Mulino ad acqua a Grantorto
Un bellissimo esempio di quella che è stata l'ultima fase tecnologica dei mulini ad acqua.
Le ruote sono gigantesche, quasi cinque metri di diametro, costruite di legno e ferro con soluzioni raffinatissime.
Gli ingranaggi sono tutti di ferro.
Le canalizzazioni sfruttano al meglio la forza dell'acqua.
La potenza erogata da questi motori è davvero notevole e potrebbe benissimo ancora essere sfruttata a livello industriale o per produrre energia elettrica.
E' una tipologia di fine ottocento, sfruttata anche nel novecento, queste che vediamo sono rimaste in funzione fino agli anni settanta.
Una tecnologia altamente performante e raffinata, molto lontana dagli esempi quattrocenteschi quali il
Maglio di Pagnano d'Asolo.
Eppure anche queste ruote nulla possono nel confronto con la civiltà (...civiltà?) moderna.
Ora sono mute testimoni di un monumento a loro stesse, come un cane da caccia chiuso in gabbia.
Non producono più energia con quella musicalità sorda e profondissima generata dallo scorrere dell'acqua che s'infrange sulle pale sommata ad acuti cigolii e a quel friggere di cadenti gocce d'acqua, che affascina fino a stordire.
E questo è molto triste.