meteo > osservare
osservare

appunti di meteorologia

osservare il tempo e prevedere le condizioni atmosferiche
E' la maniera più semplice, e spesso la più efficace, per prevedere il tempo.
Osservare attentamente la situazione e l'evolversi dei fenomeni, avvalersi di semplici strumenti di misurazione quali il termometro, il barometro e l'igrometro, adattare il tutto alla situazione orografica e geografica locale mettendoci un po' dell'esperienza personale.
fenomeno
bello
cielo: colori caldi all'alba e al tramonto, foschie durante il giorno
nubi: assenti o piccoli cumuli bianchi sparsi, leggere nebbie al mattino
vento: assente o brezze di terra/mare o terra/monte, vento leggero da nord
barometro: in salita o stabile su alta pressione
termometro: forte escursione giornaliera e notturna
varie: gli aerei non lasciano scie, il fumo dei camini si dissolve subito
variabile
cielo: alone del sole o della luna, cielo striato
nubi: cirri e altostrati
vento: fortemente variabile ed incostante, prevalentemente da sud o da ovest
barometro: sale e scende a sbalzi
termometro: ridotta escursione termica
varie: il fumo stenta a dissiparsi
pioggia
cielo: rosso di mattina, aloni solari, cielo completamente coperto
nubi: nembostrati, le nubi tendono a scendere dalle montagne
vento: assente o leggero e costante da sud o da ovest
barometro: in costante, ma lenta, discesa
termometro: pressoché fermo
varie: il fumo scende dal camino, odori dagli scarichi fognari
tempesta
cielo: aloni solari
nubi: cirri e cumuli, poi grandi nembi
vento: teso, forte, freddo
barometro: scende molto rapidamente
termometro: in salita e poi in rapidissima discesa durante la tempesta
varie: aria molto pesante e afosa
Proverbi e saggezza antica
Una metodolgia 'quasi' scientifica, specie se applicata alle previsioni del tempo. Anche la lingua veneta sa condensare in una efficace battuta, spesso colorita, il frutto della saggezza secolare del contadino, interessato al risultato pratico e direttamente colpito dalle bizze o dalle risorse del tempo.
Al tenpo, ale dòne, ai siori no se ghe comanda
Al tempo, alle donne e ai signori (padroni) non si può comandare.
E' sempre la prima raccomandazione da tenere a mente, forse da rivedere per gli ultimi due soggetti, le donne e i signori, ma certamente ancor valida per quanto riguarda il tempo. Nonostante tutti i progressi tecnici, nonostante i satelliti e le previsioni altamente 'scientifiche', nonostante i vari tentativi di influenzare il tempo, la meteorologia rimane ancora un campo 'incerto' (e per fortuna...).
previsioni legate al comportamento degli animali...
Coi aseni scolta, el tenpo se volta
Quando gli asini 'rispondono ai comandi' cambia il tempo. Non ce ne voglia il tenerissimo animale, sempre umile ed ubbidiente, ma forse si voleva intendere un doppio senso più umano...
Se le formighe va in procession xe un bon segno de piova
Le formiche sono un 'indicatore' particolarmente sensibile alle variazioni meteo. Se si osservano lunghe processioni di formiche, specie se tendono ad entrare in casa, si avvicina un periodo particolarmente umido e piovoso.
Merli sconti 'n'tel camin, fredo ancora par un tochetin
Merli al riparo sotto il colmo del camino indicano che il freddo durerà ancora.
Col galo che canta fora de ora el tenpo va in maeora
Se il gallo canta fuori orario il tempo si guasta.
S'el galo se lava e rèce doman piove a sece
Se il gallo si lava le orecchie domani piove a catinelle.
Coe mosche insoenti e jornade se fa fosche
Se le mosche sono fastidiose il tempo si mette al brutto.
previsioni legate all'osservazione del cielo e delle nubi...
Cielo pecorelo piova o venteselo
Il più classico e famoso dei proverbi. Se le nuvole si dispongono a pecorelle (membi) a coprire il cielo, la pioggia ed il vento si avvicinano velocemente.
Se le nuvoe e fa la lana, se no piove 'ncò piove de sicuro in setimana
