giro cicloturistico nella campagna di Lonigo, Sarego, Monticello di Fara, Meledo
Una pedalata che possiamo inquadrare in tre parti:
- La pista ciclabile tra Lonigo, Sarego e Meledo, con la deviazione all'andata per raggiungere l'interessante scenario di villa La Favorita, a Monticello di Fara.
- L'anello di via della Agricoltura, a Meledo, facile e tranquillo divagare tra la campagna, che tuttavia costringe a percorrere un tratto della trafficata provinciale tra grandi capannoni industriali.
- L'anello della valle Massina, la parte paesaggisticamente più interessante del percorso, che tuttavia ha qualche problema di percorrenza.
In quest'ultimo si attraversano, non sono evitabili, alcuni tratti paludosi su tratturi sterrati in mezzo a vigneti e la cosa può essere molto difficoltosa, se non addirittura impossibile, a causa del fango.
Per forza si deve evitare questo tratto nei periodi umidi e piovosi, ma pure in periodi più asciutti si deve mettere in conto una bella 'sporcata' alla bicicletta. Rari i periodi con il terreno secco e polveroso.
L'anello della valle Massina è per i ciclisti, obbligatoriamente in mountain bike, (relativamente) più temerari.
Il resto è facile e per tutti, ma da sconsigliare con i bambini l'anello di via Agricoltura.
Si può tranquillamente compiere anche con la city bike.
La salita del viale di cipressi della villa La Favorita è (relativamente) ripida solo nell'ultimo centinaio di metri.
I meno preparati possono tranquillamente farlo a piedi.
Un breve tratto ripido, su sterrato un po' sconnesso, è nella discesa dietro la villa.
Anche questo i meno preparati possono farlo a piedi, si tratta di un centinaio di metri.
Con i bambini, al limite, si può fare l'andata/ritorno Lonigo/Sarego/Meledo percorrendo la tranquilla pista ciclabile.
Il giro è interessante, si corre ai piedi della lunga fascia collinare ovest dei Berici, verso i quali offre ampie visioni e la pianura ben coltivata, con tante aree a vigneto.
E' uno spaccato abbastanza corretto, non comprensibile ora bene percorrendo la trafficata storica provinciale della riviera ovest piena anche di capannoni, della campagna Berica tra Vicenza e Verona.
Non offre gli sfarzi storici della Riviera Berica Orientale, tuttavia vi sono pregevolissime valenze artistiche e oltre alla città di Lonigo, spiccano vecchie chiese parrocchiali e importanti ville tra le quali la citata La Favorita, l'incompiuta Palladiana villa Trissino e il castello Boroni.
Molto consigliabile la visita alla cittadina di Lonigo, in particolare vale la pena salire sul colle della Rocca Pisana.
il giro in dettaglio
Partiamo dal centro di Lonigo, raggiunto il ponte sul fiume Agno-Guà troviamo la pista ciclopedonale e dirigiamo alla volta di Sarego.
Percorriamo il bel rettilineo, piacevole, con la compatta struttura dei Berici da una parte e la vasta campagna dall'altra.
Senza nemmeno accorgercene arriviamo il ponte di Sarego.
Qui ci raccordiamo anche nel caso decidessimo di partire da Sarego, parcheggi poco a nord (verso Vicenza) dell'incrocio principale.
Restiamo sul versante verso la campagna e prendiamo la strada "La Favorita" che da Sarego conduce a Monticello di Fara.
Prendiamo poco dopo una strada verso destra, una scorciatoia, ci ritroviamo a Sant'Antonio sulla strada principale.
Dopo poche centinaia di metri, ad una semicurva con bivio e aiuole spartitraffico, anziché proseguire per la strada principale svoltiamo a destra e seguiamo la strada che ci conduce nei pressi del ponte sul Agno-Guà tra Meledo e Monticello.
In lontananza fa capolino tra i vigneti la bella villa La Favorita.
Svoltiamo a sinistra e raggiungiamo il centro di Monticello di Fara.
Passiamo il paese procedendo per la strada principale verso Montebello Vicentino (nord), dopo poche centinaia di metri troviamo via La Favorita sulla destra e il suggestivo viale che conduce alla villa.
Lo stretto e lungo viale di cipressi all'inizio è pianeggiante, ma la salita si fa via via più ripida.
Con un po' di fiatone giungiamo al cancello della villa Da Porto detta "La Favorita", sulla sinistra un bellissimo oratorio barocco, il panorama dal basso colle è notevole sulla pianura verso Verona.
