Mestre e il parco di San Giuliano: giro in bicicletta tra parchi e fortezze
Dal parco Laghetti a Martellago, al forte Gazzera, al parco San Giuliano, alla piazza Ferretto a Mestre.
Anziché una banale incursione al noto parco San Giuliano a Mestre, possiamo compiere un giro più ampio ed interessante inquadrando la città di Mestre nel suo rapporto con l'immediata periferia urbana e la campagna di terraferma.
Può apparire incredibile, se non impossibile, che una città così bistrattata nell'immaginario collettivo, possa offrire angoli naturalistici pregevoli e valenze storiche importanti, soprattutto riguardo le fortezze ottocentesche e del primissimo novecento del cosidetto '
Campo Trincerato di Mestre'.
Si tratta di forti costruiti inizialmente nell'ottocento dagli austriaci (anche su precedenti fortezze veneziane) e riciclati ed ammodernati e altri aggiunti dal regio esercito italiano, con le concezioni difensive ottocentesche ed in vista della grande guerra.
Opere del tutto inutili, costosissime per il magro erario italiano, con la popolazione affamata costretta all'emigrazione.
Alcune di queste fortezze sono state 'polveriere' fino a qualche anno fa, altre addirittura sono tuttora demanio militare.
Per le aree naturalistiche, oltre alle zone di rispetto delle fortezze (e questa è una buona nota positiva), sono presenti numerosi parchi urbani, il 'Bosco di Mestre' e aree rinaturalizzate quali l'interessante parco Laghetti delle ex cave di Martellago.
Appena fuori Mestre possiamo addentrarci in stradine di campagna, molto belle lungo i numerosi corsi d'acqua e con la sorpresa di imbattersi in vecchi edifici che furono mulini e segherie, qualcuno perfino con la grande ruota (ricostruita) ancora in evidenza.
Naturalmente il nostro obiettivo è la visita al grande Parco di San Giuliano, da dove si può vedere la laguna a nord di Venezia e il profilo della grande città.
Logisticamente, chi proviene da fuori, può partire dal parco Laghetti a Maerne, o anche dal forte Gazzera (vedi foto e informazioni sul
forte Gazzera a Mestre), mentre per un mestrino può essere un buon motivo per uscire dalla città.
E naturalmente questo è solo un primo itinerario, che può intersecarsi con altri relativi alla visita di altre fortezze.
Mestre è ben fornita di piste ciclabili.
Si tratta perlopiù di ciclabili 'urbane' di quartiere, con i difetti che questo comporta, vale a dire attraversamenti stradali, cordoli, scalini, ma sempre meglio di niente anche considerando il crescente interesse per queste problematiche.
Mestre è città ciclabile e di ciclisti urbani e le ultime piste ciclabili costruite sono pregevoli.
Dal
parco Laghetti ex cave di Martellago, partendo dal parcheggio di Ca'Bembo a Maerne, dirigere verso Maerne e svoltare lungo la strada provinciale verso Olmo.
Dopo qualche chilometro (attenzione strada trafficata) iniziano i vari tratti, disomogenei, di piste ciclabili urbane e si raggiunge Olmo.
Sempre diritto in direzione Mestre (passaggio a livello), dopo un chilometro si svolta a destra (subito dopo un semaforo) per una stradina di campagna che s'innesta in una strada più grossa e con pista ciclabile a raggiungere il forte Gazzera.
All'ingresso un piccolo parcheggio, si può fare base per l'escursione anche da qui.
Nel parco all'ingresso del forte vi sono panchine e possibilità di ristoro gestito dalla locale associazione.
Il forte è visitabile (visita guidata) solo la prima domenica del mese o da concordare.
Proseguire per la bella pista ciclabile in direzione Mestre.
Si sottopassa la famigerata tangenziale di Mestre e i binari ferroviari.
Attraversata la strada dritti ad un primo parco, oltre il quale si taglia trasversalmente tutta Mestre per digere ai moderni edifici della Darsena.
Svoltare a sinistra, attraversare il ponte sul canale della Darsena e raggiungere la pista ciclabile che, verso destra, conduce all'ingresso del Parco San Giuliano.
Un ampio giro attorno al parco, dalla punta del quale (scuole vela) si può godere di un'ampia visione sulla laguna nord di Venezia e in lontananza su Venezia stessa, e un buon momento di ristoro sono il minimo dovuto.
Poco lontano dal parco si trova l'
ex forte Marghera, una grande struttura molto interessante, visitabile (generalmente sabato e domenica), che tuttavia richede un parecchio tempo vista la complessità.
Merita sicuramente una visita dedicata (vedi apposita scheda).
Ripresa la pista ciclabile, procedere sempre diritti e raggiungere la bella piazza Ferretto,
centro storico di Mestre, con la bella torre dell'Orologio, unico reperto delle numerose torri dell'antico Castello di Mestre.
Dirigere alla volta della strada 'Castellana' (la storica Mestre-Castelfranco Veneto) procedendo tra i vari tronconi di piste ciclabili, superando le nuove rotonde in zona ospedale e i sottopassi della ferrovia e della tangenziale.
Ancora ciclopedonale urbana, a tratti scabrosa, lungo la Castellana a Zelarino, fino a raggiungere la rotonda di Trivignano dove si svolta a sinistra (verso Olmo) e si respira nuovamente aria di campagna.
Al ponte sul Marzenego si può vedere un primo mulino (ex mulino senza ruote), si prende la stradina sulla destra un centinaio di metri prima del ponte che s'inoltra tra siepi e campagna raggiungendo l'ex mulino Scabello.
Subito dopo si svolta (destra) per un sentierino tra gli alberi (single track) oltre il quale si svolta a sinistra per la strada secondaria che raggiunge il parcheggio di Ca'Bembo al parco Laghetti di Martellago.