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Medio Brenta Alta Padovana, Muson dei Sassi, Ostiglia

cicloturismo nell'Alta Padovana e ciclovia del Medio Brenta

Escursione in bicicletta nell'alta Padovana e sulla ciclovia del Medio Brenta: Pontevigodarzere, Camposampiero, Piazzola sul Brenta, Camazzole di Carmignano di Brenta, Piazzola sul Brenta, Vaccarino, Limena, Pontevigodarzere

Un gran bel giro in bicicletta dedicato soprattutto ai ciclisti padovani di città.
E' un percorso facile, quasi totalmente su piste ciclabili, lontano quindi da traffico e automobili. Attraversa per buona parte la campagna minuziosamente coltivata dell'alta padovana e la pregevolissima area naturalistica tra Piazzola e Carmignano di Brenta.
L'anello Pontevigodarzere-Camposampiero-Piazzola-Pontevigodarzere, lungo una cinquantina di chilometri, è facilmente percorribile da tutti, anche con la city bike e particolarmente indicato in buona compagina lasciandosi andare senza preoccupazioni di tempistica/chilometraggio a cottimo.
Un po' più di impegno serve se si vuole percorrere anche l'area naturalistica tra Piazzola e Camazzole, non tanto per la difficoltà ciclistica, quanto per la lunghezza che diviene di oltre ottanta chilometri se si vuole fare in un sol colpo.
E' quindi consigliabile suddividere l'itinerario in due parti, con la seconda parte, Piazzola-Camazzole, riservata ad un'altra uscita con base logistica a Piazzola sul Brenta.

Interessante il fatto che quest'itinerario ci porta a conoscere le tre importanti ciclovie che percorrono l'alta padovana e il Medio-Brenta nell'alta pianura Veneta.

La prima considerazione riguarda il fatto che i percorsi s'innestano nell'anello fluviale ciclabile attorno a Padova.
La bellissima realtà dell'anello di piste ciclabili attorno a Padova, nonostante qualche tratto ancora non perfettamente valorizzato e ottimizzato, si sta rivelando sempre più come snodo cardine della ciclabilità cicloturistica non solo di Padova, ma del Veneto.
Dall'anello si dipartono a raggera diversi itinerari ciclabili. Verso nord, che trattiamo in questa scheda, e lungo il Bacchiglione verso Vicenza, lungo il canale Battaglia per Monselice Este e Rovigo, lungo il Roncaiette per Chioggia, lungo il Piovego per Venezia (vedi le varie schede).
L'intero nodo con i vari itinerari ciclabili di lunga percorrenza andrebbe "sistematizzato" e valorizzato con una adeguata azione di promozione ludico/turistica.
Indubbiamente un patrimonio cicloturistico/naturalistico di altissimo livello che ci ritroviamo dopo decine d'anni di micro-interventi 'locali' e richieste/esigenze dei cicloturisti dell'intera provincia di Padova. Ora i tempi sarebbero maturi per un salto di qualità complessivo che si accorgesse di questo enorme valore aggiunto, considerando la richiesta cicloturistica sempre più sentita di questi tempi, mai mancata a dire il vero da queste terre di ciclismo.

Il percorso Pontevigodarzere-Camposampiero è ormai realtà affermata, valorizzata soprattutto grazie all'impegno profuso nel Pellegrinaggio "Ultimo cammino di Sant'Antonio", da Camposampiero a Padova, tenacemente voluto dai Francescani della Basilica del Santo (impegno inizialmente non di certo convinto da parte delle autorità locali).
E' anche questo un tassello di quei cammini che poi proseguono con il 'Lungo Cammino di Sant'Antonio' che porta i pellegrini 'romei' a piedi (anche provenienti dal nord Europa) verso Roma.

A livello regionale quest'itinerario s'inserisce nel contesto di collegamenti ciclabili quali: Della ciclovia 'Ostiglia Ciclabile' ormai siamo consapevoli della sua importanza.
Anche qui dopo anni di ostilità da parte delle autorità locali, con tanto di progetti valorizzativi di 'camionabili', la tenacia dei vari comitati è stata premiata ed ora ci si accorge che è persino 'sottodimensionata' per il massiccio traffico di ciclisti.
Ora non solo è guardata con 'amorevole paternalismo' dalle varie autorità locali, ma fervono importanti lavori di prolungamento verso il basso vicentino e, soprattutto, la realizzazione di quello che si preannuncia un imponente ponte ciclopedonale sulla Brenta a Pieve di Curtarolo.
Soprattutto, come già sottolineato, è dato di fatto l'importantissimo collegamento ciclabile 'Treviso-Camposampiero-Padova'.

