Parco Naturale delle Grotte dell'Oliero, Valstagna - Valbrenta Canal di Brenta
Importante attrattiva naturalistica della Valsugana, ad una decina di chilometri da Bassano del Grappa, il piccolo, ma interessantissimo, parco naturale delle Grotte di Oliero raggruppa diversi motivi di interesse. Il principale, naturalmente, è la visita alle ormai famose grotte, poi il sentiero naturalistico-didattico che permette di conoscere il dirupato ed affascinante mondo della stretta valle glaciale del Brenta.
La vera magia sono quelle spumeggianti acque che escono, prepotenti ma allo stesso tempo dolcissime, dalle viscere della montagna. Un fiume a tutti gli effetti, l'Oliero, e probabilmente il fiume più 'corto' del mondo essendo lungo, si fa per dire, appena un centinaio di metri. E la sua acqua esce inarrestabile, fresca e bellissima, per gettarsi subito nel grande fiume Brenta, vero protagonista della Valsugana.
L'Oliero ha pure un fratello, il fiume Subiolo, che si trova poco a nord di Valstagna, dove l'acqua esce da un mastodontico sifone a formare un laghetto.
Le grotte dell'Oliero sono gli scarichi più importanti del massiccio carsico dei Sette Comuni. Da esse fuoriesce la maggior parte dell'acqua assorbita attraverso i numerosi inghiottitoi e voragini doliniche dell'Altopiano di Asiago. Aperta al pubblico è la grotta Parolini, dal nome del suo scopritore che la esplorò nel 1822. Lunga un centinaio di metri e larga una ventina è interamente occupata da un lago la cui profondità massima è 13 metri ed è alimentata sul fondo da un condotto a sifone. La grotta ha un ingresso basso e lungo. Le acque escono spumeggianti sulla destra, sulla sinistra si trova l'imbarcadero. Con la barca si entra nella grotta costeggiando il lato sinistro. Dopo 40 metri, quando l'acqua è limpida, si riesce ad osservare il fondo del sifone. Sbarcati nell'imbarcadero interno, dopo l'incontro con minuscole stalattiti a cannula, si raggiunge la sala della colata, un camino alto 14 metri occupato su un lato da una bizzarra colata alabastrina e, sul lato opposto, da nicchie di corrosione formatesi quando la grotta, ancora in via di formazione, era invasa dalle acque.
Il 'covolo dei siori' (covolo=grotta - siori=signori) o 'grotta Parolini' è un classico del turismo di valle ed è stata aperta al pubblico fin dal 1835, probabilmente la prima iniziativa del genere a scopi turistici. Attualmente sono visitabili, con apposite guide, anche altre tre grotte del complesso naturalistico, il 'covol dei veci' (veci=vecchi) e più in alto i rami fossili del 'covol degli asassini' ed il 'covol dee soree' (soree=sorelle), inoltre l'area è interessante per gli speleosubacquei dato che vi sono numerosi tratti non ancora esplorati.
Praticamente unica è la presenza, tra questi bui anfratti liquidi, del Proteo (Proteus anguinus-Laurenti 1768) un anfibio formidabile predatore di piccoli insetti, portato qui dalla Slovenia, probabilmente dallo stesso Parolini, nel 1800 e perfettamente adattatosi.
All'ingresso del parco si trova il centro visite - centro didattico che con l'associazione 'Vivere il fiume' propone visite guidate e attività didattiche.
Grotte dell'Oliero |
dove | Oliero di Valstagna, Valbrenta (Bassanese, Vicenza) |
ente gestore | Società Oliero Grotte |
ingresso | ingresso a pagamento: solo parco, parco e visita guidata in barca alle grotte |
web | www.grottedioliero.it |
|
La grotta è aperta al pubblico nel pomeriggio di tutti i giorni di giugno, luglio e agosto, nonché le domeniche di aprile, maggio, settembre, ottobre e novembre.
All'esterno della grotta vi è un bellissimo parco con un percorso naturalistico.
Oliero (frazione di Valstagna - Vicenza) si raggiunge da Bassano del Grappa lungo la strada destra Brenta o per la statale della Valsugana in direzione di Trento, deviando al ponte di Campolongo (indicazioni), o da Valstagna ritornando indietro verso Bassano. (circa 10 Km. da Bassano)
Da Trento si segue la superstrada della Valsugana fino al semaforo di Carpanè-Valstagna dove si svolta a destra, si attraversa il ponte sul Brenta e si svolta a sinistra.
Proseguendo per alcuni chilometri si arriva alle grotte.
Ampio parcheggio.
|
grotte e sifoni carsici in Valsugana e Canal di Brenta
Altre notizie solo per curiosità.
Poco oltre Valstagna in direzione Trento vi è un altro grandioso sifone carsico, il
lago di Subiolo.
Il nome deriva da
subio (zufolo), e la leggenda lo fa risalire al suono magico delle
anguane, creature magiche, una sorta di sirene delle valli inaccessibili, che con i loro canti e suoni ammaliavano i viandanti.
Altro probabile riferimento al
subio è il sibilo profondo dell'acqua quando esce copiosa e spumeggiante nei periodi di piena.
Il lago è la grandiosa bocca di un sifone carsico che sprofonda nelle viscere della terra per centinaia di metri.
Nei periodi di piena ha una portata d'acqua impressionante da fare veramente paura.
E' meta di esplorazioni di 'pazzi speleologi-subacquei' e non sono mancati tragici incidenti.
I 'comuni mortali' possono visitare la riva del minuscolo laghetto che altro non è che la bocca del sifone e che si trova dietro il gruppo di vecchie case affacciate sul ponte (indicazioni), prestando la dovuta prudenza.
Dal lago un emissario di appena un centinaio di metri, il fiume Subiolo, porta l'acqua al grande fiume Brenta.
Pur nella sua brevità trattasi di un vero fiume a tutti gli effetti e, probabilmente, uno dei fiumi più brevi.
Altro imponente apparato carsico (ancora in fase di esplorazione) è quello che dall'abisso della Fossetta e Castelloni di San Marco sull'Altipiano di Asiago.
Scarica le sue acque (2000 metri più in basso) sulla grotta Bigonda presso Strigno in provincia di Trento.
Da quanto esplorato finora promette di essere uno dei più grandi sistemi carsici esistenti, con decine di chilometri di grotte.