Se le nuvole tendono a sfilacciarsi (cirri) pioverà a breve termine. Simile al precedente ma con una previsione a 'medio termine' (qualche giorno).
Nebia bassa, bon tenpo lassa
Per i padani di pianura, particolarmente abituati alla nebbia, il suo persistere è indice di alte pressioni e quindi di tempo bello, nei colli ed in montagna, ma umido e nebbioso, perciò particolarmente brutto e duro, in pianura. Il fenomeno inizia con le prime nebbioline autunnali con l'umidità che sale dai fossati e dai campi e via via che passano i giorni si intensifica e si prolunga arrivando perfino a ristagnare per tutto il giorno.
El cajgo purga 'l tenpo
Il caligo (bora, vento freddo) pulisce l'aria.
Nuvoe verdoine e morete, tempesta e saete
Se si profila un temporale e le prime nuvole basse assumono caratteristici colori scuri/verdastri, la tempesta ed i fulmini sono sicuri.
S'el tenpo xe ae basse, toi su e strase, s'el xe a la montagna, toi su la sapa e va in campagna.
Coe nuvoe che va al mare toi, su el bo' e va arare, coe nuvoe va al monte, porta el bo' ala corte
Se le nuvole insistono verso il basso (inteso come sud o verso la bassa pianura) conviene raccogliere la biancheria stesa perché si avvicina il temporale, se invece il vento e le nuvole provengono da nord si può prendere la zappa ed andare in campagna perché farà bel tempo.
Il secondo è molto simile e raccomanda di portare a casa i buoi, perché si avvicina il maltempo, se le nuvole si dirigono verso nord (cioè il vento viene da sud). Mentre se il vento (e le nuvole) si dirigono verso il mare (provengono cioè da nord) si può andare ad arare il campo.
Se a luna ga el sercio, ga voja de piovar.
Se a luna ga el culo in moja, piove voja o no voja.
Lune pelose jornade piovose
Proverbi simili che indicano l'avvicinarsi del maltempo osservando l'umidità messa in risalto e riflessa dalla luce lunare.
previsioni più a lungo termine legate all'evolversi delle stagioni...
Nadae verde, Pasqua bianca
Se non nevica a Natale nevica a Pasqua.
Neve de Genaro inpiena el granaro
Se nevica a gennaio il raccolto (di frumento) sarà generoso. Come dire... sotto la neve pane!
Genaro ventoso, ano granoso
Gennaio ventoso annata ricca di raccolto.
Quando el moscon camina de genaro, ciapa el rosegoto e metelo in granaro
E' un invito a fare economia in quanto se gennaio è poco freddo (tanto che sopravvivono le mosche) verrà un raccolto poco abbondante e la carestia.
De la Candelora da l'inverno semo fora, ma se piove e tira vento, ne l'inverno semo drento
Famosissimo proverbio di febbraio che valuta la situazione dell'inverno.
A neve febrarola dura 'na cagarola
La neve di febbraio dura poco.
Se no piove a marso l'istà sarà seco e arso
Se non piove a marzo ci sarà una estate siccitosa.
Marso suto e Aprile bagnà beato el contadin che gha xa semenà
Conviene sempre preparare il lavoro per tempo e non aspettare all'ultimo momento quando magari il tempo si mette a fare le bizze.
Piova de aprile inpianta el fenile
Le piogge primaverili fanno rifiorire i prati e crescere l'erba del primo taglio (e conviene preparare il fienile).
Se piove el dì dea Sensa el boaro perde a semensa
Se piove il giorno dell'Ascensione il contadino ha seminato inutilmente.
Se fa belo a San Gal, fa belo fin a Nadal
Se il giorno di San Gallo (16 ottobre) il tempo è bello, sarà bello fino a Natale.
Se i Santi ronpe 'l tenpo, i Morti lo justa
Se si guasta il tempo il giorno di Tutti i Santi, il giorno dei Morti si riaggiusta.
Da San Martin l'inverno xe in camin
A San Martino (11 novembre) l'inverno è in arrivo.
Se piove el dì de Santa Bibiana, quaranta dì e 'na setimana
Famosissimo. Se piove il giorno di Santa Bibiana (2 dicembre), ci saranno piogge per altri due mesi.
le nuvole e la simbologia meteorologica
nuvole nel cielo
Sono costituite da minuscole gocce d'acqua e/o micrometrici cristalli di ghiaccio.
Si formano per condensazione, dovuta all'evaporazione dell'acqua a terra o sul mare e al successivo raffreddamento negli strati freddi dell'atmosfera.