Il discorso sulla 'Ciclovia del Medio-Brenta' è più articolato.

Indubbiamente è una bellissima realtà la tratta Camazzole-Piazzola, attraversa un'area rinaturalizzata di altissimo pregio che negli anni settanta del secolo scorso era una devastazione di cave di ghiaia lungo la Brenta.
Più sofferta la tratta tra Piazzola e Vaccarino dove poi s'innesta sull'argine esterno da Vaccarino a Limena per poi proseguire o lungo la Brentella per il centro di Padova oppure per l'argine sinistro per la Certosa di Vigodarzere e Pontevigodarzere.
Anche qui bisogna rendersi conto (non di certo i cicloturisti... ma le autorità competenti) che questo è il tassello fondamentale, e dolente, del collegamento ciclabile Monaco-Trento-Bassano-Padova-Venezia, la tanto chiaccherata da decenni 'Ciclopista del Brenta'.
Manca il rapportarsi con il territorio Bassanese, dove si stanno facendo progetti e lavori per la tratta Cismon-Bassano-Tezze, soprattutto manca un coordinamento generale e l'attenzione anche ai cicloturisti internazionali che pedalano con biciclette attrezzate con borsoni, con i quali alcuni tratti lungo i sentieri della Brenta diventano proibitivi.
Servirebbe una vera rete viaria cicloturistica, ad esempio valorizzando anche le stradine asfaltate secondarie in Sinistra Brenta tra Fontaniva, Campo San Martino e Curtarolo. Tutte stradine davvero molto interessanti e bellissime che non hanno nulla, ma proprio nulla, da invidiare alle blasonate ciclabili del resto d'Europa.
A mio avviso il punto cruciale è trovare una soluzione, con pista ciclabile asfaltata adatta ai cicloturisti internazionali, che permetta la tratta Campo San Martino, Pieve di Curtarolo, Curtarolo, attraversamento del ponte sulla Brenta ed innesto nella ciclabile di Vaccarino, senza escludere naturalmente la digressione a Piazzola sul Brenta e alla sua Villa.
Soprattutto, qui la nota davvero dolente, dobbiamo essere molto coscenti di questa grandissima opportunità.
Speriamo che il tanto auspicato "Parco fluviale del Brenta", ora che si risentono nuovamente, dopo anni, voci di comitati promotori, prenda a cuore anche questo fondamentale aspetto.


La lunga premessa era necessaria per inquadrare il 'valore aggiunto' che ci porta la conoscenza di questo importante giro in bicicletta.
il percorso principale in dettaglio
Descrivo il percorso, un largo anello tra il Muson dei Sassi e la Brenta a Piazzola sul Brenta più l'andata/ritorno fino a Camazzole di Carmignano di Brenta, partendo da Pontevigodarzere (Padova). Naturalmente si può partire anche da Camposampiero, Pieve di Curtarolo, Piazzola sul Brenta o anche da Carmignano di Brenta.
A questo itinerario si possono aggiungere diverse varianti o divagazioni varie, ed anche raccordarsi ad altri itinerari in zona.
Questi i principali: Partiamo dal ponte sulla Brenta a Pontevigodarzere, nell'immediata periferia nord di Padova.

