Mira |
DoloIncorporata nel 'dogado' nel 1405, fino ad allora sotto la giurdizione e il 'contado' soggetto a Padova, la cittadina si trova a metà strada tra le due città lungo la Riviera del Brenta, l'antico alveo del Brenta prima dello scavo dei canali di deviazione, e ai margini meridionali dell'antica centuriazione di Noale.![]() Come il fatto che Venezia vi obbligasse al soggiorno personaggi macchiati di colpe (e perfino in epoca recente... la zona è stata 'soggiorno obbligato' per personaggi d'altro genere, fino ad arrivare alla 'Mala del Brenta'). Più verosimili ipotesi che il nome derivi da antiche famiglie, quali Dandolo oppure i Dotto o i Dauli. Dopo il taglio del Brentone (1448-1507), opera che si rivelò quantomeno inadeguata se non errata e con gravi ripercussioni sul fragile equilibrio idraulico, inizia il vero sviluppo urbano della cittadina dovuto soprattutto all'insediamento 'industriale' di importanti mulini (1550) funzionali alle derrate alimentari da trasportare a Venezia lungo la via d'acqua. Dopo i mulini venne ubicato uno squero e furono costruite Porte Vinciane per la regolazione delle acque e della navigazione fluviale tra Padova e Venezia, e Dolo diviene il più importante centro della Riviera. Nel '600 venne realizzato il Canale della Seriola Veneta, un vero e proprio acquedotto con presa sulla Brenta, terminava a Mestre dove l'acqua veniva caricata su appositi burci alla volta di Venezia. La particolare posizione ne fece lo svincolo di tutti i collegamenti tra Padova e Venezia, anche stradali, con stallo e muta per i cavalli delle diligenze e tutto un indotto di locande, osterie, caffè e amenità varie ben descritte dal Goldoni e 'fotografate' dal Canaletto e dal Bellotto. Le due principali frazioni sono Sambruson (da Sant'Ambrogio) e Arino, località molto antiche lungo la via Annia, dove sono stati ritrovari reperti di epoca romana e longobarda. |
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