Val Liona, Colli Berici - Vicenza
Mulino Tessari a Pederiva di Val Liona
Quello che sorprende ed affascina, durante la visita ad un mulino ad acqua, è la musica di sottofondo.
Un suono prolungato, sommesso, ma allo stesso tempo intensissimo, pieno, fatto dallo scorrere dell'acqua, dalle pale della ruota, dal ruotare dei meccanismi, da cigolii vari, dal grano che scende chicco per chicco nella macina e dallo strofinio tra le due ruote di macina di pietra, un po' le soliste di un concerto per orchestra.
In Val Liona esistono, e resistono, solamente due mulini ad acqua ed i ruderi malmessi di un'altra ruota.
Erano almeno 18 nel 1700, ed oltre 60 nell'area berica, e macinavano già dal primo '400.
Molti di essi hanno funzionato ininterrottamente fino alla metà del '900.
Il mulino Tessari è l'unico ancora in (ridottissima) attività.
Non è un museo, ma un opificio a tutti gli effetti.
La ridotta quantità d'acqua (prelievi vari, bonifiche, vita ed ecologia moderna...) e l'incongruità economica riducono la produzione a 30-50 chili di grano al giorno, contro i 50 chili all'ora dei tempi d'oro in cui si lavorava a pieno regime.
Ma quella che ne esce è una farina che ha il sapore pieno delle cose antiche, grezze, dure, ma cariche di nostalgia, di calore e di storia.
Il mulino ha due macine di pietra sopra castello completamente di legno, una per il frumento ed una per il granoturco (mais) e si differenziano per i 'denti' delle pietre.
Vi sono poi tutta una serie di macchinari ausiliari ed attrezzi, come la 'pinza' per alzare le mole per permetterne la scolpitura dei denti.
I meccanismi sotto l'impalco sono ora in ferro, come la grande ruota esterna, ma erano di legno fino agli anni '30, rifatti ed aggiustati centinaia di volte dal 1400.
Ma la struttura e la funzionalità è ancora quella di 500 anni fa.
La Pro Loco Val Liona organizza, a richiesta, visite guidate alla valle e al mulino.
La visita al mulino Tessari è possibile solo su appuntamento con il proprietario oppure tramite la Pro Loco Val Liona