pista ciclopedonale Auronzo di Cadore - lago di Misurina alle Tre Cime di Lavaredo
Senza tema di smentita e ombre di dubbi si può affermare che la ciclabile Auronzo-Misurina, detta anche ciclabile dei (due) laghi, è uno dei percorsi per mountain bike più belli ed entusiasmanti delle Dolomiti.
Con il completamento dell'intera tratta (2017), il collegamento tra Auronzo e Misurina avviene sempre su percorso protetto, senza attraversare mai alcuna strada di transito.
E' anche la spina dorsale della prestigiosa
gara di Mountain Bike 3 Epic, famosa a livello mondiale, che affronta poi anche la salita a Lavaredo e discesa per la val di Giralba.
Si svolge a metà settembre.
A fine gennaio, quindi sulla pista innevata e/o ghiacciata, si corre la 3 Epic Fat (bike).
Parallela alla ciclabile sterrata vi è la strada regionale che sale a Misurina, percorsa dalle ruote delle bici da corsa e dalla 3 Epic stradale a giugno.
Per i corsaioli è l'inevitabile trampolino di lancio per affrontare la mitica salita al rifugio Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo.
Una meta di prestigio e di assoluta soddisfazione, che non può mancare nell'archivio del ciclista appassionato.
La ciclabile sterrata è di per sè una meravigliosa escursione in bicicletta.
Non si tratta di una pista ciclabile nel senso classico del termine, ma di una vera escursione, complessivamente anche abbastanza impegnativa per il principiante ed il turista, che raccorda le numerose stradine forestali.
Adatta quindi alla mountain bike ed esclusa (almeno la seconda metà) alle city bike.
E' anche un percorso particolarmente adatto alle e-bike, l'ultimo fenomeno di moda che tuttavia permette di pedalare, su percorsi altrimenti proibitivi, anche a persone con ridotte capacità atletiche.
In paese si trovano anche noleggiatori di e-bike.
Il percorso si può suddividere in due parti.
La prima metà è facile ed entusiasmante, abbastanza varia ed articolata, e permette a tutti di arrivare fino al centro visite della meravigliosa Foresta di Somadida.
La seconda parte è più impegnativa, a sua volta catalogabile in due parti, via via più ripida e con rampe faticose.
Bisogna avere un (buon) minimo allenamento e preparazione alla salita su sterrato... oppure affidarsi al doping meccanico... la e-bike.
Altra soluzione sarebbe il farsi portare a Misurina ed affrontare solamente la discesa.
Sconsiglio questa soluzione, non perché la discesa sia difficile, anzi è facile, entusiasmante e meravigliosa anche per il principiante, ma per il fatto che con la sola discesa non si può cogliere a fondo la valenza e la meraviglia di questo percorso.
Dona infinitamente di più dopo che si è faticato in salita.
Meglio quindi fare la salita, magari sbuffando, fermadoci a prendere fiato e magari anche con qualche centinaio di metri a piedi spingendo la bici nell'ultima dura tratta.
Tanto poi per il ritorno si scende...
Per i più preparati questo percorso può essere di riscaldamento per altre divagazioni.
Prima tra tutte, ovviamente, la salita al rifugio Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo e conseguenti discese per sentieri ben più impegnativi.
Al limite per praticare l'impegnativo percorso della 3 Epic Mtb, o per allenamento alla stessa.
Se invece siamo in compagnia con ciclisti 'di strada'... possiamo darci appuntamento in alto, ognuno ha le sue soddisfazioni.
Per coloro che amano le lunghe distanze e gli anelli di ampio respiro (come il sottoscritto ai bei tempi...) si può fare un grandioso abbinamento di ciclabili.
Per esempio partendo da Calalzo di Cadore (o anche dalle altre note località).
Da Calalzo raggiungiamo Auronzo seguendo la strada regionale un po' trafficata.
Ci sarebbe una alternativa, ma è molto impegnativa, esagerata nell'economia dell'anello.
Consiste nel salire da Lozzo al Pian dei Buoi e scendere verso Auronzo per il monte Agudo o per per la valle Da Rin.
Da Auronzo seguiamo al ciclabile e raggiungiamo il lago di Misurina.
