Passo di Giau, il mitico
Alleghe, Caprile, Selva di Cadore, passo Giau, Cortina d'Ampezzo, passo Falzarego, Alleghe
Da Alleghe, limpida cittadina con lo scrigno magico del suo lago dove si specchia 'la Civetta', all'opposta Cortina capitale della mondanità adagiata sulla più 'classica' delle conche dolomitiche, che da qui presenta il suo lato migliore con la Fiames in primo piano come un enorme paravento.
Il tutto passando per lo strano Passo Giau.
E poi sul Falzarego teatro di epiche azioni belliche della Grande Guerra.
Da Alleghe a Selva di Cadore per bella e poco impegnativa salita, tranne gli ultimi due tornati molto ripidi.
Quindi per la strada del Giau già da subito con pendenza molto sostenuta per i dieci chilometri, sempre impegnativi, che ci portano all'erboso ed assolato Passo.
Entusiasmante discesa a Cortina con superbe vedute sulla super fotografata conca.
Giro di boa nella mondanissima piazza per riprendere la strada, già percorsa per un tratto in discesa puntando ora in direzione del Falzarego, con salita sempre ben pedalabile e con grandiosi colpi d'occhio sugli imponenti pilastri della Tofana di Rozes e sulla manciata di ciclopici macigni delle Cinque Torri.
Tutta in discesa la strada che ci riporta ad Alleghe.
Poco oltre il colle del Giau, verso Cortina, vi è quel grandioso momumento noto come 'muraglia del Giau' che all'epoca della Serenissima segnava i confini. Famosa per le numerosissime dispute territoriali durate secoli, con gioia e delizia degli avvocati dell'epoca, e le azioni di rapimento di pecore. Ora però non è ben visibile.
Volendo allungare l'itinerario elevando di poco l'impegno del giro, si può, dal Falzarego, salire al breve passo Valparola. Con bella discesa per San Cassiano portarsi a La Villa quindi risalire la Val Badia fino a Corvara e salire il facile passo Campolongo ed infine magnifica discesa ad Alleghe passando per Arabba.
Altra variante notevolissima è la seguente: salire da Cortina al passo Tre Croci, scendere brevemente fino al bivio con la strada che proviene da Auronzo e risalire quindi a Misurina sul cui lago si specchiano le Cime di Lavaredo. Eventualmente salire al rifugio Auronzo per la famosissima salita, molto ripida ma breve (sconsigliabile nelle domeniche estive in quanto è una camera a gas di scarichi di auto e bus).
La salita al rifugio Bosi al monte Piana, famoso punto strategico della Grande Guerra nonché balcone panoramico eccezionale,
è vietata alle biciclette.
Ritornati a Misurina, scendere a Carbonin, prendere la strada proveniente da Dobbiaco in direzione di Cortina dove si scende con magnifiche visioni sul versante nord del monte Cristallo e sul Gruppo delle Tofane.
ai passi di Giau e di Falzarego |
partenza/arrivo | Alleghe (Belluno) o Cortina d'Ampezzo |
posti di appoggio | rifugio Passo Giau, rifugio Passo Falzarego |
km. totali | 80 + eventuali varianti |
km. di salita | 35 + varianti |
dislivello | 2.150 metri + varianti |
quota massima | 2.233 al passo di Giau |
pendenza Max. | 16 % |
quando | da giugno a ottobre |
difficoltà | giro impegnativo, solo per cicloturisti con bicicletta da corsa, allenati e abituati salite impegnative |
cartografia | Veneto 1:200.000 Touring Club Italiano |