Percorriamo integralmente il Cammino di Sant'Antonio seguendo a ritroso l'argine del torrente Muson dei Sassi dalla sua immissione sulla Brenta per attraversare Campodarsego e fino a Torre de Burri (località di San Giorgio delle Pertiche).
Si tratta di un lunghissimo rettilineo su stradina d'argine a tratti sterrata. Il percorso, almeno in bici, non è noioso, anzi è piacevolissimo, sempre aperto con ampie vedute sulla campagna minuziosamente coltivata. Col sole che picchia d'estate non vi sono alberature che mitigano la calura, da percorrere quindi al mattino presto.
Poco prima di giungere alla chiesina di Torre de Burri, dove termina l'argine, troviamo un bel ponte ciclopedonale che permette di attraversare il profondo torrente. Attraversiamo anche la trafficata strada provinciale 'Del Santo' e percorriamo la stradina che in poche centinaia di metri ci porta a raggiungere l'incrocio di canali tra la Tergola e il Tergolino, un tempo zona di mulini ad acqua.
Qui il percorso si raccorda con il percorso ciclabile lungo la Tergola, da San Giorgio delle Pertiche a Campodarsego e Vigonza.
Sempre seguendo le indicazioni del Cammino di Sant'Antonio proseguiamo per l'argine, quasi tutto sterrato, del Tergolino. Anche questo è un lunghissimo rettilineo e ci conduce alla periferia est di Camposampiero.
Abbiamo due possibilità. Raggiungere direttamente il centro di Camposampiero per le stradine di quartiere, oppure proseguire ancora per un chilometro e raggiungere l'incrocio con la pista ciclabile "Ostiglia", poco a nord di Camposampiero, dove scendiamo dall'argine e prosegiamo a sinistra per l'Ostiglia per raggiungere il Santuario Antoniano di Camposampiero. Percorso un po' più lungo, ma più raccomandabile.

Attraversato il centro di Camposampiero raggiungiamo il sottopasso ciclopedonale della ferrovia vicino all'ingresso dell'Ospedale. Attraversiamo la rotonda sulla circonvallazione e seguiamo verso sinistra una corsia ciclabile che ci permette di raggiungere nuovamente l'Ostiglia.

Ora proseguiamo per l'Ostiglia che sfiora nella profonda campagna i paesi di Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Arsego, Cocche, Marsango, Sant'Andrea, Pieve di Curtarolo. Il percorso, trattandosi di una ex ferrovia, è rettilineo, completamente alberato principalmente di robinie, fresco anche d'estate, e permette di ammirare scorci ancora intatti dell'alta campagna padovana.
Giungiamo al fiume Brenta, dove si trovava il ponte distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra. E' in fase di realizzazione un grande ponte che riunisce il percorso dell'Ostiglia tra le due sponde.
Proseguiamo per la stradina (verso nord) lungo il fiume fino a portarci ad attraversare il ponte di Campo San Martino (si esce sulla strada principale e attenzione all'incrocio).

Appena attraversato il ponte lasciamo il percorso "Ostiglia Ciclabile" e prendiamo la stradina asfaltata che si dirama verso destra (cartelli "Itinerario del Brenta"), sulla grande ansa del fiume. Quasi al suo termine (qualche casa) recuperiamo una ciclabile sterrata che corre per un tratto di campagna sul bordo del fiume ed infine giunge ad ponte con cancello (passaggio) proprio a poca distanza dalla grande villa Contarini di Piazzola sul Brenta.
Una digressione all'imponente e celebre villa è naturalmente fortemente raccomandato.
Come raccomandabile un adeguato ristoro.

Con lo stomaco in ordine, il sedere risistemato e le gambe riposate possiamo prendere una importante decisione: percorrere il lungo percorso alla volta di Camazzole di Carmignano di Brenta oppure considerare la villa quale giro di boa e dirigere la bicicletta verso la strada del ritorno.
In questo secondo caso è comunque fortemente raccomandabile percorrere l'Area Naturalistica del Brenta da Piazzola a Camazzole con una successiva escursione, eventualmente integrandola con qualche altro itinerario descritto in premessa.

Da Piazzola sul Brenta proseguiamo alla volta di Camazzole.
Ritorniamo sulla strada già percorsa e aggiriamo (via Castello) il grande parco della Villa e (zona Cao del Mondo, un tempo osteria) prendiamo la stradina che raggiunge l'argine della Brenta.
Ora attraversiamo tutta la vasta area rinaturalizzata tra Piazzola sul Brenta e il ponte di Carturo.
Negli anni settanta del secolo scorso era tutta un'area devastata da cave, ora è splendida, tra laghetti, campi e boschetti e la attraversiamo tutta con una pista ciclabile (a parte il primo tratto ancora da completare) davvero entusiasmante, certamente tra i più bei tratti pedalabili di tutto il Veneto, e non solo.
Attraversiamo la strada vicino al ponte di Carturo e proseguiamo, sempre in prossimità del fiume, lungamente per tutto il comune di Grantorto fino a giungere al Ponte di Fontaniva nei pressi di Carmignano di Brenta.
Anche questo tratto era una devastazione di cave, ora è un percorso ciclistico davvero notevolissimo ed entusiasmante.
Passiamo sotto il ponte della ferrovia e sotto il ponte stradale ed infine giungiamo all'ingresso dell'Area naturalistica dei laghetti di Camazzole, anche questa un tempo devastazione di cave.