Si differenziano per quota, altezza dal suolo, sviluppo verticale, forma, densità, colore.
La forma stesa, stratificata in orizzontale indica atmosfera stabile.
Movimenti verticali e formazioni globulari indicano instabilità.

Convenzionalmente vengono indivituate dieci tipologie di nuvole.
Con il suffisso cirro si identificano nuvole alte dal suolo (cirrocumuli, cirrostrati, cirri).
Il suffisso alto viene usato per nuvole di media altezza (altocumuli, altostrati).
Cumuli indica nuvole molto instabili a prevalente sviluppo verticale, con buona probabilità di precipitazioni.
Membo o il prefisso nimbo indicano una tipologia di nuvole che com molta probabilità 'precipiteranno' con fenomeni piovosi.
simbolodescrizione
cirro
Ci
Cirro
a forma di ricciolo, virgola, piuma - colore bianco brillante - densità fine e filamentosa - movimento orizzontale - altitudine molto elevata - costituiti da cristalli di ghiaccio rivelano la presenza di umidità negli alti strati, anticipando l'arrivo di un fronte caldo e di tempeste - i cirri di bel tempo si muovono più lentamente e sono meno densi e più leggeri
cirrocumulo
Cc
Cirrocumulo
sono le classiche 'nuvole a pecorelle', raggruppate a striscie - colore brillante per il riflesso dei cristalli di ghiaccio - altezza tra i 5 e i 7 km. - si formano sul contrasto del passaggio di uno strato d'aria fredda sopra uno d'aria calda - annunciano instabilità, quindi probabilità di pioggia
cirrostrato
Cs
Cirrostrato
caratteristiche striature lattiginose di alta quota, dovute ai cristalli di ghiaccio che producono aloni attorno alle luci solari o lunari - annunciano l'arrivo di bufere o l'arrivo di aria calda, spesso seguono il passaggio dei cirri e in questo caso preannunciano una perturbazione
altocumulo
Ac
Altocumulo
accumuli nuvolosi distinti ma vicini tra loro, con strati solitamente ondulati e fibrosi - colore tra il bianco ed il grigio con la parte inferiore più scura - quota media tra i 2 e i 5 km. - se a gruppi solitari non producono fenomeni piovosi, cosa possibile invece se associati ad altre nuvole più basse
altostrato
As
Altostrato
stratiformi a distesa allungata - colore tra il grigio e l'azzurrino - sottili e poco dense velano il sole senza formare aloni - tendono a precipitare ma l'altezza permette all'acqua di evaporare senza raggiungere il suolo - se di colore verso il bianco sono indice di tendenza verso il bel tempo se tendenti allo scuro, associati ai cirri e cirrostrati, annunciano il cattivo tempo generalizzato
stratocumulo
Sc
Stratocumulo
distesa di masse cumuliformi allungate raggrupate da strati più leggeri - quota tra i 6 e i 12 km. - si comportano come gli altocumuli - portano piogge se associati a nuvole più basse
strato
St
Strato
quota bassa tra i 600 metri e 1 km. - colore grigiastro - densi ma poco spessi con la base estesa uniformemente, possono essere a gruppi o coprire tutto il cielo, a volte derivano dal sollevamento e/o sono associati alla nebbia al suolo - possono portare leggere pioggerelle fini
nimbostrato
Ns
Nimbostrato
stratificazioni basse, arrivano alla quota massima di qualche centinaio di metri - colore grigio tetro denso che oscura il cielo - generano pioggia o neve
