Valstagna (Vicenza), Valgadena Canal di Brenta Valbrenta
Canal di Brenta: il covolon di Valgadena Valstagna, Valbrenta
La Valgadena è una frattura geologica trasversale che s'innesta nella più vasta faglia del Canal di Brenta.
Lo scolo d'acqua si forma nel vasto altopiano carsico di Marcesina, dove la depressione è conosciuta come Val Grande, per poi approfondirsi a formare una valle molto profonda tra Stoner e Foza e precipitare decisamente nel profondissimo canyon della Valgadena vera e propria.
Infine la suggestiva e opprimente uscita sul Canal di Brenta qualche chilometro a nord di Valstagna.
Da Valstagna dirigere verso nord sulla strada destra Brenta (verso Trento) per un paio di chilometri fino allo sbocco della Valgadena (indicazione).
Piccoli spazi per parcheggiare, meglio si può parcheggiare qualche centinaio di metri prima nel borgo di Giara Modon.
Proseguire a piedi verso l'imbocco del canyon lungo la stradella, asfaltata nel primo tratto, poi bianca e che infine si trasforma in sentiero, fino ad arrivare al Covolon (poco meno di mezz'ora).
Conosciuto già in epoca preistorica, è un grandioso antro di roccia utilizzato da speleologi per le esercitazioni.
La valle è una forra impressionante.
Si può poi continuare sul sentiero, una mulattiera costruita negli anni venti dai valligiani Valstagnotti, a 'proprie spese' come recita un cartello, a tratti disagevole ma facile, attraversando ripetutamente il torrente che in primavera presenta numerose spumeggianti cascatelle, al cospetto di imponenti ed austere pareti rocciose alte diverse centinaia di metri, nella speranza di scorgere l'aquila che vi nidifica.
Una facile escursione in un ambiente selvaggio e spettacolare, dal fascino straordinario: il fascino di provare le emozioni del cacciatore preistorico.
Un addentrarsi in un luogo che potremo definire 'una macchina del tempo'.
Gianni - Valstagna, febbraio 2022
palestre naturali di arrampicata Covolon di Valgadena, Valstagna, valle laterale del Canal di Brenta
Conosciuto già in epoca preistorica, è un grandioso antro di roccia.
Sostanzialmente si tratta di un cavernone dove si può arrampicare 'al coperto' anche se spesso piove più dentro che fuori.
Non offre gran varietà di vie e si presta particolarmente per le tecniche artificiali su tetto, infatti la palestra è ritrovo principalmente per i gruppi speleo.
Fuori dall'enorme caverna vi sono paretoni e paretine impressionanti, la valle è infatti uno strettissimo canyon, ma in questo caso ci si avventura in vere e proprie vie alpinistiche estremamente impegnative con pareti che superano anche i 500 metri.