Ci aspetta il ritorno a Piazzola sul Brenta.
Oltre al percorso diretto principale facendo a ritroso l'itinerario dell'andata (e ne vale la pena anche in questo senso), la variante più consigliabile è su strade asfatate secondarie, attraversando il ponte di Fontaniva, raggiungendo Fontaniva, poi San Giorgio in Brenta, Lobia, Persegara e ritornando al ponte di Campo San Martino, si allunga un po' ma si scoprono altri ambienti pregevoli.


Sulla via del ritorno da Piazzola sul Brenta a Padova-Pontevigodarzere.

Lasciamo la grande Piazza e la Villa e percorriamo il vialone di magnolie, si attraversa l'intersezione con l'Ostiglia Ciclabile e si prosegue per un tratto di strada provinciale fino a trovare la pista ciclabile di Tremignon. Si può anche seguire la pista ciclabile di quartiere che porta alla pista ciclabile di Tremignon evitando il breve tratto di strada provinciale trafficato.
Prima di giungere a Tremignon prendiamo la diramazione della ciclabile verso sinistra che scende nell'area golenale di campagna e poi prosegue per la strada d'argine fino al cimitero di Vaccarino. Indicazioni ci portano a proseguire per la pista ciclabile di Vaccarino per giungere al semaforo sulla Statale 47 Valsugana, che attraversiamo.

Continuiamo sulla strada d'argine per giungere all'ingresso posteriore della Villa Trieste a Vaccarino, bellissima.
Ora il lungo argine, bella pista ciclabile, alla volta del ponte dei Colmelloni a Limena.
Da qui, volendo raggiungere direttamente il centro di Padova possiamo proseguire seguendo la pista ciclabile della Brentella, per Ponterotto, Montà.
Proseguiamo, invece, alla volta di PonteVigodarzere.
Attraversato il ponte sulla Brentella svoltiamo a sinistra e aggiriamo il parco sulla punta tra Brenta e Brentella per raggiungere il ponte sul Brenta di Limena.

Passiamo il ponte e subito a destra prendiamo le sterrate lungo l'argine.
Con un bel percorso, molto boscato, percorriamo l'argine sterrato e arriviamo alla Certosa di Vigodarzere, affascinante e misteriosa e che merita senz'altro una "sbirciatina" (è area privata, chiusa e pericolante).
Ancora qualche chilometro molto bello lungo l'argine e, improvvisamente, ci ritroviamo nel traffico caotico di Pontevigodarzere, da dove eravamo partiti tanti chilometri prima.


