gradi approssimando per eccesso (e viceversa).

bicicletta e salite: calcolo pendenza media e Vam

La Vam (Velocità di Ascesa Media) è un parametro che indica i metri di dislivello che si affrontano per unità di tempo.
In un'ora di salita se si compiono 1000 metri di dislivello la Vam è di 1000 metri/ora.
E' un indicatore empirico che risente di diverse variabili: l'allenamento, il tipo di salita più o meno ripida, la continuità della salita, il fondo stradale, il tempo e la temperatura, ecc.
E' comunque un parametro interessante, soprattutto a livello di riferimento personale, in quanto ci permette raffronti tra vari tipi di salite personalmente compiute oppure per verificare il proprio stato di allenamento possibilmente, in questo caso, percorrendo la medesima salita.
Può essere utile anche per programmare una uscita su una salita che non si conosce, con un'indicazione di massima sul tempo che ci impegnerà.
Infine è interessante per avere un minimo di paragone, solitamente demoralizzante..., con atleti e campioni...

professionistaoltre 1.400
cicloamatore900 / 1.400
cicloturista500 / 1.000
principiantemeno di 500
quota iniziale (m.)
quota finale (m.)
lunghezza salita (km.)
+ lunghezza (metri)
tempo ore
+ minuti

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calcolo sviluppo pedalata con diverse rapportature
inserire valori separati da spazi e decimali con il punto
nota: per misurare la circonferenza della ruota fai un segnetto per terra di riferimento, metti la valvolina della gomma in quel punto e sali sulla bici, quindi avanza fino a che la valvolina non è di nuovo a terra e fai un nuovo segno di riferimento, a questo punto... misura!
circonferenza, in metri, della ruota
numero denti delle moltipliche
numero denti della ruota libera
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bibliografia generale orienteering e Gps
titoloautoreedizione
Guida alla lettura delle carte geotopograficheE.Lavagna, G.Lucarno2014 - Zanichelli
L'antica arte di trovare la stradaTristan Goodley2012 - Vallardi Editore
Cartografia e OrientamentoA.Geri, G.Perelli, N.Calzavara2011 - Manuali Cai n.24
Gps, la guida satellitare per l'outdoorM.Ravara, L.Sannazari, M.D'Eramo2010 - Hoepli
OrienteeringE.Maddalena2010 - Hoepli
Cartografia, orientamento e uso del Gps per escursionistiP.Barillà, M.Blatto2009 - L'Escursionista Editore
Cartografia e Gps per l'escursionismoA.Caporali, M.Gallo2001 - ZetaBeta Editrice
Manuale per il soccorritore sportivoAssociazione Medico Sportiva Patavina1997 - Libraria Padovana Editrice
approfondimenti orienteering e Gps

nota importante

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Nelle schede riepilogative degli itinerari, viene indicata la data allo scopo di individuare il momento in cui i dati sono stati rilevati. E' facile, e a volte naturale, che successivamente si siano verificate variazioni rispetto a quanto descritto nel sito, può anche essere che tratti di percorsi o interi percorsi non siano più praticabili o che le difficoltà siano cambiate.
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