Pieve di Curtarolo (Padova)
E' l'antica parrocchiale cui facevano capo varie chiesette sparse nel territorio: Campo San Martino, Sant'Andrea, Curtarolo.
L'attuale edificio, di linee neoclassiche, è il risultato di rifacimenti sette-ottocenteschi.
La chiesa è dedicata a Santa Giuliana, di nobile famiglia romana ('Gens Jiulia'), protettrice delle partorienti, martire cristiana di Nicomedia (Izmit, Turchia) decapitata nel 305 all'età di vent'anni.
Santa Giuliana viene rappresentata con una palma e si festeggia il 16 febbraio.
La chiesa di Pieve di Curtarolo è un edificio di stile neo-classico a navata unica con altari laterali.
Dopo varie vicissitudini medioevali, tra le pieghe delle quali divenne la Pieve parrocchiale (toponimo acquisito proprio per questo) con annesso monastero di Santa Giuliana sostituendo la fatiscente chiesa di Santa Maria a Curtarolo (non più esistente ma attestata fino al 1077, probabilente nell'area della 'Mota de Pain' dove esisteva un castello romano), si affermò quale sede del Pievano, documentato dal 1333.
Attorno al 1500 venne edificata una nuova chiesa con l'investitura di Parrocchiale e con giurisdizione sulle chiese e cappelle di Campo San Martino, Marsango, Sant'Andrea, Tessara, Santa Maria di Non e Tavo.
Nella seconda metà del 1600 l'edificio venne ingrandito allungando l'aula, sopraelevando il tetto e rifacendo la facciata, probabilmente anche aggiungendo (o ingrandendo) l'abside.
Ulteriori rimaneggiamenti e restauri sono stati operati a fine ottocento, conclusi nel 1902, portando il complesso alle forme attuali.
Un restauro generale è stato operato a partire dal 2001, concluso nel 2011 con il restauro del campanile e il riordino della piazza.
Pieve di Curtarolo si raggiunge percorrendo la Statale della Valsugana e si trova a circa metà strada tra Padova e Cittadella.
Il paese è facilmente riconoscibile per il caratteristico (e un tempo famigerato) cavalcavia sull'ex ferrovia militare Treviso-Ostiglia.
L'area ricreativa 'Palazzina' si trova dietro la chiesa parrocchiale, si svolta per la strada che sottoapassa il ponte ciclopedonale Ostilia e si svolta subito dopo a destra.
Dopo qualche centinaio di metri si trova un bivio con capitello dove si svolta a sinistra.
Ancora qualche centinaio di metri e si giunge all'area attrezzata, con una baracca di legno, giostrine e tavoli.
Pieve di Curtarolo è un importante snodo di tutta l'area naturalistica del Medio Brenta e di vari collegamenti ciclabili che attraversano l'Alta Padovana.
Situazione da curare e valorizzare
con maggior interesse e considerazione...
Pieve di Curtarolo e la ex ferrovia Treviso-Ostiglia
E' realtà la pista ciclabile in questa tratta di Ostiglia tra Camposampiero e Piazzola sul Brenta.
Attualmente è in costruzione un grande ponte ciclopedonale sulla Brenta che riunirà le tratte di pista ciclabile sulle due sponde.
Ponte ferroviario bombardato e distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale.
vedi schede
L'Ostilia piccolo polmone verde nella pianura
ricordi di fanciullezza ormai trascorsa
così trascurata e così amata
così intatta e così fragile
tramonti sconfinati
tramonti incantati
viole e more
corse fra i prati
prime scoperte
nidi e gridi
risa di bimbi
freschezza di primavera
lontana...
Nelle foto l'ex ferrovia militare Treviso-Ostiglia, chiamata localmente 'Ostilia', nei pressi di Pieve prima della trasformazione a pista ciclabile.
area naturalistica e ricreativa lungo il fiume Brenta a Pieve di Curtarolo loc. Palazzina
Drio a Brenta, verso a Pa
lasina de Pieve de Curtaro
lo, ghe xe na interessante zona natura
listica co tanti albari e un bel arzere indoe se poe caminare o 'ndare in bicicleta.
