escursione naturalistica Cassanego Covolo Piere Rosse Astego, tra Borso e Crespano (Pieve del Grappa)
Una passeggiata magnifica che raggruppa due itinerari distinti e complementari.
Si può partire indifferentemente da Cassanego di Borso del Grappa, dal Santuario del Covolo oppure anche dal Giardino Alpino Vivai Astego di Crespano (Pieve del Grappa), come pure suddividere in due uscite il pur facile itinerario.
Consiglio, e descrivo, il giro completo partendo dal piccolissimo borgo di Cassanego di Borso del Grappa.
Si tratta di una passeggiata facile, tipicamente pedemontana ai piedi delle grandi balze del versante sud del monte Grappa, dai dislivelli contenuti, praticamente continui saliscendi, lungo stradine sterrate e solo qualche breve tratto su asfalto.
Un itinerario particolarmente adatto alla tecnica del nordic walking.
Si può percorrere in mountain bike, magari come traversata di un anello più ampio, tenendo presente che la salita a Cassanego, raggiunto dalla strada pedemontana e per Borso, offre qualche rampa abbastanza dura.
Più dura ancora la salita da Crespano al Covolo, più tranquilla la salita da Crespano ai Vivai Astego.
E' una passeggiata che si definisce da sola, ispirando il termine 'meditativa'.
Lungo stradine d'un tempo, disegnate sinuosamente tra siepi di faggi, con ampie radure ora prative e un tempo campi coltivati, con vecchie case e molti grandi, vecchi e malandati, alberi di castagni.
E' un ambiente bellissimo, commovente per certi aspetti, sostanzialmente integro anche se un po' meno curato di un tempo.
Campi e bosco sono un po' invasi da piante infestanti, come le robinie, tuttavia permettono di capire, e gustare, com'era quest'ambiente fino ad un centinaio d'anni fa.
Una opera d'arte.
Integrazione ed armonia perfetta tra paesaggio 'costruito' dall'uomo per la sua soppravvivenza, con case e stalle, campi, bosco e rispetto della natura, la nostra madre terra.
E con quei grandi, monumentali, multicentenari castagni.
In questo mondo di furbacchioni, faccendieri, predoni, ladroni, una passeggiata meditativa e contemplativa, toccasana che riconciglia con il paesaggio e l'ambiente e dona una flebile fiammella di speranza.
il percorso
Parcheggio appena sotto la chiesa di Cassanego.
Salire la stradina a fianco della chiesa, tra alcune vecchie case.
Subito si esce tra campi e bosco, la strada diviene sterrata e sale per un chilometro fino ad un incrocio con una radura con casetta sulla sinistra.
Si svolta a destra proseguendo ora con leggeri saliscendi tralasciando diverse intersezioni di sentieri e stradine forestali, tra bellissime siepi che contornano la stradella e visioni sulle varie radure con sullo sfondo l'orizzonte della pianura.
Ad un incrocio con la strada asfalta salire verso sinistra (centro don Chiavacci) per qualche centinaio di metri, poi al bivio di una casa proseguire in piano verso destra.
In breve si arriva alla Via Crucis e si scende al fondo della valletta con la grotta Tre Busi e la statua della Madonna.
Si risale il versante opposto per sbucare presso il ristorante Piere Rosse, a poche centinaia di metri dal Santuario, lungo la ripida salita asfaltata.
Volendo ritornare si può salire al Santuario.
Proseguiamo attraversando la strada e il parcheggio al cancello di una vecchia casa colonica.
Si entra a fianco del cancello, indicazioni e segni rossi del Sentiero Piere Rosse, per camminare nel bellissimo tratturo tra i campi.
Entrati nel bosco si perviene ad un incrocio, con caratteristico capitello sull'albero.
Svoltiamo a sinistra e con un ampio giro, sempre nel bosco seguendo l'evidente stradina dapprima in salita poi in discesa, arriviamo al bellissimo Giardino Alpino Lastego, con il grande castagno monumentale, il Castagnèr dea Madonéta.
Scendiamo qualche centinaio di metri lungo la strada e prendiamo il tratturo che si dirama in discesa sulla destra (tabella).
Si sbuca ad una strada asfaltata, svoltiamo a destra e raggiungiamo una grande radura, con sullo sfondo una casa colonica e un bellissimo roccolo.
Continuiamo in leggera salita per la stradina sterrata nel bosco per giungere all'incrocio del capitello dell'andata.
In breve, a ritroso, raggiungiamo il Santuario della Madonna del Covolo.
Raccomandabile la visita dell'interno, davvero particolare e splendido.
Accanto all'ingresso una preziosa fontanella d'acqua, davvero miracolosa per gli assetati.
Appena sotto il piazzale, dove inizia la ripida discesa, verso la valletta si dirama una stradina sterrata (cartello divieto di transito ai mezzi motorizzati) con l'ultima stazione della Via Crucis.
Scendiamo leggermente per la stradina al suggestivo fondo della valletta e risaliamo per proseguire lungo la stradina per scendere nuovamente fino a ritrovare l'incrocio percorso all'andata.
Proseguiamo a ritroso per dove eravamo arrivati all'andata.
Dopo un'altra valletta (grande abbeveratoio di cemento) perveniamo ad una vecchia casetta.
A fianco della casetta si dirama un sentiero (tabellina di legno) che scende lungo una bellissima siepe di alberi.
Si sbuca sulla strada asfaltata secondaria che, verso destra, conduce nuovamente a Cassanego.
Sentiero Natura 'don Paolo Chiavacci' e Via Crucis
Parte sulla sinistra, presso il ristorante Piere Rosse, un centinaio di metri prima di arrivare al piazzale del Santuario.
Scende rapidamente nel fondo della valletta presso la grotta dei Tre Busi, statua della Madonna, per risalire nel versante opposto.
Si prosegue per stradine nel bosco, volendo si può allungare l'anello percorrendo il 'sentiero didattico/naturalistico don Paolo Chiavacci', presso la 'Casa don Bosco' che dista poche centiania di metri.
Si ritorna al Santuario proseguendo lungo le stazioni della Via Crucis scendendo nel fondo, anche qui suggestivo, della valletta sbucando proprio nei pressi del piazzale del Santuario.
Parco Alpino e Giardino Vegetazionale Astego a Crespano (Pieve del Grappa)
Bellissimo parco didattico, dominato da un secolare Castagno.