la grande guerra e i luoghi delle battaglie - Altipiani Veneti e Trentini
ex forte Interrotto a Camporovere di Roana - Asiago Altopiano Sette Comuni
La fortezza italiana, più correttamente bisognerebbe parlare di caserma difensiva fortificata al monte Interrotto, costruita a metà '800 è una tipica costruzione di concezione ancora medioevale.
In effetti assomiglia più ad un castello che ad un forte, e non è di certo stato progettato per resistere ai colpi dei giganteschi obici messi in campo durante la I^ guerra mondiale.
Serviva più come caserma difensiva e per il controllo dei transiti sul confine, in linea con la sottostante 'tagliata della Val d'Assa'.
Non ha avuto ruoli durante la grande guerra, ed è stato utilizzato come caserma e punto di osservazione a ridosso della prima linea delle fortezze quali il Verena, costruite immediatamente prima della guerra con concezione completamente diversa.
Durante l'avanzata austriaca di Primavera 1916 (Strafexpedition) è stato abbandonato dalla guarnigione, quindi riciclato dalle truppe austroungariche, sempre come posizione strategica di osservazione.
Recentemente (2011) l'ex fortezza è stata restaurata e in parte riedificata, permettendo una visita che restituisce più correttamente le concezioni costruttive ottocentesche e la funzione di caserma-osservatorio.
l'ex caserma Forte Interrotto prima dell'intervento di restauro conservativo
ex forte Interrotto a Camporovere di Roana - Asiago Altopiano Sette Comuni
Si può arrivare anche in automobile, ma conviene effettuare una tranquilla ed appagante passeggiata partendo dalla piazza di Camporovere, oppure anche salendo qualche tornante per la stradina e parcheggiando ai margini del bosco.
Da Camporovere (sulla strada che dal bivio Italiano di Roana o dal centro di Asiago conduce verso il Vezzena) seguire la stradina che si stacca vicino della chiesa (sulla destra) e conduce in breve ai prati retrostanti, dai quali si gode un ampio ed affascinante scorcio sulla piana di Asiago.
Il forte sorge poco sotto la cima del monte Interrotto (da cui il nome) a 1400 metri di quota.
Dal forte la stradina prosegue (divieto di transito alle auto) nella fittissima e bellissima abetaia e conduce al cimitero del Mósciagh, della I^ guerra mondiale.
Ore 1,30 + ritorno, turistico in parte su stradina sterrata.