Lamon, Feltrino
San Donato di Lamon (m. 900)
Una storia che si perde nella notte dei tempi
Grotte, orsi delle caverne, cacciatori
E poi soldati romani in marcia lungo la strada militare Claudia Augusta Altinate diretti nel tesino e verso la Rezia.
Una torre di vedetta sul difficile transito della valle di Senaiga, poi castello a difesa dei confini del territorio feltrino.
Dispute medioevali, assalto e distruzione del castello da parte dei tesini e una piccola comunità che rimane isolata per secoli, che si da delle 'Regole' per la gestione comune del territorio, dei boschi, dei pascoli.
Negli ultimi secoli la corsa all'emigrazione nel tentativo di sfuggire dalla durezza di una vita grama e difficile.
Ancor oggi raggiungere San Donato è problematico. Lamon, capoluogo comunale, è l'abitato più vicino.
Otto chilometri di stretta stradina continuamente bombardata dalla caduta sassi, scavata tra le rocce sopra burroni impressionanti.
L'unica alternativa è per Le Ej, ma d'inverno la stradina è chiusa per neve e vi è un tratto sterrato.
San Donato è veramente un luogo isolato e lontano da tutto, uno dei pochi per i quali si può parlare di disagio di vivere nella montagna veneta.
Pochissimi gli abitanti stabili e molte le case in rovina.
Ancor più estrema la borgata di Valnuvola.
La raggiunge una stradina da San Donato che poi diventa poco più di una mulattiera che raggiunge il passo Brocon.