anello cicloturistico nella campagna vicentina: Camisano, Poiana di Granfion, Sarmego, Torri di Quartesolo, Quinto, Valproto, Grantortino, Rampazzo, Camisano
Un giro in bicicletta nel cuore più profondo della campagna veneta che diviene una scoperta sfolgorante su di un territorio che credavamo orribilmente compromesso da strade, autostrade, traffico, capannoni, centri commerciali, periferia e degrado, e tante altre brutture
e che invece uscendo tra i campi, grazie a questa meraviglia di itinerario ciclabile, scopriamo ancora relativamente integro, stupendo, affascinante.
E' uno spaccato del tempo che fu, una immersione nell'ottocento e perfino nel settecento, quando la campagna vicentina era uno dei territori più belli 'costruiti' dall'uomo, funzionale al lavoro e alla vita agricola.
Estremo esempio di equilibrio 'ecologico' diremmo ora, risultato di intelligenza ed esperienza contadina millenaria, di lavoro intelligente e degno dell'artigiano, di furbi mugnai, e di tutti quei personaggi che popolavano questa campagna tra Vicenza e Padova.
E a questo disegno ha contribuito, in maniera non indifferente, la genialità del Palladio che su questa terra ha le sue radici.
Un territorio che, nonostante le predazioni ottocentesche e novecentesche, da Napoleone agli Austriaci ai Savoia, nonostante gli scempi di deficenti ignorantissimi geometri e architetti novecenteschi, è ancora uno scrigno di opere d'arte e di architettura.
Anche il più apparentemente insignificante oratorio di campagna ha una lunga storia da raccontare, spesso risalente al medioevo.
Ne è simbolo la chiesa di Rampazzo, sconosciuto paesino di pochi abitanti, che si ritrova un bellissimo quadro di Giambattista Tiepolo.
Il paese infatti era una grande tenuta agricola dei conti Thiene che commissionarono al grande Maestro, che in quel periodo lavorava per loro agli
affreschi di villa Valmarana 'ai Nani' a Vicenza, la tela dell'oratorio dedicato a San Gaetano, loro parente.
Ne sono esempio le numerose ville, in molte si nota la mano palladiana, che donano un'incredibile eleganza alle tenute agricole.
E poco lontano la maestosa
villa Contarini a Piazzola sul Brenta, la
villa Almerico Capra 'la Rotonda' a Vicenza.
Quello che stupisce ancora di più in questo itinerario è l'incredibile groviglio di canalette, rogge e fiumi, sempre copiosi di acqua di risorgiva, un vero labirinto inestricabile e indecifrabile.
E questo spiega il divagare zizagante della ciclabile, costretta dai sinuosi percorsi dei corsi d'acqua e il percorso possibile grazie ai numerosi ponticelli appositamente costruiti.
Capiamo il motivo delle risaie e dei prati stabili, dei mulini ad acqua, degli allevamenti bovini e delle 'famose' proteste degli allevatori a Vancimuglio.
il percorso in dettagio - anello in senso orario
Per la descrizione di questo giro partiamo, e teniamo come luogo di riferimento,
Camisano Vicentino.
E' evidente che l'anello si può effettuare partendo da qualsiasi paese attraversato, ed anche partendo da Vicenza città, Torri di Quartesolo è oramai periferia della città del Palladio.
Molto consigliabile, anche, partire da
Piazzola sul Brenta, cittadina famosissima per l'imponente Villa Contarini, e raggiungere Poiana di Granfion percorrendo un interessante tratto dell'Ostiglia.
L'anello, infatti, si aggancia alla
pista ciclabile 'Ostiglia', la Treviso-Ostiglia, e quindi al trevigiano e all'alto padovano, con la quale costituisce di fatto un interessantissimo reticolo di vie ciclabili.
Essendo un anello è chiaro che l'itinerario può essere percorso anche in senso antiorario, anzi vale la pena percorrere l'escursione in entrambi i sensi.
Tranne per qualche piccola e veniale ingenuità la segnaletica è sempre chiara e precisa, risolvendo efficacemente l'orientamento di un percorso molto complesso e vario.
Partiamo dal centro di
Camisano (mercato di domenica...) e raggiungiamo la rotonda sulla strada Camisana (sud), la prima dopo il semaforo, vicina al grande serbatoio dell'acquedotto, dove troviamo la prima tabella del percorso.
Usciti dal quartiere ci inoltriamo subito nella campagna, la stradina sterrata raggiunge l'argine della roggia Poina (quella che passa in centro a Camisano) che subito dopo s'innesta sul fiume Ceresone.