cumulo
Cu
Cumulo
grandi masse isolate ad evoluzione veloce e verticale - base piatta e cima arrotondata 'pannosa' - quota molto bassa ma con la cima che può arrivare a diversi km. di altezza - se chiari e poco sviluppati su cielo azzurro sono normali accumuli di vapore di bel tempo, se tendono ad 'ingrassare' e scurire possono svilupparsi nei tipici temporali 'da calore' estivi, con intense precipitazioni e fenomeni elettrici
cumulonembo
Cb
Cumulonembo
elevato sviluppo verticale che dai 500 metri può arrivare ad oltre 10 km. - masse imponenti molto estese ma ben staccate - base scura, cima biancastra con forme ad 'incudine', 'carciofo' o 'scapigliatura disordinata' (ultimo stadio) - genera forti temporali tempestiformi o addirittura tornado, con intense precipitazioni e moltissime scariche elettriche
  • cirri provenienti dai quadranti occidentali o meridionali sono generalmente segno di precipitazioni vicine
  • i cirri possono preannunciare l'arrivo di un'area di basse pressioni
  • cirri del tipo 'filiforme' si possono considerare la prima manifestazione di una perturbazione ancora lontana
  • cirri ad 'uncino', seguiti da un velo di cirrostrati, sono i segni sicuri di prossime precipitazioni
  • cirri del tipo 'uncino' che invadono progressivamente il cielo sono indice di notevoli venti in quota
  • le cappe cirriformi alla sommità di cumuli o cumulonembi possono preannunziare un imminente temporale
  • altocumuli dal caratteristico aspetto 'cielo a pecorelle' possono indicare l'approssimarsi di una pioggia e in estate di temporali
  • altocumuli del tipo 'a castello' (protuberanze a forma di torrette) spesso precedono i temporali
  • cumuli evoluzione diurna ('cumulus humilis') sono indice di tempo stabile
  • cumuli in rapido sviluppo verticale al mattino possono annunciare imminenti formazioni temporalesche
  • cumuli che presentano parti fibrose e sfilacciate si trasformano in cumulonembi
  • cumuli che persistono in serata e si trasformano in stratocumuli sono indizio di peggioramento del tempo
  • a quote diverse nubi che si muovono in direzioni opposte indicano venti diversi alle varie quote e sono indizio di peggioramento del tempo
tipo di nuvole
tipo di precipitazione
simbologia meteo internaz
tipo di fenomeno
simbologia meteo internazionale
stato del cielo
simbologia meteo internazionale
velocità del vento
simboli meteo internaz
scala di Beaufort del vento
simbol meteo internaz
scala delle valanghe
simbologia meteo internaz
i temporali
I temporali sono potenzialmente tanto più pericolosi e violenti quanto più alta è la temperatura e l'umidità negli strati bassi dell'atmosfera, di conseguanza i più pericolosi e violenti si verificano generalmente dopo la permanenza prolungata del bel tempo.
In queste condizioni meteorologiche, infatti, si raggiungono temperature elevate nei bassi strati ed elevato ristagno di umidità. Al contrario la variabilità meteorologica riduce l'insolazione e l'accumulo "dell'energia" neccessaria all'innesco dei fenomeni temporalischi violenti.
Questo il motivo per cui temporali con fulmini generalmente avvengono nel periodo estivo.

