Leggere la storia di Mossano fa scorrere un brivido lungo la schiena.
Le tracce evidenti riportano alle storie medioevali di cavalieri, santi eremiti, scorribande e stragi di eserciti e lanzichenecchi, ma proprio nei covoli (=grotte) rifugio di eremiti sono state rinvenute tracce preistoriche.
E scava scava, strato su strato, si è arrivati agli abissi del tempo di 250.000 anni fa...
ben prima dell'Homo Sapiens qui cacciava l'Uomo di Neanderthal.
Dietro quel muro medioevale con squarci di affreschi la grotta di San Bernardino da Siena è il più antico sito archeologico vicentino e, probabilmente, Veneto.
E la cengia che conduce a questo stupefacente luogo, dove la natura si è divertita a creare un'incredibile scenografia, una specie di chiesetta sormontata da un torrione calcareo che richiama le architetture sacre gotiche, il panorama verso la val di Palù, il colle di San Pancrazio, i Colli Euganei e la sconfinata pianura, è davvero straordinario.
Ma Mossano è famoso per tante altre cose.
Villa Pigafetta Arnaldi Camerini in località Montruglio, il Santuario di San Pancrazio, sopra un altro bellissimo colle (in comune di Barbarano), le 'Prigioni di Mossano', le fontane, le ruote dei mulini ad acqua.
Breve anello che dalla chiesa parrocchiale scende nella valletta per risalire per un sentierino in mezzo a vecchie case ed ex mulini, in parte diroccati, fino raggiungere il bellissimo mulino magnificamente restaurato.
L'intinerario, turistico, si può compiere in un paio d'ore considerando le numerose divagazioni, l'osservazione delle vecchie case, l'appagante sosta al cospetto della grande ruota del mulino ammaliati dallo scorrere dell'acqua.
Molti altri sono i motivi d'interesse nel piccolo paese, quali il lavatoio e i covoli.
Proprio nella piccola piazza - parcheggio - di fronte alla chiesa, un bel pannello indica le cose d'interesse e le escursioni.