Nella raccolta di foto qui sotto, per ovvi motivi, sono tralasciate le foto relative a Camposampiero, all'Ostiglia, a Piazzola sul Brenta e alla Certosa di Vigodarzere, alle quali si rimanda nelle apposite schede.
In evidenza, invece, foto lungo il Muson dei Sassi, nell'area naturalistica tra Piazzola sul Brenta e Carmignano di Brenta, villa Trieste a Vaccarino, i Colmelloni di Limena e lungo l'argine del Brenta tra Curtarolo, Limena e Vigodarzere.
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Ciclovia Valsugana-Brenta
Ciclovia Valsugana-Brenta, collegamento tra Trento-Bassano-Padova-Venezia
Anello fluviale ciclabile attorno a Padova
Anello fluviale ciclabile attorno a Padova
Medio Brenta Alta Padovana
rete di percorsi ciclabili lungo il Medio-Brenta e lungo il Muson dei Sassi e la Tergola, trasversale l'Ostiglia
Medio Brenta Alta Padovana
giro cicloturistico tra il Muson dei Sassi e il Medio-Brenta
Medio Brenta Alta Padovana
anello cicloturistico Pontevigodarzere, Camposampiero, Piazzola, Pontevigodarzere
Medio Brenta Alta Padovana
dettaglio tra Campo San Martino, Piazzola sul Brenta, Vaccarino, (in verde Ostiglia Ciclabile)
cicloturismo Alta Padovana e ciclovia del Medio Brenta - Carmignano di Brenta, Piazzola sul Brenta, Padova-Pontevigodarzere
dovealta Padovana tra il Muson dei Sassi, l'ex ferrovia Treviso-Ostiglia, l'area naturalistica Piazzola-Carmignano-Camazzole, il percorso ciclabile lungo il Brenta da Piazzola a Padova
logisticatreno+bici a Padova e Camposampiero
parkzona Pontevigodarzere, Camposampiero, Piazzola sul Brenta, parcheggi vari, il giro può comunque partire da qualsiasi paese lungo il percorso
luoghiPadova, Pontevigodarzere, Campodarsego, Torre de Burri (San Giorgio delle Pertiche), Camposampiero, Arsego, Pieve di Curtarolo, Campo San Martino, Piazzola sul Brenta, Grantorto, Camazzole Carmignano di Brenta, Vaccarino, Limena, Padova
motivipaesaggistici, ricreativi, sportivi
quandotutto l'anno escludendo i giorni estivi più caldi e le giornate invernali più fredde e i giorni di pioggia
lunghezzacirca 50 km l'anello Pontevigodarzere, Camposampiero, Piazzola, Pontevigodarzere - circa 15+15 km a+r Piazzola-Camazzole-Piazzola, complessivamente circa 80 km per il percorso principale
dislivellopianeggiante
tempi3 ore per l'anello Pontevigodarzere, Camposampiero, Piazzola, Pontevigodarzere - 1+1 ore a+r Piazzola-Camazzole-Piazzola, prevedere almeno 6 ore complessivamente, soste escluse
orientamentocomplesso, ma non difficile, il giro principale ha una sua logica molto ben definita - raccomandabile, se possibile, avvalersi delle tracce Gps scaricabili qui sotto, comunque studiare il percorso con Google Earth
segnaleticasolo segnaletica locale, a tratti segnaletica "Cammino di Sant'Antonio", segnaletica dell'"Ostiglia Ciclabile", segnaletica ciclovia "Carmignano-Padova"
quotapianura (15/30 m. slm)
tipologiapiste ciclabili sia asfaltate che sterrate, tratti di sentierone lungo il fiume Brenta a Piazzola sul Brenta, buona parte del percorso è su "ghiaino stabilizzato" con fondo molto buono e compatto, molto piacevole da pedalare
difficoltàpedalata facile che diviene via via più impegnativa a seconda di quanti chilometri si percorrono, l'intero giro è abbastanza lungo e per buona parte su strada sterrata, il percorso completo è adatto a cicloturisti allenati
esposizionenessuna
pericolinessuno
ricoverinumerosi bar e agriturismo diffusi capillarmente nel territorio e in particolare nei paesi
nordic walkingadatto ovunque, in particolare l'area naturalistica lungo il Brenta a Piazzola sul Brenta
joggingadatto ovunque, in particolare l'area naturalistica lungo il Brenta a Piazzola sul Brenta
carrozzinemolti tratti del percorso sono adatti a brevi passeggiate anche ai disabili in carrozzina o mamme con bambino
carrettino portabimbiadatto quasi ovunque, qualche difficoltà nel tratto naturalistico del Brenta dietro Piazzola sul Brenta
mtbadatto, la bicicletta più consigliabile è tuttavia la city bike, anche elettrica
bdcsì in parte con qualche tratto di sterrato non frequentabile
cartografiaVeneto - Tci 1:200.000
ricezionesegnale Gsm (telefono) sempre buono o ottimo / segnale Gps buono
downloadtraccie Gps dell'escursione e itinerario interattivo con Google/Earth
gps walk nw jog bdc mtb carrozzina passeggino
ricognizionevarie, ultima ricognizione luglio 2021
notel'ultima domenica del mese a Piazzola sul Brenta si svolge un grande Mercatino antiquariato e robevecchie con gran affollamento, impossibile parcheggiare, può invece essere interessante arrivarci in bicicletta