biciclette a Venezia e trasporti pubblici su natanti, vaporetti di linea
A Venezia, in tutta la città, tranne che a piazzale Roma e sul ponte lagunare, è vietato circolare in bicicletta, anche a piedi spingendo la bici a mano.
Non ha senso quindi trasportare la bicicletta in città.
Le corse di linea dei vaporetti 'urbani' generalmente non possono trasportare mezzi quali le biciclette, mentre le biciclette vengono regolarmente trasportate nei traghetti 'extraurbani' che portano alle isole, quali Lido, isole di Pellestrina e Chioggia.
per chi arriva a Venezia in bicicletta
- per chi arriva a Fusina seguendo l'itinerario della 'Ciclovia del Brenta', attualmente non vi sono traghetti con trasporto bici verso Venezia città
- tra Fusina e Mestre le strade urbane sono molto problematiche, dovendo attraversare tutta la zona industriale di Marghera
- il ponte translagunare tra Mestre e Venezia è molto problematico in bicicletta e non ha senso percorrerlo se la meta è visitare Venezia, bisogna purtroppo percorrerlo se si vogliono raggiungere le isole 'extraurbane' con il traghetto che parte dal Tronchetto
- conviene trovare una sistemazione logistica in terraferma e raggiungere Venezia con i mezzi pubblici sia natanti, per esempio da Fusina, che con autobus da Mestre
- a Fusina si trova un grande campeggio (camping) probabilmente aperto tutto l'anno (informarsi...)
- a Mestre, vicino alla stazione ferroviaria ex Poste di piazzale Favretti, vi è un grande parchegggio per biciclette custodito e a pagamento.
- lungo la Riviera del Brenta, specie nei paesetti un po' fuori mano, vi sono degli agriturismo e bed & breakfast
- per caricare la bici sul treno conviene prendere in considerazione la stazione ferroviaria di Mestre
considerazioni
- informarsi preventivamente presso gli uffici delle Ferrovie per il trasporto bici da Venezia o da Mestre
- informarsi agli uffici turistici di Venezia e trasporti pubblici di Venezia
- nonostante i gran bei proclami e le solite buone intenzioni, nonostante 'si punti molto' sul turismo 'sostenibile', per chi arriva a Venezia in bicicletta sorgono immediatamente difficoltà non solo per il vitto e l'alloggio ma soprattutto per 'piazzare' la bici da qualche parte, visto che non sono previsti depositi appositi e convenzioni particolari
- quando si tratta di manifestazioni (anche ciclistiche) organizzate, o importanti, o promosse da enti turistici (per non parlare se hanno risonanza televisiva), allora tutti sono splendidi, generosi, disponibili a risolvere tutte le difficoltà,
se invece si viaggia da soli o non organizzati allora la situazione è completamente diversa, si è trattati da 'signor nessuno'...
- A Venezia il turismo 'povero' non sempre è ben gradito, e il turista in bici viene classificato in questa categoria.
Noi cicloturisti, invece, abbiamo una prospettiva 'differente'... verrà il giorno, nel frattempo (sempre per non aspettare che la vecchiaia faccia il suo corso) bisogna arrangiarsi e portare un po' di pazienza a Fusina, Marghera, Mestre e Venezia.
Oppure, più snobbisticamente, scegliere di evitare Venezia.
- come sempre, ci auguriamo che qualche persona che 'preme i bottoni' prenda di cuore questa situazione e pensi anche al cicloturismo, che coi tempi che corrono potrebbe diventare elemento di fondamentale importanza, specie nel retroterra veneziano, se non a Venezia perfino 'troppo' fortunata sul profilo turistico
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