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Venezia, Basilica di San Marco
St. Mark Basilica the cathedral of Venice - St Mark Narkuskirche

Basilica di San Marco, il più sorprendente puzzle artistico del mondo.

La primitiva basilica è stata edificata nell'828, quando il corpo di San Marco fu portato a Venezia da Alessandria d'Egitto.
Distrutta, assieme al Palazzo Ducale, dall'incendio del 976, venne ricostruita nel 1063.

Per oltre mille anni è stata una 'fabbrica' di interventi, modifiche, aggiunte, decorazioni.
Quasi tutti gli elementi decorativi ed anche quelli strutturali sono 'riciclaggi' provenienti soprattutto dal medio oriente e da Costantinopoli in particolare.
Dai pavimenti policromi, un continuo sfavillante intreccio di simmetrie come un tappeto arabo di pietre, alle colonne interne, oltre cinquecento e una diversa dall'altra, agli immensi straordinari preziosissimi cicli di mosaici, alle cupole, al Tesoro di San Marco, all'Iconostasi, all'inelencabile inventario di opere d'arte.

All'esterno, sulla grande loggia dei portici (aggiunti successivamente al 1063), l'elegante quadriglia di cavalli giunti a Venezia nel 1204 (bottino della IV Crociata) a loro volta 'rapinati' dal Napoleone, ai misteriosi indecifrati Tetrarchi.
E le cinque cupole del 1200, semisfere allungate sormontate da cipolloni e ricoperte di piombo, visibili luccicanti dal mare oltre la laguna.
Ed ancora guglie e rosoni policromi.

La basilica di San Marco è, ancor oggi, il cuore pulsante di Venezia.
Alla costruzione della basilica hanno concorso eventi eccezionali e gli eredi dei profughi di Altino e altre città della terraferma all'incalzare delle violenze di Attila, dei Longobardi, dei Franchi e di numerosi altri popoli che ambivano ad insediarsi nelle terre fertili già sottomesse a Roma.

I rifugiati restarono fedeli a Costantinopoli, capitale dell'Impero romano d'Oriente, con Ravenna caposaldo nell'Adriatico.
Di Ravenna, dopo la decadenza, ne ereditarono il ruolo di avamposto bizantino verso l'Europa.

I venziani conoscevano bene le peculiarità lagunari. Nell'810 bloccarono gli sbocchi in Adriatico di Aquileia conquistata dai Franchi, sconfissero re Pipino, figlio di Carlo Magno. Con uno stratagemma attirarono in acque basse la flotta e al calare della marea assaltarono le navi bloccate nei bassi fondali.
Questa vittoria segnò l'inizio del ruolo politico internazionale della futura città di Venezia.

Nell'827 il Sinodo di Mantova affida a Aquileia il primato religioso sul Golfo di Venezia, primato che si evolverà verso l'Europa centro/orientale.
Venezia si troverà per un millennio a far da legante tra la chiesa romana e il patriarcato di Aquileia indirettamente rappresentante dell'imperatore austro-germanico e 'Madre' della cristianizzazione slava e russa.
L'intreccio con l'antichissima città Aquileja è un tassello fondamentale per capire la storia stessa di Venezia.
Proprio questo ruolo, oltre al naturale centro di smistamento commerciale, fu il motore pulsante della Repubblica, cuore, luogo d'incontro e scambi, politica religione mediazione e intreccio tra oriente e occidente, mediterraneo e mittleuropa.

Alla caduta di Alessandria d'Egitto per mano dei Mussulmani, Rustico da Torcello e Tribuno da Malamocco, un rappresentante del popolo e uno del governo, sono incaricati di trafugare le spoglie di San Marco, che la tradizione indica quale primo evangelizzatore cristiano di Aquileia.
Le spoglie di San Marco diverranno il simbolo della nuova città e la sua forza coagulante.
Tra l'828 e l'832 la potente famiglia dei Partecipazio realizza la primitiva basilica di San Marco, sul terreno del Convento delle suore di San Zaccaria, tra il palazzo del Doge e la chiesa di San Teodoro, primo patrono di Venezia.

Candiano IV fu pugnalato all'uscita dalla chiesa di San Marco nel 976, dopo aver appiccato il fuoco alla basilica. Il nuovo doge, Pietro Orseolo I, ricostruisce a sue spese la chiesa in tre anni e nel 978 fugge in un convento dei Pirenei, dove si fa monaco.
E' la terza ricostruzione di San Marco, il nucleo centrale dell'attuale basilica, poi ampliata dal portico (attuale ingresso) verso la piazza fino a diventarne la facciata che vediamo. Nel frattempo vi furono due terremoti e più incendi che danneggiarono gravemente anche la basilica di San Marco che venne prontamente restaurata e arricchita da fregi gotici, nicchie, mosaici, statue come i famosissimi Cavalli del terrazzo principale.
La piazza di fronte alla chiesa venne ampliata sul terreno al di là di un canale (il rio Batario) che venne interrato.
Il Doge Sebastiano Ziani la completa con il lungo fabbricato delle procuratorie vecchie sul lato di tramontana.

Nel 1204, con la quarta Crociata, s'impone come erede dell'ormai decadente impero bizantino. Venezia dirottò i crociati imbarcati sulle proprie navi su Bisanzio e la spedizione si concluse con il 'Sacco di Costantinopoli' e la città divenne protettorato veneziano.

Nel 1496 conclusi i lavori in Basilica inizia l'erezione della torre dell'orologio.
Nel 1504 venne chiusa la porta sud della basilica, detta "da mar" riservata agli onori a condottieri e naviganti degni figli della Repubblica.
Nel 1513 la ricostruzione del campanile di San Marco.
Nel 1517 si riedificano le procuratorie vecchie e nel 1587 si concludono quelle nuove che, con le prime, abbracciano sul lato opposto della basilica la chiesa di San Geminiano del Sansovino.


Solo alcune immagini esterne, non hanno lo scopo di svelare sistematicamente la straordinaria bellezza della Basilica, ma solo mostrare alcuni, pochissimi, dettagli per stimolare una visione 'dal vero' più attenta e accurata nella nostra visita a Venezia.
La Basilica è un 'pozzo senza fondo', infinita nella sua scoperta e nella sua lettura.
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