AMM - Anello dei Monfalconi Montanaia & Spalti di Toro
grandi escursioni e altevie nelle dolomiti
Gruppo dolomitico dei Spalti di Toro-Monfalconi, tra Cadore e Friuli.
da dove partire
> Dal rifugio Padova (m.1.200), raggiungibile per la ripidissima stradina, all'inizio asfaltata, poi sterrata, di 8 Km. che si dirama da Domegge di Cadore e attraversa l'ultimo ponte sul lago.
> Dal parcheggio nei pressi del Rifugio Pordenone (m.1.249), raggiungibile per la lunga stradina sterrata di 12 Km. da Cimolais.
Traffico contingentato e a pagamento nel periodo estivo.
La prima soluzione è più consigliabile e con questo ordine viene descritto l'itinerario.
il percorso in breve
rifugio Padova, forcella Monfalcon, forcella Las Busas, rifugio Giaf, bivacco Marchi-Granzotto, forcella Cimoliana, Campanile di Val Montanaia, rifugio Pordenone, bivacco Gervasutti, forcella Spè, rifugio Padova
tappe, tempi di percorrenza, periodo e attrezzatura
tre giorni - ore di cammino: 5/6 + 7/8 + 6/7
dislivelli: 1100 + 1400 + 1000
attrezzatura: normale attrezzatura da escursionismo impegnato, inutile materiale alpinistico
periodo: mesi estivi di apertura dei rifugi, ma anche fino all'autunno inoltrato, fino alle prime nevicate,
in questo caso prevedere attrezzatura e viveri per bivacchi autosufficienti.
varianti, per allungare l'anello di un giorno
Consigliabile raggiungere il rifugio Flaiban-Pacherini, dal rif. Giaf per i sentieri Cai n.361 e n.369 per forcella Brica e forcella Inferno in circa 6 ore.
Dal Flaiban-Pacherini si può raggiungere il rifugio Pordenone in circa 6 ore per forcella Rua Alta, forcella Pramaggiore e val Postegae.
difficoltà complessiva: molto impegnativo
Non vi sono difficoltà tecniche di rilievo, ma si cammina sempre su tratti molto impervi, molto solitari e lunghi.
Faticosissime le salite alle forcelle raggiungibili attraverso grandiosi ghiaioni.
Molti passaggi possono diventare scabrosi in caso di maltempo, neve e ghiaccio.
Il sentiero
Cai n.360 per forcella Cimoliana è dismesso eventualmente si può frequentare la più agevole forcella Montanaia transitando per forcella Monfalcon di Forni (sentieri Cai n.342 e n.353).
Non ha senso, dalla forcella Del Leone scendere direttamente al rifugio Pordenone, per il sentiero Cai n.349, in quanto si perderebbe la visita al Campanile di Val Montanaia, una delle cose più incredibili al mondo e passaggio cardine di questa escursione.
Il sentiero Cai n.352 (sentiero "A.Marini") dal Col Cadorin al bivacco Gervasutti può essere chiuso al transito per frane e cattiva manutenzione.
Purtroppo non vi sono alternative per ritornare al rifugio Padova, se non risalendo al Campanile Val Montanaia e transitando per forcella Montanaia (sentiero Cai n.353).
La forcella Segnata (sent. Cai n. 357) dal bivacco Perugini al rifugio Padova, presenta passaggi impegnativi con arrampicata fino al II grado, da sconsigliare ai non esperti e preparati per un minimo di arrampicata libera, non vi sono attrezzature fisse, eventualmente serve la corda da alpinismo.
anello dei Monfalconi Montanaia e Spalti di Toro Dolomiti Sinistra Piave, Parco Regionale Dolomiti Friulane |
rifugio Padova | 346 | 1.280 | 0 | 0.00 | 0.00 | |
bivio sent.Scodavacca | 342 | 1.550 | 270 | 0.45 | | bosco di pini |
bivio sent.Montanaia | 342 | 1.850 | 300 | 0.45 | | salita abbastanza ripida, mughi |
forcella Monfalcon | 342 | 2.309 | 460 | 1.30 | 3.00 | grande ghiaione, lunga salita faticosa |
forcella de Las Busas | 354 | 2.256 | -56 | 0,05 | | scendere per il vertiginoso, ma facile, ghaione di sinistra, tenersi sempre nel centro del profondo canalone |
incrocio anello Bianchi | 354 | 1.700 | -556 | 1.20 | | discesa tranquilla nel bosco |
rifugio Giaf | 354 | 1.400 | -300 | 0.20 | 2.00 | |
bivio AV6-2 | 361 342 | 1.580 | 180 | 0.30 | | bosco, ripida salita |
bivio anello Bianchi | 342 | 1.700 | 120 | 0.15 | | vallone di mughi |
forcella Cason | 342 | 1.700 | 524 | 1.30 | | lunga salita abbastanza ripida, ampio vallone mugoso |
bivacco Marchi-Granzotto | 342 359 | 2.152 | -72 | 0.15 | 2.30 | grande, straordinario cadino erboso |
forcella del Leone | 349 | 2.290 | 140 | 0.15 | | breve salita sul canale ghiaioso |
bivio Cimoliana | 360 | 1.800 | -490 | 0.45 | | facile discesa sul grande vallone ghiaioso. A metà della valle, in corrispondenza delle fasce mugose, sulla destra si dirama (attenzione poco evidente) il sentierino che va ad attaccare il profondo e orrido canalone Cimoliana |
forcella Cimoliana | 360 | 2.183 | 390 | 2.00 | |
Sentiero 'Pietro Tajariol', sentiero dismesso e senza manutenzione.