I temporali che si verificano nelle nostre località sono suddivisi in tre tipi fondamentali
  • Gli orografici si verificano quando il flusso negli strati bassi dell'atmosfera costringe l'aria a sollevarsi per la presenza delle montagne. Se l'atmosfera è instabile (l'umidita assoluta è notevolmente alta) al di sopra di una certa quota si potranno allora manifestare.
  • I frontali avvengono invece in corrispondenza del passaggio di un fronte prevalentemente di tipo freddo, quando cioè un fronte di aria fredda arriva in una zona dove staziona aria calda. L'aria fredda che e' più pesante, si insinua sotto quella più' calda costringendola ad alzarsi. I temporali frontali possono svilupparsi a qualunque ora del giorno o della notte ed anche in inverno.
  • I temporali di calura si innescano invece, quando gli strati d'aria calda più' vicini al terreno sono riscaldati dal calore solare riflesso dal suolo. A seguito del riscaldamento gli strati d'aria inferiore si dilatano e si innalzano. Si forma cosi un canale d'aria calda ascendente. Sono più probabili nella stagione calda, in montagna ed al pomeriggio sera. Sulle Alpi i temporali sono molto frequenti nel periodo estivo, mentre nel periodo primaverile sono più probabili nelle Prealpi in quanto nelle Alpi la temperatura è ancora abbastanza bassa.
i fulmini ed il tuono
I fulmini (volgarmente conosciuti come saette o lampi) vengono generalmente suddivisi in quattro categorie
  • nube-cielo
  • nube-nube
  • interni alla stessa nube
  • terra-nube
A noi interessano maggiormente i fulmini nubi-terra.
All'interno di una nube temporalesca si viene a creare una frizione tra le particelle di ghiaccio che risalgono la nube e quelle che la discendono. Questo movimento relativo genera un trasferimento di cariche positive e negative.

fulmini Si crea così, all'interno della nube, una differenza elettrostatica tra particelle caricate positivamente: quelle che hanno ceduto i loro elettroni risalgono la nube, mentre le altre la discendono.

La nube diventa un enorme condensatore con la parte sommitale positiva e l'inferiore negativa. La predominanza di forze negative alla base della nuvola crea "delle zone d'ombra positive" sul suolo terrestre, e quando la differenza di potenziale elettrico si fa sufficientemente grande allora parte il fulmine al fine di ristabilire, secondo il principio fisico dell'entropia, l'equilibrio elettrico. Importante poi è sapere che le scariche tra le nubi ed il suolo terrestre avvengono in due fasi: si hanno prima delle pre-scariche che hanno il compito di ionizzare l'aria e creare dei canali conduttori, quindi il fulmine vero e proprio.
Da segnalare che esistono anche fulmini positivi, ma sono estremamente rari.
Un fenomeno molto curioso sono i fuochi di Sant'Elmo: si notano sui camini e sugli angoli dei tetti sotto forma di fiammelle azzurre accompagnate da un crepitio.

Il fulmine provoca una viva luminosità, il lampo di luce, causata dalla differenza di potenziale tra la nube e il suolo dell’ordine di milioni di volt. Il calore sviluppato da quest’intensa corrente elettrica riscalda l’aria (3.000 °C) e ne provoca un’improvvisa espansione che produce un’onda sonora di forte intensità, il tuono. La corrente liberata durante la scarica varia da 1.000 a 100.000 ampere, mentre la quantità di potenziale necessaria per l’innesco della scarica è dell’ordine di 1.000.000 di Volt per metro.

Possiamo classificare i fulmini in base alla loro forma:
  • lineari: si manifestano come una linea azzurrognola - rossastra spezzata e ramificata. Sono i più comuni, quelli che tutti conosciamo, e che manifestano una fragorosa onda sonora
  • globulari: meno comuni, possono raggiungere anche i 15 km. di estensione, si manifestano come una sfera luminosissima che si muove lentamente e che non genera il tuono
  • diffusi: con una luminosità diffusa ed indistinta tra le nuvole non è accompagnata da tuono
  • a rosario: la loro traiettoria presenta una successione di punti molto luminosi.
I tuoni sono per lo più associati ai fulmini di tipo lineare. Sono un fenomeno acustico provocato dall'improvvisa dilatazione dell'aria riscaldata dall'intensa scarica elettrica. La durata del tuono è correlata alla distanza del fulmine, infatti mentre a brevi distanze il tuono sembra una vera e propria esplosione, quando la distanza aumenta viene udito con un brontolio causato dalle numerose riflessioni che ha subito sul suolo terrestre e nubi.

