il canale Piovego da Padova a Stra e l'innesto sulla Brenta Vecchia
In bicicletta lungo l'argine del
canale Piovego da Padova all'immissione nella Brenta, un tratto della
Riviera del Brenta lungo la Brenta Vecchia, l'argine della Brenta a Vigonovo e un tratto dell'Idrovia Venezia-Padova.
Un facile anello di 40 chilometri che certamente non può essere definito 'bello' dal punto di vista paesaggistico, ma che è un ulteriore tassello per la conoscenza della articolatissima rete fluviale di Padova.
E' anche un percorso storico lungo quella che fu la principale via di comunicazione tra Venezia e Padova quale fu il Piovego, canale che mette in comunicazione il bacino del Bacchiglione con la Brenta e che fa da sfogo per l'acqua immessa con il Canale Brentella sul bacino del Bacchiglione.
Si possono valutare i ciclopici lavori idraulici effettuati dalla Serenissima.
E' soprattutto uno spaccato autentico di questo nostro Veneto delle contraddizioni e dei contrasti.
Dallo squallidume della periferia cittadina fatta di capannoni visti 'dal di dietro', a tutto il sudiciume che è possibile vedere lungo un oscuro argine sterrato (sconsigliabile ovviamente passarvi col buio), agli abbagli delle grandiose ville venete della Riviera del Brenta soffocate dal traffico.
Infine lo spreco di denaro e di territorio con ciclopiche opere pubbliche incompiute quali l'idrovia Venezia-Padova.
Terreno per meditare
Punto di riferimento e partenza è il
Tempio dell'Internato Ignoto (tra la Stanga e Camin, periferia est di Padova).
Buona parte degli argini sono solitarie stradine sterrate, mentre il tratto della riviera fino a Dolo è su strada asfaltata secondaria che tuttavia risente di un po' di traffico.
Dalla chiesa arriva presso lo storico Ponte dei Graissi (senza attraversarlo) sul Piovego e si prende l'argine di destra (idrografica) del Piovego, si prosegue fino a sbucare sul caratteristico ponte sul Canale San Gregorio e subito dopo si svolta a sinistra e si percorre per qualche chilometro il rettilineo argine fino ad un ponticello (era un ponte ferroviario della Zona Industriale) che si attraversa per scendere la ripida rampetta dall'altra parte e percorrere il perfetto rettilineo che conduce allo snodo fluviale sulla Brenta presso
Stra.
Superato il ponte sulla Brenta si lascia subito la strada principale per raggiungere l'edificio delle
'Porte Vinciane' che regolano la navigazione e la portata d'acqua dal Brenta alla Brenta Vecchia (che prima del taglio del canale artificiale era l'alveo principale del fiume).
Si seguono ora le strade asfaltate della destra (idrografica) della riviera fino a
Dolo.
In questo tratto si passano in rassegna numerose ville, tra le quali la Villa Imperiale di Stra.
Il centro di Dolo è interessante per lo storico mulino (ora bar).
E' un assaggio dello splendore della Riviera del Brenta, ma in questa gita non è la nostra meta principale.
Ora conviene tornare indietro per la medesima strada fino alle 'Porte Vinciane' sulla Brenta.
Superata una sbarra, tenendo l'argine, si arriva al grande edificio di sostegno delle acque sul ramo principale del fiume.
Ora si prosegue lungamente sull'erboso argine di sinistra della Brenta, in direzione sud fino al ponte stradale nei pressi di Vigonovo.
Attraversato il ponte ed il paese di
Vigonovo si prosegue lungo la sterrata dell'argine (nord) del grande scavo dell'idrovia Venezia-Padova fino a Villatora di Saonara.
Ci aspettano alcuni chilometri tra Villatora e Camin, in mezzo a capannoni e sottopassi di tangenziali e autostrade, nonché pericoli e traffico tipico della zona industriale di una grande città.
Per ulteriori dettagli sul primo tratto di percorso vedere la scheda