escursione da Villaga all'eremo San Donato, Scudellette, monte Cengia, Barbarano
Passeggiata di primavera con la salita al covolo dell'eremo di San Donato nell'altopiano a Pozzolo di Villaga e prosecuzione dell'escursione al monte Tondo di Villaga con visita alle trincee della grande guerra.
Discesa alla Scudelletta e alla strada delle Scudellette per Pozzolo, aggiramento di San Giovanni in Monte (Vecchio) con salita al monte Cengia, spettacolare balcone panoramico.
Discesa per i covoli del monte Cengia e visita agli Albi della Necropoli di Barbarano, villa Castello Vescovile di Villaga.
Nonostante la giornata nuvolosa e fredda anche nel 2012 abbiamo effettuato, con soddisfazione di tutti, la tradizionale 'Passeggiata di Pasquetta nei Berici' tra gli amici di TuttoBerici e MagicoVeneto.
Abbiamo nuovamente verificato come i Colli Berici sanno sempre sorprendere per gli interessanti orizzonti panoramici e le notevoli valenze naturalistiche.
l'escursione in dettaglio...
Partenza dalla piazzetta di Villaga (m.50), prendiamo la stradina (parcheggio) a fianco della chiesa parrocchiale, che dirige verso il fondo della valletta,
dove al termine dell'asfalto proseguiamo a sinistra per un sentiero subito abbastanza ripido.
Dopo il breve tratto di salita si giunge ad una stradina nei pressi di una bellissima villa antica, quasi un piccolo castello, con il panorama che spazia sulla valle di Villaga e nota come la 'Commenda' (villa Chemin-Palma-Bedeschi detta "La commenda di San Silvestro", nel medioevo appartenuta ai Cavalieri Templari), a fianco della quale si dirama sulla destra un sentiero.
Percorso il sentiero con tratti di salita sostenuta, tra boscaglia e qualche casa, usciamo sulla stradina comunale che da Barbarano sale a Pozzolo, seguiamo a sinistra per un centinaio di metri l'asfalto e prendiamo a destra un sentiero che ancora sale ripido nel bosco e ad una radura, da dove si scorge l'eremo della nostra prima meta.
Al termine della salita si esce nei pressi di un agriturismo, con bellissime alberature lungo la strada, e verso destra in breve si sale al sagrato della
chiesetta di San Donato.
Il posto è interessantissimo e affascinante, a fianco della chiesetta le tracce dell'antico eremo appoggiato sulle strapiombanti falesie caratterizzate da un grande covolo con due grossi buchi d'ingresso.
Il panorama è a dir poco grandioso, quasi come essere sulla prua di una nave con tutt'attorno la pianura veneta e, apparentemente a breve distanza, i Colli Euganei che emergono come isolotti dal mare di terra in questo caso.
Proseguiamo rasentando brevemente in discesa il covolo, passando per altre grotte con muri che ricordano come fossero un tempo abitate.
Risaliamo il glabro pendio roccioso, profondamente caratterizzato da fenomeni carsici di degrado del calcare, e saliamo sul colmo sopra il covolo (m.300).
Prestare un minimo di attenzione a non esporsi sul baratro verso la chiesetta.
Percorriamo un sentierino, parzialmente tra la boscaglia, che alla fine presso una casa esce sulla stradina asfaltata che dall'eremo congiunge le 'Scudellette'.
Proseguiamo brevemente a sinistra lungo la strada fino ad una depressione, dove verso destra scendiamo per un sentiero ai margini della radura boschiva e ad un articolato incrocio di sentieri.
Ora l'orientamento non è semplicissimo, tuttavia un anello di sentieri, segnalato con tabelline bianco/rosse, permette la visita ad alcune trincee e manufatti della grande guerra e raggiunge la panoramica cima del monte Tondo di Villaga (m.420).
Dovrebbe esserci un progetto di recupero delle trincee.
Ritornati all'incrocio di sentieri proseguiamo lungo la valletta, una delle tante 'Scudellette' (da scodella, a ricordare che si tratta di una dolina carsica), sbucando sulla strada asfaltata a poca distanza, verso destra, dal noto ristorante 'Scudelletta' di Pozzolo.
Tutto il tratto tra l'eremo e Scudelletta, facile escursionisticamente, è tuttavia abbastanza complesso per l'orientamento.
In caso di dubbi o errori percorrere la piccola stradina asfaltata, anch'essa interessante ma più adatta alla bicicletta.
Dal ristorante Scudelletta scendiamo alla strada principale (m.300) della dorsale berica che proviene da Barbarano.
Percorriamo un centinaio di metri in discesa e sulla sinistra troviamo una stradina asfaltata di passaggio ad alcune case.
Subito all'imbocco prendiamo il sentierone che risale il versante meridionale del colle di San Giovanni Vecchio (non è raggiungibile e totalmente recintato in quanto area militare), dopo una vasca d'acqua e un bivio di sentieri, saliamo ancora a raggiungere il colmo del monte della Cengia, dove sbuchiamo ad un bellissimo pulpito panoramico (m.430, quota massima dei Berici).
Ritorniamo per qualche decina di metri e scendiamo (verso la valle di Barbarano) e poi proseguiamo tra le falesie e i covoli del monte Cengia (palestra di arrampicata sportiva).
Scendiamo e proseguiamo lungo la dorsale di Montepiano e, dopo un gran tornantone del sentiero, sbuchiamo ad una stradina agricola cementata.
Possiamo scendere verso destra, più facile, ma preferiamo dirigere a sinistra, fino ad una curva dove verso destra si dirama un sentierino in ripidissima discesa che s'inoltra nel bosco.
Nel mezzo della boscaglia possiamo vedere i resti di insediamenti rupestri e i noti 'Albi' di Barbarano (m.200), una serie di
vasche di una necropoli rupestre del VI secolo (forse longobarde?).
Tra vigneti scendiamo alla bella piazza di Barbarano (m.50).
Ora saliamo la scalinata che porta al valico della villa 'Castello Vescovile' (m.90) e percorrendo un chilometro di strada comunale asfaltata, allietato dal bellissimo panorama, ritorniamo alla chiesa di Villaga.
approfondimenti
Una escursione, di poco più breve e facile, parzialmente coincidente con quest'itinerario ma svolta in senso inverso (antiorario), si può compiere da Barbarano salendo al monte della Cengia (anche con la variante alle tombe rupestri), alla Scudelletta e discesa per il versante orientale del monte Tondo di Villaga con arrivo alla villa Castello di Villaga.