cicloturismo nel delta del Po - il giro delle Bocche di Po di Goro e del Po di Gnocca
Un anello nella lingua di terra tra i rami del Po di Goro e il Po di Gnocca, fino allo sbocco in Adriatico.
E' la fetta più meridionale del Delta, una lunga protuberanza dell'isola di Ariano Polesine, in comune di Taglio di Po e il Po di Goro segna il confine con l'Emilia Romagna.
L'ultima propaggine verso il faro di Goro è conosciuta come 'Polesine dei Sospiri'.
L'aspetto che colpisce maggiormente sono le distese infinite di campagna coltivata che si estendono nell'apparente infinito nulla.
Il segno caratterizzante è la linea dell'orizzonte completamente piatta e, quasi sempre, senza interruzioni o elementi di disturbo.
Colpiscono anche le tante cascine in abbandono, scheletri e fantasmi di un tempo passato quando il coltivare la terra richiedeva tantissima manodopera.
La campagna è sotto il livello del mare ed è intervallata da canali di bonifica e impianti idrovori.
Ca'Vendramin, museo del Delta e della bonifica, era l'idrovora principale del vasto sistema di bonifiche e idrovore del Delta,
caratteristica per l'alta ciminiera e gli edifici di 'archeologia industriale'.
Per qesto bell'anello in bicicletta conviene partire da Ca'Tiepolo (capoluogo di Porto Tolle), oppure da
Ca'Vendramin, sede del Museo della Bonifica e del Delta.
A meno che non si faccia in un sol fiato il concatenamento con
il giro dell'isola di Ariano nel Polesine.
In questo caso si affronta una pedalata di oltre 100 kn., pianeggiante e facile tuttavia non uno scherzo per il cicloturista non corsaiolo.
Partendo da Ca'Tiepolo si 'scala' il grande ponte sul Po di Gnocca, dopo la discesa verso destra si recupera l'argine destro del Po di Gnocca.
Procedendo verso sud dopo un chilometro si giunge al bivio di Ca' Vendramin, dove si svolta a destra e si attraversa il breve colletto verso il Po di Goro.
Saliti sull'argine sinistro, direzione sud, si tratta di percorrere in senso antiorario tutta la lunga isola, procedendo esclusivamente sull'argine dei due rami del Po.
Si raggiungono le poche case di Goro Veneto, poi Gorino Veneto con il ponte di barche con Goro Ferrarese, la punta dell'isola nei pressi della quale si trova il Rifugio Al Faro (bar/ristorante), faro che tuttavia è su di un isolotto dell'altro versante, raggiungibile solo in barca.
Quindi si ritorna lungo l'argine del Po di Gnocca, raggiungendo Gorino Sullam (ponte di barche che non si attraversa), Ca'Lattis, Oca Marina, Polesinella, fino a recuperare nuovamente il ponte per Ca'Tiepolo.