Vo Vecchio (Padova) - Canale Bisatto
Strano posto, Vo' Vecchio, e di certo l'appellativo gli si addice.
Ora il paese, che fu capoluogo sugli argini dell'importante canale Bisatto, è frazioncina di Vo' (...e senza il nuovo) proprio ai piedi dei colli Euganei.
Il toponimo Vo' indica proprio 'vadum' - guado - passaggio sul fiume: qui è proprio un groviglio di canali.
Si tratta di poche case e una piazza attorniata da barchesse e da Villa Contarini-Giovanelli-Venier del XVII secolo.
La villa è tristemente nota per essere stata luogo di prigionia per un gruppo di Ebrei padovani durante il periodo di occupazione nazista della seconda guerra mondiale.
Il complesso monumentale, ora parzialmente restaurato, è utilizzato quale Museo della Shoah.
Appena oltre il canale Bisatto, sul versante vicentino verso Lovertino, emergevano questi ruderi, fotografati nel 2002, di una vecchissima torre d'avvistamento (Torre Burchia) e difesa sull'attraversamento del canale Bisatto.
Al nucleo storico, probabilmente medioevale, nel corso dei secoli sono state fatte aggiunte e rifacimenti, fino agli inizi del novecento, quando l'edificio venne abbandonato e cadde in rovina.
Nel 2003 i lavori di recupero portati avanti da privati con meticolosa cura e durati una decina d'anni.
Ora il vecchio edificio è stato restaurato e alcune parti sono leggibili, con materiali e tratti originali specie sulla facciata più pregevole ed antica, rivolta verso il vicentino.
Proseguendo lungo i vari canali, nella pianura poco abitata (rispetto alle altre aree venete), altri edifici e chiese in parte in abbandono e degrado contribuiscono a creare una atmosfera d'altri tempi.
Tutta la zona è ora attraversata dalla
pista ciclabile attorno ai Colli Euganei che in questa tratta costeggia il canale Bisatto e lo scolo di Lozzo da Lozzo Atestino a Bastia di Rovolon.
Visitare questi luoghi, specie percorrendo la ciclabile lungo i canali ancora paesaggisticamente abbastanza integri, è cosa interessante e piacevole.