Montegrotto Terme: anello del Parco di Villa Draghi e salita al monte Alto
Può stupire il fatto che appena oltre il parco di Villa Draghi ci si trovi in un ambiente molto solitario, con sentieri che si fanno largo a fatica tra vegetazione infestante e boscaglia, lasciando alle spalle in pochi minuti albergoni, capannoni, macchinoni, stradoni, traffico, turisti e confusione di gente che affolla i noti centri termali di Abano e Montegrotto Terme.
All'ingresso del parco si trova il museo del vetro artistico.
Villa Draghi è un eclettico edificio ottocentesco, dalle linee vagamente esotiche e finestroni 'alla veneziana', attualmente ancora in restauro (da diversi anni) dopo decenni di abbandono e grave incuria.
Il bel parco e la villa sono proprietà comunale, luogo di passeggio facilmente raggiungibile dal centro di Montegrotto e molto frequentato dagli ospiti degli alberghi termali.
Il giro che sale al monte Alto e aggira il Trevisan per arrivare al passo di Turri non è, tuttavia, una facile passeggiata turistica, ma rientra a pieno titolo nell'escursionismo vero e proprio, anche se la quota massima raggiunta è di 200 metri.
Dal passo Turri si può abbinare la salita al dirimpettaio monte Ceva dove, dalla grande croce di vetta, si gode di uno dei migliori panorami dei Colli Euganei, con lunghissimi spazi sull'infinita pianura.
Dopo aver attraversato l'ampio e boscato parco, mirare al monte Alto che si profila tongeggiante a sud.
Indovinando stradine e sentierini che s'intersecano numerosi, dirigere in qualche modo verso sinistra (est) verso il piede dell'elevazione.
Con un po' di fortuna, o meglio con il Gps utilizzando la traccia scaricata da MV, s'incrocia una piccola traccia di sentiero che parte ripidissima (scivolosa con tempo umido) tra boscaglia, rovi e pungitopo, e che mira direttamente alla cima.
Dopo un po' di tribolata salita, si tratta di poco più di cento metri di dislivello, il sentiero si fa più buono e preannuncia il colmo.
La cima è boscosa e tondeggiante, senza nessuna particolare attrattiva, nemmeno il paesaggio data la fitta boscaglia.
Proseguire in discesa percorrendo tutta l'ampia e lunga dorsale verso ovest, senza scendere per sentieri che di diramano da entrambe le parti.
Solo le ultime centiania di metri sono più ripide, fino a sbucare in una stradina sterrata.
L'anello principale e più praticato, escludendo quindi la salita al colle, percorrere un facile sentiero che aggira tutto il colle a ovest (si dirama nella parte alta del parco al bivio più importante proseguire verso destra anziché a sinistra).
Questo sentiero sbuca alla stradina sterrata della cava, vicino a dove si scende dal colle.
Dirigere verso sinistra, fino a dei ruderi di baracche di servizio alla cava abbandonata, dove la strada svolta decisamente ad angolo retto verso destra (sulla sinistra in poche decine metri alla grande cava).
Proseguire lungamente per la strada tralasciando diverse intersezioni e sentieri (il primo a sinistra sale direttamente alle case Refosco) fino a quando si vede che scende con decisione, svoltare allora per la stradina di sinistra che sale al piede occidentale del monte Trevisan.
Giunti ad un caratteristico passaggio dove s'incrociano diversi sentieri, prendere quello in ripida salita (cartello) che dirige verso est, proseguendo (quasi pianeggiante) finché sbuca ad una stradina asfaltata nei pressi di una casa isolata.
Verso destra si scende al passo di Turri (eventuale digressione per
salire al monte Ceva, vedi l'itinerario), verso sinistra la strada aggira il monte Trevisan e scende alla conca di Refosco, dove vi sono alcune case e un'osteria.
Appena dopo l'osteria di Refosco svoltare a destra e scendere per un tratturo che entra nel bosco sul fondo della valletta (torrente d'acqua quando piove), dopo poco verso sinistra si stacca un sentierino che risale con alcuni zig-zag verso un ripiano coltivato, attraversando una boscaglia fortemente degradata e piena di rovi.
Dopo il ripiano disboscato si segue la carrareccia che, quasi pianeggiante, in breve riporta verso il parco di Villa Draghi.
Per chi non conosce la zona è consigliabile seguire la traccia Gps scaricabile qui sotto, l'orientamento non è dei più facili, non vi sono cartelli indicatori e i sentieri sono trascurati.