La velocità del suono in atmosfera è di 334,6 m/s, perciò il suono percorre circa 1 km. in 3 secondi.
Quindi, contando mentalmente i secondi tra un lampo e il relativo tuono, possiamo calcolare la distanza approssimativa del fulmine.
difendersi dai temporali
La corrente sviluppata, anche da un fulmine molto piccolo, può essere sufficiente a provocare arresto respiratorio o cardiaco, bruciature della pelle e contrazioni involontarie dei muscoli che possono indurre dei bruschi movimenti incontrollati o addirittura provocare delle fratture alle ossa. I fulmini di potenza elevata generalmente provocano la morte.
  • ricordarsi che il fulmine ha come principale regola di arrivare a terra con un tragitto più breve possibile, colpisce preferibilmente gli oggetti più elevati collegati ad essa: cercate di non essere quell'oggetto
  • il fulmine nel suo tragitto preferisce oggetti umidi, caldi e metallici
  • cercare un riparo alle prime avvisaglie di temporale
  • in aperta campagna cercare un rifugio che non sia sotto un albero, presso un traliccio telefonico o dell'energia elettrica ed evitare di essere l'unico oggetto verticale in un ampio spazio vuoto
  • non ripararsi sotto strutture metalliche, torri o altri edifici molto elevati rispetto all'ambiente circostante
  • allontanarsi da corsi d'acqua, laghi, pozze
  • allontanarsi da pareti verticali
  • evitare canaloni, colatoi e i camini rocciosi, seguendo le tracce di umidità e le correnti d'aria il fulmine si insinua in questi varchi
  • evitare tunnel e grotte aperte su due lati, il fulmine può seguire le correnti d'aria
  • attenzione alle ferrate e cavi metallici guida se vi trovate in qualche via montana: è come tenere in mano un parafulmine
  • liberarsi dagli oggetti metallici, per esempio riponendoli in uno zaino e depositandoli ad almeno un centinaio di metri di distanza. In arrampicata legare uno zaino e calarlo per tutta la lunghezza della corda, quindi ancorarla il più lontano possibile da noi
  • all'interno di edifici non usare telefoni, spegnere radio e TV, perché la scarica potrebbe seguire il cavo telefonico o il filo dell'antenna
  • spegnere completamente, e possibilmente staccare le batterie, del telefono cellulare
  • l'automobile non è un rifugio sicuro durante un temporale violento, i pneumatici non consentono un perfetto isolamento dal terreno
  • il calore svolge una forte funzione catalizzatrice, quindi non accendere assolutamente fuochi, neanche all'interno di malghe od edifici perché il fulmine può seguire il condotto d'aria calda del camino
  • in alta montagna il posto più sicuro è dentro un bivacco a botte con rivestimento metallico. Chiudendo con attenzione tutte le aperture si realizza una gabbia di Faraday a perfetta tenuta elettrica, il fulmine si scarica scivolando all'esterno di essa
  • all'aperto ripararsi preferibilmente in avvallamenti del terreno ad almeno alcune decine di metri da pareti rocciose o altre strutture verticali
  • all'aperto accovacciarsi in posizione fetale (non distesi con le mani a terra) sopra un materassino isolante (o lo zaino, senza oggetti metallici all'interno) e, se possibile, evitare di bagnarsi coprendosi con un telo di plastica o con la mantellina
strumenti metereologici

