Chiampo - Alto Vicentino valle Agno-Chiampo
Sentiero delle Marogne a Chiampo
Interessante escursione sul versante occidentale della fascia collinare della valle del Chiampo, spartiacque con la valle dell'Alpone.
Dislivello circa 400 metri, servono 3/4 ore per compiere con calma l'intero anello. Consigliabile in primavera.
Parcheggio al grande Santuario della Pieve (ampia segnaletica) proprio all'inizio della cittadina di Chiampo.
Si aggira il Santuario dove, accanto alla Grotta di Lourdes al termine della Via Crucis, si trova il pannello di legno che illustra sommariamente l'itinerario.
Partenza per il sentiero di sinistra.
L'itinerario è discretamente segnalato con freccie di legno e segnavia e si svolge prevalentemente su stradine sterrate interpoderali senza alcuna difficoltà.
Inizialmente si passa per le contrade di Menin e Gerola, la strada è in parte cementata e ripida.
A Gerola si sbuca sulla strada asfaltata, andare verso sinistra e dopo qualche centinaio di metri a destra.
Dopo questo primo tratto che attraversa gruppi di case e diverse nuove lottizzazioni edilizie, la visuale si fa via via panoramica. Si assopiscono i rumori di valle e lo spettacolo dei numerosi capannoni industriali nel fondovalle, le case sono più rade e prendono spazio coltivazioni e frutteti dapprima e bosco o boscaglia poi.
Si arriva ad una piccola contrada dove si sbuca sulla strada asfaltata del Passo del Roccolo, che si raggiunge dopo qualche centinaio di metri (m.495)(pizzeria bar).
Dal passo si sale (verso nord) direttamente alla cuspide del monte Madarosa (m. 559, punto più elevato del percorso), croce di vetta, cima di basalto colonnare come si può osservare sulla ferita della cava, e dove sono state rinvenute tracce preistoriche.
Siamo sul confine con la provincia di Verona e si può dare un ampio sguardo alla valle dell'Alpone.
Si scende sul versante opposto di cresta, quindi si piega a destra in un bellissimo slargo con uno splendido frutteto ed una casa diroccata (loc. Marogne).
Si continua a scendere, a tratti in modo più ripido, verso sinistra tenendo come riferimento la chiesetta di San Biagio, che non si raggiungerà.
Dopo aver incrociato alcune stradine che conducono alle Marogne (terrazzamenti) che danno il nome all'itinerario, si perviene ad un vasto pianoro completamente votato a vigneto.
Si prende la stradina verso destra (indicazioni) che, con qualche contropendenza, riporta alla strada del Roccolo ormai in prossimità del paese.
Dalla bizzarra fontana-lavatoio di contrà Busetta un ripido sentierone conduce all'ormai evidente complesso monumentale del Santuario.