Cime di Pape, forcella Cesurette, Col di Pra, Valle San Lucano
Valle di San Lucano, Dolomiti - Taibon Agordino, Gares, Canale d'Agordo, Cencenighe Agordino (Belluno).
Panorami vari dalle Cime di Pape e sulle Cime di Pape.
Gruppo montuoso solitario e sconosciuto nonostante sia nel cuore delle Dolomiti.
La massima elevazione è Cima di Pape, o monte Sanson, m. 2503.
Sono montagne di roccia nerastra di colate laviche depositatesi sopra le scogliere dolomitiche che ora formano le Pale di San Lucano.
Alcuni bei sentieri, solitari e poco frequentati, portano a scoprire interessanti aspetti di queste strane montagne.
Vi sono dei contrasti di colore incredibile, specie in primavera, tra la vegetazione erbacea più rigogliosa della roccia vulcanica e quella magra della dolomia. Spettacolari sono i boschi di larici nel tardo autunno. Numerose le cascate e i rivoli d'acqua. Tantissimi i reperti minerari gioia dei geologi.
Ma, soprattutto, immensi sono i panorami che si aprono improvvisi dalle forcelle e dalle cime e che riempiono il cuore.
Come, ad esempio, il versante est del gruppo di Focobon (m.3054 - Pale di San Martino), con la sottostante valle di Gares, poco più a nord lo scuro Cimon del la Stia con sotto lo stupendo ripiano prativo di Malga Stia. A nord si ammira in tutta la sua grandiosità l'enorme parete sud della Marmolada (m.3343).
Ad est, al di là della profonda depressione del Cordevole, svetta immensa la Civetta (m.3220). Verso sud-est le Pale di San Lucano e la profondissima valle di San Lucano.
Salendo sulle Pale di San Lucano, la più facilmente accessibile (escursionisticamente) è la Quarta Pala (Zime Van del Pez, m. 2266) da forcella di Gardes, si può assistere ad uno dei più affascinanti e spaventosi spettacoli che le magiche dolomiti sanno offrire.
Ci si affaccia sopra un canyon (la valle di San Lucano - m.750) che sprofonda per quasi duemila metri e dirimpettaio svetta il colosso del Monte Agner (m.2872) segnato dall'immenso spigolo nord-ovest alto oltre milleottocento metri attorniato, come un vero signore, da un corollario di ciclopici speroni rocciosi.
In occasioni particolari spaventosi sono i contrasti d'aria: soffioni caldissimi salgono dalle verticali lavagne a sud e si scontrano con gelide brezze delle anguste valli in ombra.
Queste sono le strutture coralline che hanno raggiunto la massima potenza conosciuta, con un lavoro di accrescimento durato diversi milioni di anni.
Le vie di penetrazione principali al gruppo delle Cime di Pape sono da Col di Pra, o anche da Gares, per la forcella Cesurette (m.1801). Da Cencenighe per la Cima di Pape o per malga Ambrusogn e forcella Gardes (m.1998), raggiungibile anche da Col di Pra per la val di Malgonera.
Da forcella Cesurette un importante sentiero (n.759) attraversa, verso nord-est, l'intero gruppo per scendere (una lunghissima scarpinata...) a Cencenighe Agordino. Lungo il solitario percorso, attraverso queste grandi pale erbose, vi sono alcune malghe in completo abbandono da decenni. Sono testimonianze del duro lavoro del montanaro e del pastore e ci commuovono lasciandoci in profondo senso di solitudine e meraviglia.
Valle di San Lucano a Taibon Agordino
La valle di San Lucano si raggiunge da Taibon Agordino, poco oltre Agordo, nella valle del Cordevole.
Una stradina s'inoltra lungamente, circa 8 chilometri, a raggiungere il piccolissimo villaggio di Col di Pra (m.841) da dove si diramano due stradine forestali sterrate (parcheggio, chiuse al traffico) che si inoltrano una nel vallone d'Angheraz e l'altra a risalire il vallone e crinale che porta alla forcella Cesurette (m.1807), permettendo il collegamento, pedonale, con la valle di Gares.
L'Agner, e le cime che gli fanno da corollario, appartengono alla catena meridionale delle Pale di San Martino.
Le Pale di San Lucano, pur appartenendo anch'esse alla catena delle Pale di San Martino, si ergono isolate e sprofondano, nel versante nord, sotto la grande struttura vulcanica delle Cime di Pape (m.2503).