termometro

Strumento che misura la temperatura, esprime il grado di agitazione delle molecole d'aria, impiegando una grandezza scalare chiamata appunto 'grado'.
Oltre a fornirci la temperatura attuale, un buon termometro deve memorizzare la minima e la massima nell'arco di una giornata.
In Italia si usa la scala di 'grado centigrado', detto anche 'grado Celsius', tra il punto di fusione e il punto di ebollizione dell'acqua (0-100 gradi) a pressione atmosferica normale.
Per convertire la temperatura espressa in gradi Celsius in gradi Fahrenheit (usata negli Stati Uniti) moltiplicare il valore Celsius per 1,8 ed aggiungere 32.
Temperatura di bulbo secco (dry bulb temperature) è l'effettiva temperatura dell'aria, misurata con un termometro normale.
Temperatura di bulbo umido (wet bulb temperature) è la più bassa temperatura ottenibile dall'evaporazione di acqua nell'aria a pressione costante. Il processo di evaporazione assorbe calore e abbassa la temperatura.
Accoppiando la temperatura di bulbo umido e la temperatura di bulbo secco si può ottenere l'umidità relativa e il punto di rugiada (Dew Point).
L'Head Index utilizza la temperatura e l'umidità relativa per determinare la sensazione di calore dell'aria (o di benessere). Con l'umidità bassa, la temperatura apparente è minore della temperatura dell'aria, dal momento che la traspirazione evapora rapidamente e raffredda il corpo. Quando è alta, la temperatura apparente sembrerà più alta perché la traspirazione del corpo evapora più lentamente.
temperatura e quota
La temperatura diminuisce con l'altitudine mediamente di 0,6 gradi ogni 100 m. di dislivello. Questo in condizioni di stabilità atmosferica e assenza di fenomeni perturbanti o di variabili ambientali particolari.
inversione termica
Fenomeno con presenza in fondovalle di temperature più fredde rispetto a quelle in quota e all'aumentare della quota la temperatura aumenta anziché diminuire.
Il fenomeno è favorito dall'assenza di turbolenze atmosferiche e da un forte irragiamento solare, soprattutto nel periodo invernale quando l'aria fredda notturna tende a scendere nelle valli e nelle depressioni.
approfondimenti

igrometro

Strumento che misura il tasso di umidità.
E' la quantità di acqua vaporizzata (vapore) espressa come percentuale necessaria (% rispetto al 100%) a saturare il volume d'aria ad una data temperatura.
La saturazione è il punto massimo oltre il quale il vapore precipita, e la temperatura relativa riferita a questo fenomeno è detta punto di rugiada.
Si distingue tra umidità relativa e umidità assoluta.
L'assoluta misura il volume vapore di un determinato volume d'aria riferito ad una data temperatura. Da notare che la quantità di vapore che l'aria può trattenere dipende anche dalla temperatura, detta umidità relativa, e cresce con l'aumentare della temperatura. Più alta è la temperatura dell'aria e maggior vapore acqueo può contenere.

indice di calore

pluviometro

Strumento che misura la quantità d'aqua precipitata dal cielo (pioggia).
Generalmente è un recipiente appositamente tarato nel quale si misura il livello di liquido depositatosi in un determinato periodo di tempo (per esempio sulle 24 ore).
Gli strumenti presenti nelle stazioni meteo amatoriali consistono in un piccolo contenitore che al riempirsi col il peso s'innesca un meccanismo di bascula e svuotamento. In un dato arco di tempo viene misurato il numero di cicli. Per misurare la neve (non l'altezza della neve, ma la quantità d'acqua) lo strumento può essere riscaldato.

anemometro

Strumento che misura la velocità del vento associato ad una banderuola che indica la direzione di provenienza del vento.
Misura il numero di giri delle alette, che possono essere di diversi tipi o anche tipo elica.

rosa dei venti

rosa dei venti

potere di raffreddamento del vento (o wind-chill)

E' la combinazione tra vento e temperature.
Con l'aumento della velocità del vento aumenta notevolmente la sensazione di aria più fredda di quanto ci dice il termometro. Il fenomeno è conosciuto anche come indice di raffreddamento da vento (o wind-chill) e indica la temperatura percepita, non quella reale.

