città di Verona

Verona: Castelvecchio

Voluto da Cangrande II della Scala, detto malignamente Can Rabbioso, quale dimora-fortezza personale ai margini della cinta muraria comunale, fuori dal centro cittadino ritenuto insicuro visto l'odio nei suoi confronti. E' un tutt'uno con il ponte di Castelvecchio ritenuto indispensabile per una rapida fuga dalla città in direzione del Tirolo dove aveva per alleato il genero Ludovico il Bavaro.
Cangrande vi abitò per breve tempo, assassinato nel 1359 dai sicari del fratello Cansignorio che così subentrò nel dominio di Verona e della Signoria.

Caduti gli Scaligeri arrivarono i milanesi Visconti e la struttura venne trasformata in vera e propria fortezza militare.
Venne denominato 'Castelvecchio' dopo la costruzione dei castelli di San Pietro e San Felice.
Scacciati i Visconti, con la donazione alla Repubblica Veneta (1405) il castello continuò ad essere presidio militare fino alla caduta della Serenissima.
Con l'arrivo dei francesi e successivamente con il regno asburgico del Lombardo-Veneto, venne dismesso dai ruoli militari assegnati alle ben più possenti mura della piazzaforte di Verona.
Fin dal 1920 venne trasformato in sede museale.