Il tratto, nella campagna con sullo sfondo i colli Euganei, è bellissimo e arriviamo al ponte dell'Ostiglia sul Ceresone (collegamento con la pista ciclabile 'Ostiglia'), in breve siamo dietro la chiesa di
Poiana di Granfion.
Un tratto lungo la provinciale fino al Cimitero dove svoltiamo a destra (tabelle), raggiungiamo la strada da Camisano e saliamo sul grande cavalcavia ferroviario, sul colmo del quale prendiamo la strada
'Ferramosca' (Barbano) che si dirama a destra.
Lasciamo strade asfaltate e trafficate e percorriamo un lungo tratto sterrato ai piedi dell'autostrada A4.
Nonostante l'autostrada (qui sopraelevata) a pochi metri di distanza la tratta è tranquilla, anzi offre alcuni scorci di campagna molto belli e con molti canali d'acqua.
Sbuchiamo a
Sarmego (simpatico bar all'incrocio)(eventuale digressione sulla destra per la chiesa) e svoltiamo a sinistra contornando il recinto della villa e poi a destra lungo la canaletta a fianco dell'Oratorio e della villa Godi Piovene.
Il luogo è affascinante e paesaggisticamente pregevolissimo.
Prendiamo il vialone alberato e poi per una stradina a destra per la Risarona.
Segue una serie indecifrabile di passaggi tra le varie canalette d'acqua, si capisce ora il motivo delle risaie, attraversiamo la strada di Grumolo delle Abbadesse e proseguiamo fino ad arrivare a pochi metri dalla statale Padova-Vicenza,
con sul lato opposto il grande centro commerciale Le Piramidi.
A fianco dell'ultima casa, quasi a ridosso della statale, un sentierino permette di raggiungere il sottopasso della rotonda stradale e di sbucare tra le case di
Torri di Quartesolo.
Percorriamo tutta la pista-marciapiede fino al centro del paese, interessante la villa e la chiesa parrocchiale, e subito dopo al grande ponte sul fiume Tesina.
Saliamo sull'argine, da dove possiamo ammirare un'altra villa e le arcate palladiane del ponte, e percorriamo un lunghissimo tratto sterrato dell'argine (destra orografica),
sottopassando ferrovia e autostrada Valdastico, con splendide vedute sulla campagna con sullo sfondo il Pasubio e l'Altopiano di Asiago.
Dopo il lungo tratto solitario nella campagna giungiamo al vivace borgo di
Quinto Vicentino, noto per villa Thiene, sede comunale, dall'impronta palladiana.
Percorriamo un lungo tratto di pista ciclabile a fianco della strada per Gazzo Padovano, alla rotonda di via Pontinovi svoltiamo verso
Valproto.
Senza raggiungere il centro del piccolo paese, prendiamo una strada che con lunghe tratte nell'aperta campagna, intervallate da inevitabili canalette d'acqua e ponticelli, conduce a
Grantortino di Gazzo.
Lasciato il paese, verso est per un tratto di strada per poi prendere (diritto) la stradina Capilane, raggiungiamo
Rampazzo di Camisano.
Verso destra la chiesa parrocchiale che nel suo piccolo, giusto per non farsi mancar niente..., custodisce una delle più belle tele d'altare di Giambattista Tiepolo.
Lasciato Rampazzo per dirigere verso Camisano ci aspetta un tratto entusiasmante di passaggi tra un inestricabile labirinto di rogge d'acqua per guadagnare l'argine della Poina.
Ed eccoci al quartiere e agli impianti sportivi e di nuovo in centro a
Camisano Vicentino.
digressioni e luoghi d'interesse nei dintorni
- Camisano Vicentino: torre medioevale
- Camisano Vicentino: Oratorio di Sant'Andrea
- Bevadoro: Torre Rossa e ruderi del mulino sul fiume Ceresone
- Piazzola sul Brenta: villa Contarini
- Poiana di Granfion: mulino sul fiume Ceresone
- Grisignano di Zocco: villa Magrin
- Barbano: villa Ferramosca
- Sarmego: villa Godi Piovene
- Vancimuglio: villa Chiericati Porto Rigo
- Grumolo delle Abbadesse: villa Lioy
- Torri di Quartesolo: villa Da Porto Slaviero
- Torri di Quartesolo: villa Da Porto Rigon
- Torri di Quartesolo: ponte Palladiano sul fiume Tesina
- Vicenza: Villa Almerico Capra 'La Rotonda'
- Quinto Vicentino: villa Thiene
- Quinto Vicentino: villa Tacchi
- Villalta: villa De Tacchi
- Isola Mantegna: villa La Colombina
- Presina: villa Paccagnella
- Grantortino: villa Tacchi
- Rampazzo: chiesa parrocchiale con tela di San Gaetano Thiene opera di Giambattista Tiepolo