gruppo Terne-Schiara-Pelf-Serva, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
escursione Col di Roanza (m.845), casera Pian dei Fioc (m.1.740), monte Serva (m.2.133) - Dolomiti Bellunesi
La rocciosa Schiara, con il ditino (o Madonnina) della Gusela, contrapposta alla apparentemente docile pala erbosa del monte Serva, fanno da scenario alla città di Belluno, la celtica 'città luminosa' Belodonum.
Il Serva è un immenso piano inclinato e verso Belluno si presenta come una pala erbosa con praterie molto ripide, da sempre sfruttate per il pascolo, mentre il versante nord è cupo e a verticali bancate rocciose che s'innestano sulle strutture della Cajada e del gruppo dolomitico della Schiara-Pelf.
La salita non presenta difficoltà, tuttavia il dislivello è notevole ed il sentiero sempre ripido non concede mai tregua.
Partendo dal Col di Roanza, alla periferia di Belluno e alla modesta quota di 800 metri (la cima è a m.2.133), si sale lungo la stradina fino al 'Cargador' dove parte il sentiero 517.
La prima parte è monotona, faticosa e un po' deprimente (a pensare alla quota da raggiungere e alla cima che s'intravvede altissima), usciti dal bosco tutto viene spazzato via dalla gioia del camminare sulle balze erbose attorniati dal panorama lunghissimo dell'orizzonte sconfinato.
A due/terzi della fatica la sosta alla malga Pian dei Fioc, monticata in estate, per riprendere a faticare sulle semi-verticali balze erbose verso la cima.
L'aria si fa sempre più aerea e dalla cima il colpo d'occhio a 360 gradi è sensazionale.
Si domina tutta la Valbelluna e la valle della Piave fin verso le sorgenti.
Ad un palmo di mano la grandiosa parete sud della Schiara con l'elegante Gusela.
Buona parte delle Dolomiti Bellunesi, messe in riga dal Pelmo.
L'orizzonte sud, oltre il Col Visentin ed il Cansiglio, si spinge fino alla laguna Veneta e al mare.
Un attimo di emozione, una preghiera di ringraziamento accanto alla Croce di vetta, il tempo della gioia finisce sempre troppo presto ed è la volta di dirigere verso il basso.
Col di Roanza, monte Serva gruppo della Schiara (Belluno, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi) |
park | bar-ristorante Col di Roanza (m.850)(Belluno) - coord.N.46°10'31.9" E.12°12'44.8" |
motivi | paesaggistici, naturalistici |
quando | tarda primavera, autunno fino alle prime nevicate |
lunghezza | 12 km. a/r |
altitudine | min 850 m. - max 2.133 m. |
tempi | 2,30-3,30 ore per la salita, metà tempo per la discesa, soste escluse |
sentieri | sentiero Cai n.517 (da Cargador) - asfalto, sentiero nel bosco, sentiero su vallone erboso |
orientamento | facile |
dislivello | 1.300 metri |
difficoltà | escursionistico (Cai=E), non vi sono difficoltà ma il sentiero è sempre ripido-sostenuto e faticoso |
nordic walking | troppo ripido, tuttavia sono molto utili i bastoncini da escursionismo |
ciaspole | non adatto e pericoloso, pericolo slavine (vale anche per l'escursionismo invernale in caso di neve) |
mountain bike | no |
cartografia | Prealpi e Dolomiti Bellunesi - Foglio n.024, Tabacco 1:25.000 |
ricognizione | 31 ottobre 2009 |
download | waypoints, tracce Gps dell'escursione e itinerario interattivo con Google/Earth (gpx/gdb/kml) |
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arrivare |
Col di Roanza si raggiunge dal centro di Belluno con circa 6 chilometri di salita.
Dai pressi del 'Ponte degli Alpini', sulla sinistra idrografica dell'Ardo (verso Ponte nelle Alpi), seguire le indicazioni per 'Casa di Riposo', Sopracroda, Col di Roanza.
Superato il borgo di Sopracroda la strada, tutta asfaltata, diviene molto stretta e ripida. Prudenza necessaria.
Si può proseguire per un altro chilometro oltre il bar-ristorante Col di Roanza, ma è difficile parcheggiare e la strada è chiusa al traffico in inverno per pericolo slavine.
Sono ancora evidenti le conseguenze della grossa slavina del dicembre 2008.
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