pista ciclopedonale: Resana, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Loria, Riese Pio X, Pagnano d'Asolo
Il progetto turistico denominato "Sui Sentieri degli Ezzelini" mira a valorizzare gli aspetti ambientali che hanno come rotta l'Astego, Muson dei Sassi e Musonello, torrenti che scendono dall'asolano a Castelfranco Veneto per proseguire, incrociando la Tergola, alla volta di Resana, Camposampiero e Padova.
Asse portante è la pista ciclopedonale, divisibile in due tratte.
Tra
Castelfranco, Godego, Loria e Spineda di Riese Pio X e poi
Fonte e Maglio di Pagnano d'Asolo, e tra
Castelfranco, Resana e Camposampiero, dove prosegue alla volta di Padova con l'itinerario "Il Cammino di Sant'Antonio".
Si tratta di una bella realtà che permette di percorrere, da Padova ad Asolo, oltre 60 chilometri di bella pista ciclabile, parzialmente sterrata, e visitare importanti cittadine ricche di storia, arte e motivazioni religiose, nonché paradigmi per conoscere le realtà dell'alta pianura veneta verso la vasta pedemontana del Grappa.
La tratta di ciclabile a nord di Castelfranco Veneto ha come riferimento Castello di Godego, in particolare il parco del bellissimo oratorio di San Pietro.
La naturale denominazione richiama la nota famiglia medioevale degli Ezzelini, che proprio a Godego s'insediò tra varie vicissitudini e diatribe con i cugini Camposampiero, per poi stabilirsi definitivamente in quel di San Zenone
con centro 'operativo' a Bassano del Grappa, senza dimenticare i domini gravitanti al Castello di Onara, motivo per la costruzione di piazzeforti quali Castelfranco Veneto da parte dei trevigiani e Cittadella ad opera dei Padovani.
Perciò Terra degli Ezzelini è il territorio che si estende tra Bassano del Grappa, Romano d'Ezzelino, San Zenone degli Ezzelini, Asolo, Castello di Godego, Castelfranco Veneto, Camposampiero, Onara di Tombolo e Cittadella.
Per approfondimenti vedi anche
più in dettaglio la ciclabile Castelfranco-Pagnano d'Asolo
Per il tratto a nord di Castelfranco fino a Spineda di Riese Pio X e poi fino al Maglio di Pagnano d'Asolo, possiamo partire dal centro di Castelfranco Veneto, raggiunto in bicicletta con il tratto lungo il Muson dei Sassi da Resana, oppure anche da Camposampiero o addirittura da Padova,
percorrendo
"L'ultimo Cammino di Sant'Antonio", praticamente tutta pista ciclabile lungo l'argine.
Oppure raggiungere Castelfranco con il treno+bici oppure ancora, ovviamente, in auto.
Usciti dalle mura di Castelfranco per porta Cittadella, dopo qualche centinaio di metri e una rotonda, arriviamo sul ponticello del Muson.
Verso sinistra si scende alla volta di Resana, Camposampiero, Padova, dirigiamo invece verso destra seguendo la segnaletica marrone "Sui Sentieri degli Ezzelini".
Per marciapiedi e strade cittadine passiamo accanto al Cimitero e raggiungiamo la grande rotonda della tangenziale all'incrocio della strada per Bassano del Grappa.
Un ottimo sottopasso ci permette di attraversare agevolmente la trafficatissima arteria.
La pista ciclabile corre accanto alla strada di Bassano fino alla località Villarazzo dove si svolta verso il grande edificio dell'Istituto Alberghiero, e dove si trova un grande parcheggio.
Per chi ha qualche problema e vuole evitare il primo tratto da Castelfranco, questo è il luogo ideale per iniziare il percorso.
Ora la pista ciclabile diviene sterrata e percorre bellissimi tratti lungo il torrente, alberati accanto a belle ville antiche, per raggiungere il parco dell'antichissimo oratorio di San Pietro a Castello di Godego (sec. IV/XVIII).
E' già l'ora di una piccola sosta per visitare l'interessante oratorio.
Riprendiamo la pista ciclabile che passa per gli impianti sportivi e strade cittadine di Godego per poi proseguire, sempre lungo il Muson, nel bel tratto di campagna tra Godego, Poggiana e Loria.