Xe stà parecià n'area con panchete, giostrine e xughi pai putei e, dee volte, xe verta na baraca de legno che vende robe de ristoro.
Va
le a pena de farghe na capatina, specie de matina presto, e se te si fortunà te poi vardare i ose
li che vive sora o torno el nostro fiume.
In località 'Palazzina' a Pieve di Curtarolo, lungo il fiume Brenta, vi è la possibilità di fare qualche breve passeggiata naturalistica a piedi o in bicicletta.
Si tratta di un'ansa golenale con vegetazione d'alto fusto e di argini colonizzati dalla robinia.
Con un minimo di fortuna, specie al mattino presto, è possibile l'avvistamento di numerose specie di uccelli che vivono sul fiume o ai suoi margini.
E' stata attrezzata un'area adatta ai pic-nic, con panchine e giostrine per ragazzi.
Saltuariamente è aperto un piccolo ristoro.
L'area è collegata a Curtarolo con una carrareccia sterrata che corre lungo l'argine e offre interessanti visioni sul fiume.
La stradina potrebbe essere maggiormente sfruttata come collegamento ciclabile tra Pieve e Curtarolo.
Da notare che tutto il tratto di argini in Comune di Curtarolo è interessato dal passaggio dell'"Ippovia Vigonza-Carmignano di Brenta", itinerario equestre ideato e tabellato dalla Provincia di Padova.
Mentre la
Ciclovia del Medio Brenta passa sul versante opposto, in comune di Piazzola sul Brenta.
Pieve di Curtarolo è interessata anche dall'attraversamento dell'
Ostiglia Ciclabile, la Treviso-Grisignano di Zocco che prosegue poi verso Ostiglia, la grande ciclovia che attraversa obliquamente tutta la pianura centrale del Veneto.
E' in costruzione, poco lontano da qui, il ponte ciclopedonale che attraversa la Brenta congiungendo i due versanti della pista ciclabile Ostiglia.
Anche tra Tessara e Curtarolo è stata realizzata un'ottima pista ciclabile.
Da Curtarolo, attraversata la piazza, tramite il sottopasso sulla statale Valsugana è possibile collegarsi al tratto di argine (in queste fotografie) che conduce alla località Palazzina di Pieve e da qui proseguire per strade asfaltate interpoderali fino al ponte di Campo San Martino. Con qualche difficoltà nell'attraversamento del delicato e trafficato incrocio e dell'adiacente ponte sul Brenta (ora il ponte è anche ciclabile) ci si immette nella pista ciclabile per Piazzola sul Brenta. In alternativa si può proseguire per la strada asfaltata comunale che da Campo San Martino percorre il lungobrenta per Persegara e Giarabassa di Lobia (Comune di San Giorgio in Bosco).
Nel tratto di fiume a valle di Curtarolo invece, si possono praticare gli argini di Limena o di Vigodarzere, in gran parte sterrati ma facilmente percorribili.
Si tratterebbe di un tassello importantissimo sulla progettata
Ciclopista della Valsugana, tra Trento e Venezia, già realizzata in alcuni tratti.
Tra Curtarolo, Campo San Martino e Piazzola sul Brenta il problema principale è una adeguata segnalazione (attualmente insufficente) necessaria per non perdersi nelle diverse divagazioni di stradine comunali ed interpoderali e nella soluzione di alcuni, brevi, tratti di collegamento attualmente mancanti che costringono a delle deviazioni illogiche e ad allungare il percorso verso tratti meno godibili e meno significativi.
Tutta l'area golenale di questi comuni si trova nel pensato ma mai realizzato, ora nuovamente in ebollizione, Parco Naturalistco Fluviale della Brenta.
A Piazzola sul Brenta sono stati realizzati alcuni percorsi ciclo-pedonali molto interessanti sulle aree rinaturalizzate di ex cave ai margini del fiume.
Pieve di Curtarolo è quindi un
importante snodo di tutta l'area naturalistica del Medio Brenta e di vari collegamenti ciclabili che attraversano l'Alta Padovana.
Situazione da curare e valorizzare con maggior interesse e considerazione...