Camposilvano di Velo Veronese - Monti Lessini Montagna Veronese
Camposilvano - Parco Naturale Regionale della Lessinia
Un enorme pozzo del diametro di ben oltre un centinaio di metri e profondo almeno una sessantina, sul fondo si apre un ampio 'covolo' (=grotta) largo 70 metri per una altezza di 35 metri e una profondità di oltre 50 metri.
L'aria, all'interno del covolo, è sempre freddissima e lo stillicidio quasi sempre si trasforma in ghiaccio.
Sono le misure di questo spettacolare fenomeno della natura dovuto al crollo, anzi a crolli successivi, di una ampia grotta residuale di fenomeni carsici tipici del degrado degli strati di Calcare Rosso.
Il posto è davvero suggestivo.
Un brevissimo sentierino a gradini porta, dal Museo dei Fossili di Camposilvano, al bordo di questo enorme cratere completamente invaso da una vegetazione lussureggiante.
Se, anziché essere la tipica vegetazione delle macchie boschive pedemontane venete, si trattasse di vegetazione tropicale, la suggestione sarebbe quella di luoghi esotici lontani visti nei documentari, ma il Covolo di Camposilvano non è da meno.
Superato il ciglio, probabilmente in epoche passate persino difeso con muretti a secco (dei quali par di vedere qualche traccia), si scende nel centro dell'anfiteatro tra enormi massi di crollo fino ad un incredibile balcone panoramico (con più che opportuna panchina) dal quale si domina il profondo ingresso dell'enorme grotta. Scesi ancora di qualche metro, all'altezza della volta della grotta, la temperatura cambia repentinamente con uno sbalzo davvero incredibile, si ha subito la sensazione di entrare in un frigorifero, e così pure cambia la vegetazione ora formata solamente da piante erbacee pioniere fin sul bordo del volto dove anche la luce si riduce sensibilmente.
Il luogo è stato frequentato fin da tempi remotissimi, probabilmente ben prima dell'ultima glaciazione e cioè almeno 50 / 70 mila anni fa (... e, forse, ben più in là, come per altri siti quali il ben noto Ponte di Veja), anche dall'Uomo di Neandertal.
La frequentazione è stata pressoché ininterrotta anche in epoca romana e medioevale, nonché in epoche moderne. Lo testimoniano alcuni reperti custoditi nel Museo di Camposilvano, tra i quali ossa di animali residui di battute di caccia, pugnali e arnesi in selce, armi romane, punte di frecce di balestre.
Sicuramente il 'Covolo' è sempre stato sfruttato come una sorta di enorme 'frigorifero' e come pratica ed economica ghiacciaia.
La visita parte dal Museo dei Fossili di Camposilvano, interessante raccolta di sassi impressi da animali e vegetali, ed è a pagamento: il biglietto comprende la visita al museo e al Covolo.
Camposilvano di Velo Veronese - Parco Naturale Regionale della Lessinia
Il Covolo, il Museo e l'area della 'Valle delle Sfingi', rientrano nel territorio del Parco Regionale della Lessinia.
La località, ora frazioncina di Velo Veronese, ma un tempo Comune 'Cimbro' autonomo, dista circa 35 chilometri da Verona e la si raggiunge preferibilmente dalla Valle di Squaranto.
All'arrivo alla contrada, sulla destra (indicazioni), una stradina conduce in un centinaio di metri al piccolo ed interessante Museo.