alta Val Cadino, zona passo Manghen (m.2047) - Ziolera, Lagorai

biotopo Lago delle Buse in alta Val Cadino nei pressi del passo Manghen - Val di Fiemme (Trento)

Lago delle Buse (m.2065), a tre quarti d'ora di cammino dal passo Manghen (m.2050), sotto le propaggini nord del monte Ziolera (m.2478).

Uno dei tanti gioielli di questi ambienti solitari ed austeri.

Siamo nel cuore della lunga catena del Lagorai che si estende da Trento al passo Rolle. La scura roccia porfirica crea valloni e distese pietrose grandiose ai piedi di una lunga sequenza di cime a prima vista invalicabili. Le glaciazioni hanno scavato circhi e accumulato morene che ora formano centinaia di laghetti e torbiere.

E' un mondo molto particolare quello del Lagorai.
Fatto di grandi orizzonti, di vento sferzante, di acque, di laghetti e cascate, di boschi fittissimi nei fondovalle e via via più radi fino ai solitari larici e gli intricati mugheti.
Luoghi di grande fascino, ingiustamente trascurati a favore delle vicine Dolomiti. Le brillanti scenografie dolomiti che qui lasciano il posto ad un contatto con la natura più intimistico e solitario. E' necessario l'occhio allenato a cogliere le infinite sfumature di colori che emergono timide da quell'apparente monotona sequenza di rocce nerastre.
E poi viene l'autunno. E tutta quell'energia esplode travolgente nel cromatismo del rosso fuoco dei boschi, dell'erba. Nelle luci abbaglianti di giornate limpidissime o, viceversa, in quelle umide nebbie o in quelle nuvole che preannunciano l'avvicinarsi di un altro cambiamento dal bianco cromatismo: la neve.

Breve escursione al lago delle Buse

Base di partenza è il passo Manghen (m.2050) che si può raggiungere dalla Valsugana (Borgo Valsugana) per la val Calamento oppure per la val Cadino da Molina di Fiemme, in val di Fiemme. Entrambe le salite, asfaltate, sono lunghe e ripide.

Dal rifugio, sul versante nord del passo a fianco del minuscolo laghetto, parte un sentierino che passa accanto ad una cappella votiva scavata nella roccia. Poco oltre si scende leggermente per poi risalire fino alla vista del tronco, martoriato dai fulmini, del grande larice monumentale conosciuto come l'Eterno.
Il sentiero è facile e poco faticoso, ma disagevole perché attraversa un vasto macereto sassoso. Superato l'Eterno si scollina leggermente per giungere in breve in vista del laghetto.

L'andata si può compiere tranquillamente in tre quarti d'ora. Altrettanto serve per il ritorno.

Naturalmente si possono compiere numerose altre escursioni, anche ad anello, che includano l'attraversamento del laghetto.
La più consiglabile prevede il giro tutt'attorno al monte Ziolera. In questo caso dal passo si aggira il Ziolera nel versante sud (val Calamento), senza grossi dislivelli tranne la salita finale alla forcella Ziolera. Qundi una ripida discesa porta in breve all'anfiteatro del laghetto, esattamente a nord della cima.
Escursioni ancor più impegnative sono necessarie per arrivare al lago di Montalon o al lago delle Stellune.
Questo è anche il tratto centrale della grande traversata del Lagorai.