Tutt'attorno filari di vigneti molto ben tenuti.
La villa, dimora privata, non è attualmente visitabile.
Per un tratturo aggiriamo a nord tutta la mura della villa e sul versante est scendiamo per un tratturo abbastanza sconnesso.
I principianti possono fare qualche decina di metri a piedi.
Raggiungiamo una stradina interpoderale dove procediamo verso destra fino a giungere alla strada nei pressi del ponte, dove eravamo prima.
Attraversiamo il ponte sul fiume Agno-Guà e prendiamo, verso nord, l'argine sul versante di Meledo (sinistra idrografica).
Percorsa la stradina sterrata sotto l'argine giungiamo alla contrà Velo.
Anziché svoltare a destra e raggiungere Meledo, prediamo la stradina sterrata sulla sinistra, sotto l'argine.
Proseguiamo nella campagna, la stradina con una ripida rampa sale sul colmo dell'argine.
Il paesaggio è molto bello sulla vasta "Campagna di Chiarello" e sulla lunga teoria di compatte e basse colline beriche occidentali.
Giungiamo nei pressi del ponte sul Agno-Guà di Frigon.
Svoltiamo a destra e seguiamo l'asfalto fino al compatto gruppo di casse di Contrà Paradiso.
Se decidiamo di evitare l'anello di via Agricoltura, possiamo raggiungere direttamente il centro di Meledo da qui, evitando la strada provinciale.
Proseguiamo diritti e giungiamo in breve alla provinciale Vicenza-Lonigo, proprio di fronte ad un lungo capannone.
Svoltiamo a sinistra e percorriamo circa 500 metri lungo la provinciale (prestare attenzione) in direzione Vicenza.
Sulla destra troviamo lo svincolo, tra i capannoni, di via Agricoltura.
Seguendo la strada principale percorriamo tutto l'anello nella campagna fino a ritrovarci nuovamente alla provinciale.
Svoltiamo a sinistra e raggiungiamo il centro di Meledo.
Il centro è caratteristico per la vecchia chiesa e l'alto campanile, mentre sulla destra, lungo la strada, possiamo vedere l'incompiuta villa Trissino, di disegno palladiano.
Proseguiamo per la provinciale per 800 metri e troviamo (dopo la strada per Meledo Alto e Grancona) sulla sinistra via Masetto dietro una casa.
La strada si addentra per la vasta Valle Massina, chiusa dalla Costa Benedetta e Veneziana, tutti colli completamente riempiti di vigneti.
Dove la strada sale alla casa Masetto, proseguiamo in piano per un tratturo intepoderale tra i vigneti.
E' il tratto più difficile del percorso, non lungo e pianeggiante, ma attraversa un vasto tratto paludoso.
Molto spesso il paltano la fa da padrone ed è difficile procedere anche a piedi.
Naturalmente il tratto è impraticabile nei periodi piovosi.
In alternativa si può non fare il bell'anello della valle Massina e dal centro di Meledo raggiungere la pista ciclabile per Sarego-Lonigo.
Sbuchiamo ad una strada asfaltata e svoltiamo a sinistra (verso il monte), poco dopo ad una semicurva sulla destra si dirama una stradina sterrata che attraversa i vigneti di Costa Veneziana e raggiunge Ca'Cantona.
Proseguiamo ai piedi del colle, sotto la casa, ora la stradina diventa un tratturo, anche questo abbastanza paltanoso e non sempre facile.
Percorriamo tutto il piede del colle di Sant'Eusebio, sperando di non impantanarci per bene, in un tripudio di vigneti fino a giungere ad una stradella sterrata.
Le difficoltà sono finite e, passando all'ingresso del Castello Boroni, alto sul colle, sbuchiamo nuovamente sulla provinciale.
Svoltiamo a destra, verso Meledo, e dopo un centinaio di metri troviamo sulla sinistra un ponte sul torrente Brendola.
Per stradina sterrata oltrepassiamo una casa e attraversiamo la "Campagnola" per raggiungere l'argine del Agno-Guà.
Qui troviamo la pista ciclabile, svoltiamo a sinistra e con tranquillità, ammirando l'imponente scuro castello sul colle, giungiamo al ponte di Sarego.
Se ci fermiamo a Sarego scendiamo verso sinistra, se proseguiamo per Lonigo attraversiamo il ponte e ritroviamo la pista ciclabile per Lonigo.
Anche nel caso fossimo partiti da Sarego è consigliabile raggiungere Lonigo per una rapida visita al bel centro storico.