vento

barometro

Strumento che misura la pressione atmosferica.
La pressione si misura in EctoPascal (hPa) o anche in Millibar (mbar), anche se questa scala è ufficialmente abolita dai meteoreologi.
La variazione della pressione indica cambiamenti meteorologici.
Generalmente una rapida diminuzione preannuncia l'arrivo di un sistema ciclonico con conseguente maltempo, mentre l'innalzamento indica la tendenza verso il bel tempo soleggiato.
La pressione, vale a dire il peso della colonna d'aria sopra lo strumento, varia con l'altitudine, intuitivamente in quanto più si sale e minore aria ci pesa sopra la testa. Per rendere le misure confrontabili è necessario tarare il barometro alla pressione al livello del mare.
Utilizzando la scala del barometro "all'incontrario", conoscendo esattamente la pressione in un determinato luogo possiamo ricavare l'altezza sul livello del mare.
E' il principio di funzionamento degli altimetri barometrici utilizzati per conoscere l'altitudine. Spostandoci in altezza, presuponendo la pressione 'stabile' rispetto al punto di partenza e la taratura sull'altezza conosciuta, possiamo ricavare la nuova altezza raggiunta.
cos'è la pressione?
Grandezza fisica che esprime la forza (o peso) su di una superficie dovuta all'equilibrio con un'altra forza, come quella esercitata da un liquido, una molla, un peso, ecc.
L'unità di misura della pressione è il Pascal. (P=F/A)
i vari tipi di pressione
  • assoluta: pressione di un fluido con riferimento al vuoto perfetto a zero assoluto. La pressione assoluta è unicamente zero in quanto non esiste scontro tra molecole.
  • manometrica: la forza del peso della colonna di atmosfera al di sopra del punto di misurazione per unità di area. L'unità di misurazione della pressione manometrica nel sistema metrico decimale è il hectoPascal (hPa) che corrisponde ad una forza di 100 Newton (N) per metro quadrato di superficie.
  • pressione atmosferica o relativa: è il peso ideale dell'aria dell'atmosfera su di un punto determinato della superficie della terra. Varia con l'altitudine, per convenzione le misure si riferiscono al livello del mare.
  • pressione barometrica: varia con le condizioni meteorologiche per effetto del peso delle masse d'aria alle varie condizioni climatiche
lettura del Barometro e previsione meteo
  • Sensibile e veloce aumento della pressione (o abbassamento della quota segnalata dall’altimetro) – indica un miglioramento del tempo rapido ma probabilmente di breve durata
  • Forte aumento della pressione durante la giornata – preannuncia almeno un giorno di bel tempo
  • Aumento lento, uniforme e costante della pressione per un paio di giorni – preannuncia un periodo di bel tempo stabile e secco
  • La pressione si alza raggiungendo un picco anomalo – con assenza di vento e presenza di aria umida il fenomeno può annunciare la formazione di nebbia e foschia, ma non dovrebbero esserci precipitazioni
  • Pressione in salita veloce a salti o saliscendi – comportamento che annuncia tempo instabile e di difficile previsione
  • Pressione in sensibile discesa – arrivo delle precipitazioni quasi certo, soprattutto se il fenomeno è accompagnato da vento che soffia da ovest
  • Pressione in discesa costante – annuncia l’arrivo di un fronte persistente di maltempo
  • Discesa veloce della pressione, ma a livelli non molto bassi – in assenza di vento e con temperature calde è un campanello d’allarme che segnala l’alta probabilità dell’arrivo di temporali
  • Pressione in caduta fra le 10 e le 12 – sull’Arco Alpino questo fenomeno annuncia con forte probabilità l’arrivo di una perturbazione. Se il vento arriva da ovest le precipitazioni cominceranno probabilmente entro le 24 ore successive. Con vento da est la perturbazione arriverà dopo le 24 ore
tabella calcolo corrispondenze e conversioni tra misure
atmatmosfera
mbarmillibar
Torr mmHgmillimetri mercurio
PaPascal
Barbares
Kg/cm2chilogrammo/cm2
mcametri colonna d'acqua
mmcamillimetri acqua