Impegnativa salita su, in assoluto, uno dei più faticosi ghiaioni delle Dolomiti.
Il brevissimo tratto attrezzato, con una scaletta divelta, è stato rimosso, ora non vi sono attrezzature.
Il breve tratto non spaventa per le difficoltà tecniche, ma per le franosissime masse di ghiaia,
in pratica si tratta di guadagnare uno scalino roccioso alto alcune decine di metri con difficolà sul primo grado,
col pericolo di franare giù assieme alla ghiaia.
In alternativa, dal bivacco Marchi-Granzotto, fare i sentieri n. 342 e n.353 per forcella Monfalcon dei Forni e forcella Montanaia |
bivacco Perugini | 353 | 2.060 | -125 | 0.20 | 2.30 | uno dei più straordinari luoghi luoghi delle Dolomiti! |
rifugio Pordenone | 353 | 1.249 | -820 | 1.50 | 1.50 | faticosa discesa spaccagambe su vallone roccioso, in mezzo a grandiosi mugheti e numerose cascatelle d'acqua |
casera Le Corde | 352 | 1.503 | 254 | 0.40 | | splendido bosco di faggi, salita moderata con alcuni saliscendi e attraversamenti di canali rocciosi, punto panoramico verso il Campanile Val Montanaia |
Col Cadorin | 352 | 1.830 | 350 | 1.00 | | spettacolare balcone coperto da mugheti |
testata val San Lorenzo | 352 | 1.750 | -80 | 0.50 | | sentiero "A.Marini" -
traversata sulle alte cengie del grandioso vallone, in condizioni normali non presenta difficoltà, ma non è da sottovalutare con condizioni avverse |
bivacco Gervasutti | 352 | 1.940 | 190 | 0.50 | | dopo l'attraversamento del grandioso fondo ghiaioso del vallone si riprende la salita con ripidissimi risalti rocciosi che, in condizioni normali,
non presentano difficoltà, ma che possono diventare molto impegnativi con il maltempo, anche con qualche difficoltà di orientamento con la nebbia |
bivio AV6 | 352 | 2.000 | 60 | 0.10 | | evidente sentierone sul desolato vallone, puntare direttamente verso la forcella, tralasciando il sentiero dell'Alta Via che si dirama a sinistra |
forcella Spè | 352 | 2.049 | 50 | 0.10 | 4.00 | spettacolare intaglio tra Carnia e Cadore |
bivio rifugio Tita Barba | 352 | 1.877 | -180 | 0.10 | | rapida picchiata per il ghiaioso canalino |
fienile Valle, incrocio con il sentiero casera Vedorcia | 352 | 1.360 | -520 +150 | 1.15 | | bosco di pini, fantastiche cascatelle d'acqua, ponticello e breve risalita |
rifugio Padova | 352 | 1.280 | -230 | 0.50 | 2.15 | rapida discesa sulla sassosa mulattiera, splendido bosco |
anello dei Monfalconi Montanaia & Spalti di Toro |
località di riferimento | Calalzo di Cadore |
partenza | rifugio Padova, Domegge di Cadore |
difficoltà | molto impegnativo, per escursionisti esperti e allenati |
principali gruppi dolomitici | Monfalconi di Montanaia e Spalti di Toro - Dolomiti di Sinistra Piave |
caratteristiche | anello con la salita a numerose forcelle per ripidissimi canalosi ghiaiosi, visita al Campanile Val Montanaia |
giorni di cammino | 3 giorni (o più) a seconda delle varianti ed eventuali salite alle cime |
dislivello totale | circa 3.500 metri |
quota massima | m.2.300 - forcella Monfalcon |
salita più dura | forcella Cimoliana - sentiero dismesso e senza attrezzature, risalto roccioso ghiaioso e franoso |
cartografia settore Dolomiti di Sinistra Piave, Parco Regionale Dolomiti Friulane |
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titolo | editore | scala |
Foglio 002 - Forni di Sopra, Ampezzo, Sauris, Alta Val Tagliamento | Edizioni Tabacco Udine | 1:25.000 |
Foglio 021 - Dolomiti di Sinistra Piave | Edizioni Tabacco Udine | 1:25.000 |
Foglio 016 - Dolomiti del Centro Cadore | Edizioni Tabacco Udine | 1:25.000 |
Il
Campanile di Val Montanaia è una delle più incredibili strutture delle Dolomiti, si eleva per 250 metri, completamente isolato, al centro del grandioso anfiteatro dei Monfalconi di Montanaia.
Tranne la parete sud dove si sviluppa la via normale di salita, che tuttavia presenta una traversata e un breve tratto di quarto grado (in primo piano nella foto), le altre tre pareti sono tutte strapiombanti.
Il campanile è stato teatro di numerose epiche e leggendarie salite, dalla genialità intuitiva dei primi salitori, alle numerose leggende sugli strapiombi nord, alla famosissima calata a corda doppia, di 40 metri sul vuoto, inventata dal 'diavolo' delle dolomiti, Tita Piaz.