i torrenti Onte-Valdiezza-Retrone e i monti Castellari alla periferia di Vicenza
Monti Castellari è una denominazione che individua la fascia collinare che si estende a nord-ovest della periferia di Vicenza.
Termine molto appropriato se pensiamo alla concentrazione di Castelli romani e medioevali, solo in minima parte ancora riconoscibili, che non ha eguali altrove, edificati per controllare il passo lungo la via Postumia tra Verona e Vicenza, tra Lessini e Berici.
Un rosario di strutture militari e civili che vanno da Soave, Montebello, Arzignano, Montecchio, Castelgomberto, Monteviale, ai castelli Berici di Brendola, Altavilla, e molti altri.
Furono i protagonisti della duecentesca burrascosa stagione tra feudalesimo e signorie, tra Scaligeri, Carraresi, Ezzelini e Vescovo di Vicenza.
Qui ci riferiamo alle fasce collinari appena oltre l'immediata periferia di Vicenza, comprese tra la valle dell'Agno e l'alta pianura vicentina del Timonchio-Leogra-Bacchiglione, separati dai Berici dal solco del Retrone-Onte-Valdiezza.
Impropriamente questi 'monti' (non superano i 300 metri di altezza) vengono definiti pre-lessini.
Pur appartenendo alla medesima, grande, struttura prealpina, un tavolato calcare comprendente Lessini, Berici, Altipiani, Grappa, si discostano dai Lessini e Berici per specificità sia geologiche che antropiche, entrambe molto interessanti.
Geologicamente note anche come 'prima fascia del basalti vicentini', sono state profondamente interessate a fenomeni sottomarini vulcanici e metamorfici, avvenuti prima della fase finale del corrugamento prealpino.
Davvero importante il periodo preistorico e Venetico antico, con significativi reperti archeologici diffusi un po' dappertutto e in particolare a Sovizzo.
E' sempre stata, evidentemente, terra fertile e generosa, adattissima agli insediamenti umani e ampia via di transito.
Le colline dei 'monti Castellari', fino al passo Priabona, si segmentano in tre fasce quali la dorsale Montecchio-Castelgomberto-Montepulgo, la fascia Sovizzo-Montemezzo e la fascia Creazzo-Monteviale-Torreselle, verso la pianura vicentina.
Tra queste tre fasce collinari vi sono le due depressioni vallive del torrente Onte e del torrente Valdiezza, che poi vanno a formare il fiume Retrone, parzialmente rettificato artificialmente... con la conseguenza di provocare grossi danni in città ad ogni pioggia un po' abbondante.
E' un'area che possiamo definire 'una oasi felice'.
Veramente incredibile a dirsi e a crederci, se pensiamo, o se solo conosciamo, la pianura che la circoscrive, specie alla periferia di Vicenza.
Sorprendente scoprire ad appena qualche chilometro da strade che sono dei concentrati delle più orrende devastazioni compiute nell'ultimo mezzo secolo dalla 'civiltà' dei consumi e dei centri commerciali, dello sviluppo industriale selvaggio, come la Vicenza-Verona o la Montecchio-Valdagno, che vi sono luoghi di dolce ed incantevole bellezza.
Icone più note i "
castelli di Giulietta e Romeo" più propriamente Castello della Bella Guarda e Castello della Villa, a Montecchio Maggiore, ma tutto il territorio interno si presta a piacevoli sorprese da scoprire con qualche facile passeggiata o con belle (alcune anche impegnative) escursioni cicloturistiche o con la mountain bike.
i comuni della zona
- Castelgomberto
- Costabissara
- Creazzo
- Gambugliano
- Isola Vicentina
- Monteviale
- Malo e Monte di Malo
- Sovizzo
- Montecchio Maggiore
scoprire i monti Castellari
- ampio giro cicloturistico sulle dorsali collinari
da vedere