giro in bicicletta sull'altopiano dei monti di Lonigo e Sarego, in Val Liona, altopiano di Pozzolo, monti di Grancona
Bellissimo. E' uno dei più interessanti anelli che si possono compiere non solo nei Berici, ma nel Veneto.
Strade consigliabilissime ai molti ciclisti veneti che non conoscono i Colli Berici, e in particolare quest'area non molto frequentata.
Naturalmente di stradine asfaltate e sterrate per la mountain bike ve ne sono tantissime altre, l'ottica di questo giro in bicicletta è di conoscere in maniera corretta e sistematica la zona.
Nonostante il breve chilometraggio è un giro cicloturistico del giusto impegno per un ciclista di medio livello mediamente allenato.
Non tragga perciò in inganno il chilometraggio e il dislivello non eccessivo, vi sono solo pochi metri di terreno pianeggiante, e in compenso molti brevi strappi duri.
Tutto il percorso è un continuo saliscendi e un continuo cambiamento di ritmo e di situazioni, stradine, paesaggi.
E' uno spaccato del Veneto che dona speranza e convince che non tutto è perduto, che esistono ancora spazi di paesaggio non distrutti dall'ingordigia del costruire e la furbizia dell'arricchimento o viceversa dal 'restauro'
edilizio con trasformazione nel bello artificiale-plasticoso e nelle monoculture agrarie, per buona parte dovuti ad interventi di 'sostegno', a 'progetti Europei', a consulenza di 'esperti', in poche parole da economia 'drogata' con finanziamenti calati dall'alto.
Un Veneto ancora vivibile ed umano.
Punto di riferimento Lonigo, ma si può profiquamente partire anche da Sossano.
Da Lonigo affrontare la salitella per il Santuario Francescano di San Daniele e proseguire per la tranquilla salita delle Acque dove si scollina al Capitello dell'incrocio Monticello.
Seguire sempre la strada principale che taglia la dorsale dell'altopiano e, dopo alcuni lievi saliscendi passando per il 'Botteghino', si affaccia sulla Val Liona e scende con decisione a Villa del Ferro.
Attraversare la provinciale e, accanto alla chiesa, dirigere per la strada verso Campolongo dove s'innesta sulla strada proveniente da Sossano.
La breve digressione per Campolongo è molto consigliabile.
Da Campolongo vi è una salita, asfaltata, che sale direttamente all'altopiano di Pozzolo.
Raggiunto San Germano dei Berici, dopo la salitina della chiesa e dove inizia la discesa verso Grancona, vi è un incrocio con due strade che si diramano a destra.
Prendere quella di destra, via Castello, che sale subito con molta pendenza.
La salita di Lupia Monte Faeo è impegnativa, con diversi tratti molto ripidi, bellissime le visioni panoramiche sulla Val Liona.
Superata la parte più dura, vi è una diramazione per il capitello di San Giorgio, un tratto è col fondo cementato, non adatto alle superleggere da corsa.
Continuando per la strada principale si scollina sulla dorsale che racchiude la conca di Pozzolo, in prossimità di un caratteristico borgo di vecchie case.
Segue una discesa molto ripida, strada strettissima, fondo molto grossolano e malmesso.
Raggiunto il fondovalle, verso sinistra a Pozzolo e seguendo la strada principale si raggiunge la testata della valle dove inizia la ripida discesa, larga e buona, per Calto, che si può raggiungere con una breve deviazione al primo borgo del fondovalle.
Raggiunta la provinciale a Pederiva di Grancona, si affronta l'innocua salita di Bocca d'Ascesa (o d'Ansiesa), un chilometro e mezzo di salita al 6%, molto frequentata da ciclisti e motociclisti mette in comunicazione la Val Liona con Brendola.
Pochi metri prima dello scollinamento, sulla sinistra si dirama una strada in ripidissima salita.
La si segue affrontando diversi tornanti e strappi duri, poi spiana e scende verso Grancona.
Al primo incrocio svoltare a destra, leggera discesa, e dopo poche centiania di metri (attenzione, non molto evidente) accanto ad una casa si dirama una stradina a sinistra che scende subito tra alcune case con alcuni tornatini strettissimi e ripidissimi, la pendenza è quasi del 20%.
Si sbuca al grande curvone di Grancona accanto al giardinetto pubblico.
Verso sinistra è consigliabile la breve digressione per la piazza di Grancona.
Proseguendo verso destra, dopo poche centinaia di metri, s'incontra l'incrocio per il 'Museo della Civiltà Contadina', numerose le indicazioni.
Superato il museo, che varrebbe la pena visitare, bellissime anche le visioni all'indietro su Grancona, la strada prosegue affrontando un tratto di durissima salita.
Seguono numerosi saliscendi, curve e controcurve, piccoli borghi di case, ad un bivio svoltare a sinistra per raggiungere la Pizzeria-Birreria di Buso della Geretta (o Busa della Giaretta).
Accanto un capitello sullo scollinamento della strada tra Lonigo e San Germano dei Berici.
Scendere verso Lonigo, all'incrocio (attenzione, non troppo evidente) accanto ad una cabina elettrica lasciare la strada principale e svoltare per via Rocca.
Segue un tratto bellissimo, saliscendi prevalentemente in discesa, dove si aggira tutto il colle della 'Rocca Pisana' opera dello Scamozzi, allievo del Palladio (visitabile solo in determinati giorni).
Raggiunto il versante di Lonigo soffermarsi un attimo ad ammirare il colle con sopra l'elegante, maestosa, raffinata villa con il vasto panorama che si estende verso Lonigo e la pianura.
Segue la tornantata e spettacolare discesa che in breve conduce in centro a Lonigo.