Da Misurina scendiamo per la regionale (abbastanza trafficata, ma sono pochi veloci chilometri) a Carbonin, dove troviamo la ciclabile Cortina-Dobbiaco.
Verso sinistra, in leggera salita, arriviamo a Cimabanche e da qui la bellissima discesa, sempre su sterrata sul sedime della ex ferrovia, scendiamo facilmente a Cortina d'Ampezzo.
Proseguiamo seguendo sempre la ciclabile delle Dolomiti alla volta di San Vito, Pieve di Cadore e Calalzo di Cadore.
Indubbiamente un bellissimo anello, giustamente impegnativo per il ciclista preparato, parte su sterrato e parte su asfalto.
Circa 120 chilometri e un dislivello di circa 1.400 metri, con la parte più impegnativa proprio nelle rampe finali della Auronzo-Misurina.
Si può fare anche in senso orario, ed anche come variante per il passo Tre Croci.
Ciclabile Auronzo-Misurina più in dettaglio
Per quanto riguarda l'orientamento non serve alcuna particolare indicazione.
La ciclabile parte dalla zona degli impianti sportivi di Auronzo, all'ultimo ponte sul lago di Santa Caterina e, senza alcun indugio, percorre tutto il fondo della val d'Ansiei per giungere, dopo circa 27 km, tutti in salita, al lago di Misurina.
Solo qualche piccolo dubbio può esserci al primo ponticello (ponte Molon) dove, attraversato il ponte, si prosegue verso destra.
Si deve anche attraversare il ponte pedonale degli impianti di monte Agudo.
Più interessante, invece, lo sviluppo altimetrico di oltre 1.000 metri.
Sostanzialmente possiamo suddividere il percorso in tre parti distinte.
La prima tratta, da Auronzo al ponte di Somadida, è in leggera salita, molto ben pedalabile e piacevole, con tratti aperti e sull'alveo del torrente e tratti di bellissimo bosco.
Sono circa 17 km e 400 metri di dislivello, con una pendenza media sul 3% e qualche breve rampa.
Questo tratto è praticabile, con gran soddisfazione, da tutti, anche da coloro che poi non se la sentono di affrontare i successivi chilometri più impegnativi.
La seconda parte, dal ponte di Somadida alla radura della casera di Valbona, comincia ad essere più impegnativa, si svolge tutta all'interno della fitta foresta integrale di Somadida. Bellissima.
Sono poco più di quattro chilometri con una pendeza media sul 6% e circa 250 metri di dislivello.
Ci sono alcune brevi rampe, una di qualche centinaio di metri supera il 15% di pendenza.
Superata la meravigliosa radura prativa di Valbona, una brevissima discesa e subito a sinistra si affrontano le dure rampe che ci permettono di risalire al ciglio della conca dove si trova il laghetto di Misurina.
Il bosco è più rado e permette ampie visioni verso sud, verso il Sorapiss e le Marmarole.
Con un sottopasso si attraversa la provinciale della val d'Ansiei, proprio in corrispondenza del bivio con la strada che sale al passo Tre Croci, che poi scende verso Cortina.
Pertanto i 27 chilometri da Auronzo a Misurina non incrociano mai nessuna strada asfaltata con transito automobilistico, una vera rarità.
Sono circa cinque chilometri e 400 metri di dislivello, la pendenza media è sul 9%, ma quel che più conta è che ci sono alcune rampe, piuttosto dure e di diverse centinaia di metri, che si attestano sul 16%-18%.
Giunti alla chiesetta di Col di Varda, possiamo scendere brevemente al lago oppure proseguire per la meravigliosa stradina forestale e giungere in testa al lago (albergo-bar-ristorante) e decidere sul da farsi...
...aggirare il meraviglioso laghetto, salire la durissima strada del rifugio Auronzo alle Tre Cime (per i ciclisti la strada non è a pagamento, pagano profumatamente le auto e le moto...) oppure ancora salire a Lavaredo seguendo il duro tracciato della gara di mtb 3 Epic.
O più semplicemente tornare indietro e goderci la meravigliosa ed entusiasmante discesa di ben 27 chilometri!