Passeggiate in
bicicletta lungo il corso del
fiume Brenta tra San Giorgio in Bosco, Lobia, Persegara, Campo San Martino, Piazzola sul Brenta, Ponte di Carturo, Giarabassa, San Giorgio in Brenta, Cogno e San Giorgio in Bosco, nella parte alta della provincia di Padova.
Uno spaccato molto interessante della pianura alluvionale e sulle aree naturali, o rinaturalizzate dopo le devastazioni della stagione delle cave, del medio corso del fiume Brenta, ricco d'acque per la fascia delle risorgive al confine tra la media e l'alta pianura Veneta.
Percorsi molto piacevoli per il pedalatore tranquillo, su belle stradine dal traffico molto scarso o nullo, che riconciliano con la funzione primaria della bicicletta.
Interessante, e più consigliabile ad avviso dell'autore (un po' di parte viste le origini da San Giorgio in Bosco), il raggiungere Piazzola sul Brenta anziché partire da quella cittadina.
Dopo tanta campagna e le visioni sul fiume arrivare alla grande, maestosa ed imponente, villa Contarini è molto più emozionante, dona la sensazione di 'raggiungere la meta' del nostro viaggio.
primo percorso: San Giorgio in Bosco, Persegara, Campo San Martino, Piazzola Sul Brenta, Carturo
Un anello, molto bello, di circa 25 km., che compie un ampio giro di boa sul medio corso di pianura del fiume Brenta, con il valore aggiunto della visita alla villa di Piazzola sul Brenta.
Partenza dalla
chiesa di San Giorgio in Bosco, proprio dalla famosa (per ciclisti e non) fontanella 'pompeta del drago'.
Ci si avvia per il vialetto alberato arrivando al capitello.
Al ritorno si arriva da destra, ora invece si prosegue diritti (via Valli).
Si sbuca in un'altra strada e si svolta a sinistra arrivando in prossimità di
Lobia.
A sinistra e subito dopo a destra (un prolungamento e si arriva alla chiesa di Lobia).
Si prosegue per via
Persegara fino ad arrivare ad un mulino (un tempo ad acqua), svoltare a sinistra e seguire la strada principale lungo la Brenta fino ad arrivare a
Campo San Martino.
Salire sulla pista ciclabile, attraversare il ponte sul fiume Brenta e proseguire per la pista ciclabile raggiungendo
Piazzola sul Brenta.
Visitata la grande piazza e la maestosa
villa Contarini
(se non si vuole entrare per la visita -a pagamento- della villa e del grande parco, almeno salire le scale che portano sopra 'i volti', da dove si gode una splendida vista sulla piazza), riprendere la pedalata proseguendo sotto l'arco di destra e scendere accanto alle scuderie e all'ex centralina elettrica al ponte di una grande roggia.
Svoltare a sinistra (via Castello) e percorrere tutta la strada che attornia il grande parco, tralasciando sulla destra (bivio) la stradella che conduce lungo la Brenta
(indicazioni
area naturalistica)
che però è sterrata e poi molto accidentata e richiede la mountain bike e abitudine a quel genere di percorsi.
Dopo un ampio tratto di campagna si raggiunge la località
Santa Colomba (chiesetta) e si prosegue per le strade interne, con alcuni tratti sterrati ma dal fondo buono, fino a raggiungere
Carturo nei pressi dell'omonimo ponte sul fiume Brenta.
Attraversato il ponte, all'incrocio svoltare a sinistra (direzione Cittadella) e, dopo 600 metri (prestare attenzione, non molto evidente), si svolta per una stradella sterrata sulla destra che dopo alcune centinaia di metri sbuca ad una strada asfaltata, svoltando a sinistra (laghetti ex cave, pesca sportiva) si raggiunge la Colombara, sul rettilineo per
Cogno.
A destra e poi a sinistra si prosegue per San Giorgio in Bosco.
secondo percorso: San Giorgio in Bosco, Persegara, San Giorgio in Brenta
Un facile anello di 15-20 chilometri nell'alta campagna padovana ai marigini del fiume Brenta, per strade asfaltate poco o nulla trafficate tranne qualche breve tratto di collegamento.
L'orientamento è un po' complicato, ma abbastanza logico.
La campagna è a tratti splendida, l'ambiente, tutto sommato, ancora abbastanza integro ed autentico.
Uno spaccato interessante e veritiero delle attuali condizioni socio-economico-ambientali del Veneto di campagna.
Con le sue contraddizioni, le cose belle e le brutture, la ricchezza esibita e la semplicità, la cultura del lavoro.
Il 'nord-est' più profondo.
Una nota pesante: si vorrebbe tra questi campi la tangenziale di San Giorgio in Bosco della spaventosamente trafficata statale della Valsugana.
Dalla piazza di San Giorgio (fontanella), come per l'itinerario precedente si segue il vialetto, al capitello si prosegue per Lobia e si svolta verso sud per raggiungere la località di
Persegara.
Al ponticello, anziché proseguire per Campo San Martino, si svolta a destra per proseguire lungamente a poca distanza dalla Brenta.
Il tratto è davvero entusiasmante e bello, uno degli scenari più belli della media pianura veneta e del medio Brenta.
Agli incroci successivi si tiene sempre verso sinistra, la strada compie un ampio giro e sbuca sulla provinciale per Carturo/Vicenza.
Si attraversa la provinciale e si prosegue per la stradina che porta a
Giarabassa.
Verso sinistra si ritorna sulla provinciale dove si svolta a destra a poca distanza con il bivio per
Carturo ed il ponte sulla Brenta (si può compiere una breve deviazione)(dal ponte si raccorda il percorso ciclistico-naturalistico di Piazzola sul Brenta).
Proseguire diritti per Fontaniva/Cittadella.
Dopo alcuni chilometri si arriva ad un ponticello con un grande edificio, un
ex mulino restaurato, ora fabbricchetta.
Svoltare a sinistra, superare la stradina per la peschiera e poco dopo si svolta a sinistra (di fronte ad una vecchia casa con un bel capitello in alto sul muro) per una stradina che sbuca sulla strada per San Giorgio in Brenta.
Ancora a sinistra e si arriva a
San Giorgio in Brenta, caratterizzata da alcune belle ville (villa Borromeo) decadenti o in parte inglobate in altri edifici moderni e alcune grandi barchesse.
Ritornati al bivio per la
peschiera (laghetto di pesca sportiva) si prosegue per
Cogno.
Prendere la strada che fronteggia la chiesa e dopo un chilometro si svolta verso sinistra, proseguire per un paio di chilometri ad arrivare al primo capitello iniziale.
Si è di nuovo sul vialetto alberato di fronte alla chiesa di San Giorgio in Bosco e ci si può rinfrescare alla
'pompeta del drago'.