grande giro cicloturistico degli altipiani di Tonezza, Fiorentini, Folgaria, Lavarone e Asiago
Itinerario: Bassano del Grappa, Marostica, Caltrano, Arsiero, Tonezza del Cimone, Alpe Fiorentini, Passo Sommo, Carbonare, Lavarone, Monte Rovere, passo Vezzena, Camporovere, Asiago, Gallio, Foza, Valstagna, Campolongo, Bassano del Grappa
Si parte da Bassano in direzione Marostica, dove si aggirano le mura ed il castello (sede Comunale) per proseguire alla volta di Breganze.
Poco oltre, al ponte sul fiume Astico, si lascia la statale per svoltare a destra e seguire la valle dell'Astico per Lugo e Calvene e sbucare, percorrendo la bella valletta e il borgo di Camisino, a Caltrano.
Questo primo tratto, pur su strade abbastanza trafficate, è bello, con continui saliscendi e, di domenica, trafficatissimo di ciclisti.
Seguire le indicazioni verso Piovene Rocchette, percorrendo il ponte e un tratto di strada statale molto trafficata (uscita dell'autostrada Valdastico, si potrebbe fare base di partenza/arrivo da qui).
Da Piovene proseguire verso nord e, all'evidente incrocio, svoltare in direzione di Velo d'Astico e Arsiero.
Il tratto, dopo la brevissima galleria di Piovene, è molto bello, a leggeri saliscendi, la strada poco trafficata, spettacolare il pinnacolo roccioso di Velo.
In alternativa è percorribile la parallela pista ciclabile, completamente asfaltata.
Tirato il fiato, si affronta la lunga e abbastanza impegnativa salita per Tonezza del Cimone (m.1.000).
Ci sono numerose gallerie, ma non creano problemi ciclistici.
Proseguire per la strada principale per affrontare il versante nord dello Spitz di Tonezza, con profonde vedute sulla Valdastico e l'ambiente molto austero segnato da numerosi imponenti canaloni.
Anche la salita continua ad essere parecchio impegnativa.
Dopo la lunga fatica la pendenza cede ed il panorama diventa più ridente.
Si giunge al bivio per i Fiorentini o per il passo di Valbona, caratterizzato da un rifugio (rifugio Melignon) e una cappella (Restele) poco lontani (m.1.500).
Il versante (nord) dei Fiorentini è più tranquillo, ancora qualche saliscendi, una sosta al ristorante dei Fiorentini (m.1.460) e si prosegue per passo Sommo tra belle abetaie e radure.
Per Valbona (m.1.780) e passo Coe (m.1.610), invece, si deve salire ancora (abbastanza dura).
La strada in alto e anche dopo il Valbona è molto desolata su praterie aperte e imponenti strutture rocciose,
il panorama sulla piana di Tonezza, lo Spitz, la Valdastico e gli altipiani davvero spettacolare. Unici punti di riferimento, cioè di ristoro..., il rifugio G.Rumor poco prima di Valbona, il rifugio Valbona e al passo Coe.
Superato questo tratto affascinante la parte dura dell'itinerario è alle spalle e si scende verso Folgaria, nella valle di Fondo, tra abetaie e impianti sciistici.
Scollinato il passo Sommo (m.1.340) in breve si scende a San Sebastiano e a Carbonare (m.1.100).
Ora la pedalata è più tranquilla, si continua a salire, ma con qualche tratto di riposo, passando tra le numerose contrade di Lavarone.
Superata contrada Gionghi, passato il Cost (m.1.280), si prosegue tra abetaie all'incrocio di Monte Rovere e poi a quello per Luserna, dove si svolta a sinistra ad affrontare, sempre bellissimo bosco di abeti, il passo Vezzena.
Una buona boccata d'aria, e magari di qualcosa di più sostanzioso..., all'aperto e prativo passo Vezzena (m.1.400) per scendere in tutta tranquillità la fantastica val d'Assa e, dopo una breve contropendenza, raggiungere Camporovere e Asiago (m.1.000).
Per strade cittadine si attraversa a Gallio e si prosegue, diversi saliscendi, per Foza (m.1.080).
La salita è davvero finita, ma conviene un altro leggero rifornimento.
Ora ci aspetta la più spettacolare delle discese, la sagra del tornante, la decina di chilometri per guadagnare la profonda val Frenzela alla volta di Valstagna. Tornanti e controcurve in discesa non troppo ripida per la pura gioia del ciclista.
Ancora la quindicina di chilometri di trasferimento per Bassano lungo la destra Brenta.
Il tratto è comunque interessante e piacevole, tra le contrade, il ponte di Oliero, Campolongo e la Campesana, con l'arrivo in leggera discesa (giusto per incentivare l'eventuale competizione con i compagni...) ai Remondini di Bassano del Grappa.
Classica foto ricordo e brindisi al Ponte Vecchio di Bassano del Grappa.
grande giro cicloturistico degli altipiani |
partenza/arrivo | Bassano del Grappa o, in alternativa meno consigliabile, Piovene Rocchette (autostrada Valdastico) |
posti di appoggio | bar/ristoranti a Tonezza, albergo Fiorentini o rifugio Rumor a Valbona, bar/ristoranti a Lavarone, albergo Passo Vezzena, bar/ristoranti a Asiago e Gallio, ristorante/albergo Hotel Alpi a Foza |
lunghezza | 170 chilometri |
quota massima | m.1.450 Alpe Fiorentini oppure m.1.780 passo di Valbona |
dislivello | 2.200 metri |
salita | 35 chilometri |
pendenza max. | 12% |
quando | da maggio a novembre, evitando i giorni estivi più caldi (soprattutto per il tratto in pianura e per il traffico automobilistico vacanziero), ideale il primo autunno |
difficoltà | giro impegnativo, solo per cicloturisti con bicicletta da corsa, allenati e abituati alle lunghe distanze e alle salite molto impegnative |
cartografia | Veneto 1:200.000 Touring Club Italiano |
download | tracce Gps delle principali salite degli altipiani e itinerario interattivo con Google/Earth |