Attraversata una strada provinciale, ancora ciclabile tra i campi per raggiungere il piccolo "Parco naturale sul vecchio alveo del Muson", anche qui si può sostare tranquillamente.
Segue un bellissimo ponte ciclo-pedonale e ancora stradina tra i campi fino ad incrociare la strada di Spineda di Riese Pio X.
Usciti sulla strada al ponte di Spineda, anziché proseguire diritti, dove poco dopo la ciclabile termina, raggiungiamo il centro di Spineda e, dalla chiesa, svoltiamo a sinistra.
Ci aspetta un chilometro di strada trafficata e passiamo sotto la "Pedemontana Veneta" fino a giungere ad un capitello (Rosina).
Ora prendiamo la stradina a sinistra che piacevolmente ci conduce a risalire, senza indugi e alternando tratti asfaltati a tratti sterrati, tutto l'argine del Muson, fino ad incontrare la strada Asolo-Bassano (Asolana).
L'ultimo tratto offre panoramiche sull'ormai vicina Rocca di Asolo.
Segue un tratto entusiasmante che percorre il fondo della valletta di Pagnano per giungere al
Maglio di Pagnano d'Asolo, dove possiamo ammirare le particolari ruote ed eventualmente (se aperto) entrare nel piccolo museo.
I più temerari possono anche affrontare la salitella del "Foresto" e raggiungere il centro di Asolo.
Per il tratto Castelfranco Veneto, Resana, Camposampiero, Padova vedi
Pagnano d'Asolo - Fonte Alto - Paderno d.G. - Crespano d.G. - Valle San Liberale
Una ulteriore tratta è il percorso ciclabile dal ponte Scremin, sulla statale Asolana (Pagnano), a Valle San Liberale passando per Fonte Alto, Paderno del Grappa, Crespano del Grappa, vivai Lastego, San Liberale e denominato "Ciclabile Lastego".
Attenzione: in questo caso non si tratta di una pista ciclabile.
Per capirci, non è una piatta e tranquilla ciclabile adatta a famigliole con bambini.
E' un percorso quasi tutto su strade promiscue e tutto in salita, con tratti anche molto ripidi e alcuni brevi tratti sterrati impegnativi, come l'attraversamento del guado e la risalita su strada cementata verso la strada "Madonna di Lourdes" e la salita ai vivai Lastego e al termine della Valle San Liberale.
Il tutto con un dislivello di circa 600 metri e una quindicina di chilometri.
Un percorso, pur non impossibile, più adatto a bikers non occasionali e discretamente allenati.
Dal ponte Scremin, diramazione dal percorso principale, si raggiunge Fonte Alto per piste ciclabili urbane tipo 'marciapiede'.
Consiglio, in quanto molto più interessante, di raggiungere Fonte Alto partendo dal Maglio di Pagnano d'Asolo, attraversando il 'ponte romano' e percorrendo tutta la stradella di via Boschi, bellissima e con belle contrade.
Non percorrere la strada diretta Pagnano-FonteAlto.
Da Fonte Alto si raggiunge via Meneghetti (seguire i cartelli segnaletici del percorso), quindi svoltare per il guado di via Colli dove ci aspetta una durissima rampa cementata (per i più da farsi a piedi) per uscire sulla strada della Madonna di Lourdes.
Qui, invece di continuare a salire verso Paderno, si svolta decisamente a sinistra per una stradella che scende leggermente per i campi a raggiungere Crespano "basso".
Si risale faticosamente a Crespano del Grappa e al grande parcheggio di San Pancrazio.
Si prende la strada dei Vivai Lastego, dove si sale alle Piere Rosse e al Parco degli Alpini per poi proseguire a fianco dei Vivai della Forestale per attraversare il fondo della valle San Liberale e raggiungere la strada che da Fietta sale a San Liberale.
La salita continua impegnativa, ma al suo termine troviamo un paio di invitanti bar-ristoranti.
Il percorso nel suo complesso è impegnativo, ma è allietato dalla bellezza dei posti e del paesaggio.
E' da dire che si possono compiere anelli e stradine varie, la zona è tutta un labirinto di entusiasmanti stradine, anche restando sempre sull'asfalto, tutte molto appaganti.
Si veda anche la scheda
cicloturismo nella pedemontana del Grappa e colli Asolani-Ezzelini.
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