Parco Naturale Regionale della Lessinia
Raggiungere il Ponte di Veja
La località Ponte di Veja (m.650) è caratterizzata da un ampio piazzale e da un bar ristorante dal quale, in pochi minuti, per un sentierino si scende al grandioso ponte.
Si trova a circa 25 chilometri da Verona, in Valpantena, in una valletta secondaria del profondo Vajo della Marciora, nei pressi di loc. Giare di Sant'Anna d'Alfaedo.
Da Verona si può raggiungere per diverse strade, ma i due itinerari principali sono per
Grezzana, quindi Stallavena da dove verso sinistra si affronta la lunga salita di Fane e Sant'Anna d'Alfaedo.
Poco oltre
Fane, in direzione Sant'Anna loc. Croce dello Schioppo, si dirama una strada per la contrada
Giare (qualche indicazione) che aggira il monte Tesoro, si prosegue e la strada si affaccia sul profondo Vajo di Marciora dove è evidente il grande parcheggio alla Trattoria del Ponte.
Fane si raggiunge anche da
Negrar o anche da
Fumane.
Entrabe le salite sono lunghe e complicate ma non ripide o difficoltose e generalmente non presentano problemi di viabilità automobilistica.
Più stretta e da percorrere con prudenza la stradina che aggira ad anello il monte Tesoro e passa per le contrade di Giare e Crestena.
Volendo effettuare una gita decisamente più escursionistica si può salire a piedi all'imponente monumento naturale.
In questo caso si prosegue da Grezzena per la Valpantena e si risale il fondovalle del
Vajo della Marciora
fino alla località
'Ponte Basagenoci' (m.480), qualche chilometro dopo Lugo.
Dal ponte, a piedi, un sentierino (seguire le indicazioni del sentiero Europeo E5) affronta il Vajo di Veja e sale in meno di un'ora al Ponte di Veja.
Veja, tra geologia e preistoria
Le misure del Ponte di Veja, il più grande ponte naturale d'Europa |
campata | 50 metri |
spessore ponte | minimo 9 metri |
altezza della volta | dal fondovalle circa 30 metri |
larghezza minima | 15 metri sopra i piloni |
roccia | calcare oolitico di San Vigilio per i piloni d'appoggio e il fondo della valletta, calcare rosso ammonitico per i tavolati della campata. |
Il covolon (cavernone) si è formato negli ultimi 40 milioni di anni.
Poi il crollo della parte più profonda che ha lasciato intatta la bocca del covolo formando il ponte, presumibilmente circa 100.000 anni fa con lo scioglimento dei ghiacci della penultima glaciazione, oppure 10.000 anni fa con l'ultima glaciazione.
Non mancano suggestive e leggendarie ipotesi di crollo in epoca medioevale.
Attorno al ponte numerose grotte (chiuse al pubblico), vere miniere di reperti preistorici.
Curiosità
Un tempo il ponte serviva proprio da ponte, ed era attraversato da carri agricoli.
Pare che anche Dante si sia ispirato al ponte (ed anche al Buso del Vallon a San Giorgio di Bosco Chiesanuova) per immaginare l'Inferno.
Il Mantegna lo ritrae come sfondo nell'affresco della 'Camera degli Sposi' a Mantova.