Brenta d'Abbà - Correzzola (Padova)
Il piccolissimo borgo di Brenta d'Abbà, frazione di Correzzola (Padova), lungo l'argine del fiume Bacchiglione e la vasta campagna tra Correzzola e Arzergrande.
Suggestioni autunnali: la nebbia durante la raccolta della barbabietola da zucchero.
Insediamenti dovrebbero risalire all'epoca romana, sulle tracce della via Popilia (Rimini,
Adria, Aquileia).
Strada che in epoca medioevale divenne la 'Romea', per la quale transitavano i pellegrini dell'Europa centrale diretti a Roma.
In epoca romana il luogo doveva trovarsi a poca distanza dal mare e il fiume doveva essere l'Adige, o un suo ramo secondario, in quanto il Bacchiglione-Brenta attuali vennero deviati e scavati in epoca veneziana.
L'Adige, infatti, fino alla 'Rotta della Cucca' del 589, bagnava Montagnana e Este e doveva sfociare da queste parti, come si può intuire dai meandri fossili visibili dalle foto satellitari.
A 'Castellum de Brenta' nel 1110 venne redatto un atto di donazione al monastero di San Cipriano di Venezia dei possedimenti in località Fogolana da parte dei conti Uberto e Guido Maltraverso.
E' il primo documento scritto che attesta la località.
A Castel di Brenta esistevano anche vasti possedimenti di Ugoccione da Baone e altri documenti attestano vendite e donazioni alla Corte di Concadalbero e alla Corte Benedettina di Correzzola appartenente al potente monastero di Santa Giustina di Padova.
La chiesa San Paterniani de Castro Brente era soggetta alla Pieve di Bovolenta.
Nel 1492 venne consacrata una nuova chiesa parrocchiale.
Dall'inizio '500 compare il termine Brenta dell'Abbà (forse da Abate, di Santa Giustina?)
Nel 1744 si ricorda la visita del cardinale Rezzonico, che riferisce della chiesa molto ben tenuta e dignitosa.
Nel 1947 venne posata la prima pietra della nuova chiesa attuale, consacrata nel 1954 assieme al nuovo campanile in sostituzione di quello del 1861 che venne demolito.