città di Padova
Piazza Duomo, Battistero, Reggia Carrarese
Il Battistero fu costruito sul finire del XII secolo con pianta quadrata sormontanta da un tamburo cilindrico a formare la cupola del tetto.
Il ciclo di affreschi interni è del pittore toscano Giusto de Menabuoi, a quel tempo a Padova dove lavorò alla Cappella Luca Belludi al Santo e alla Chiesa degli Eremitani.
L'incarico fu per disposizione testamentale di Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco 'il vecchio' da Carrara, signore di Padova, sepolta nel 1378 nel Battistero.
La straordinaria opera del Menabuoi realizza la fusione perfetta tra spazio architettonico e decorazione pittorica.
Al centro troneggia il Cristo Pantocratore, cardine del Paradiso, sostenuto da gironi di Santi.
Il concetto filosofico degli affreschi, solenni e colti a testimonianza della raffinata corte Carrarese, pur risentendo della rivoluzionaria pittura di Giotto, richiama temi ancora medioevali e bizantini.
Sulla piazza Duomo si affacciava uno degli ingressi della Reggia dei Carraresi, grandioso edificio quadrato finalizzato a castello difensivo che si estendeva fino alla chiesa di San Nicolò, occupando anche parte di Piazza dei Signori.
Venne abbattuto dai Veneziani nel 1405, allorquando la dinastia Carrarese capitolò con la 'donazione' a Venezia.
Della reggia rimane la 'Sala degli Uomini Illustri' nota come Sala dei Giganti, con il ritratto di Francesco Petrarca e alcune sale e la 'Cappella dei Principi', decorata (1350) dal Guariento, ora adibite a sale dell'Accademia Galileiana di Scienze, Arti e Lettere.