suddivisione storico-geografica del Cadore o Antico Cadore | |
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Sappada Plodn | dalle sorgenti del Piave, passo di Cima Sappada, alla forra dell'Acquatona |
Comelico Inferiore | dall'Acquatona di Sappada a Santo Stefano di Cadore e la Val Visdende, forcella Lavardet |
Comelico Superiore | Valle di Padola dal passo Monte Croce Comelico a San Nicolò |
Auronzo | tutto il bacino dell'Ansiei da Misurina-Lavaredo a Cima Gogna |
Oltrechiusa | medio bacino del Boite dalla Dogana Vecchia, San Vito, Borca, Cibiana di Cadore, Venas |
Centro Cadore | innesto delle valli del Piave e del Boite, Tai, Pieve di Cadore, Calalzo, Domegge, Lozzo di Cadore |
Oltre Piave | sinistra idrografica del Piave nel centro e basso Cadore, Vigo, Laggio, Pelos, Lorenzago di Cadore, al passo Mauria e a Sella Campigotto |
Basso Cadore | da Perarolo di Cadore a Termine di Cadore verso Longarone |
Oltremonti | la Val Fiorentina con Selva di Cadore e Pescul |
Ampezzano | alto bacino del Boite da Cimabanche e la Val Travenanzes alla Dogana Vecchia tra Cortina e San Vito, ha sempre formato (fino al 1923) l'area ladina storica, assoggettata al Tirolo (vedi sotto nota sui Ladini) e sempre rimasta oltre i confini storici della Serenissima Repubblica |
Dopo la caduta dell'Impero Romano, l'area cadorina venne assegnata dall'invasore longobardo Alboino (VI sec.) al Ducato Longobardo del Friuli.
Segue la dominazione Carolingia (IX sec.) alla caduta della quale il Cadore passa al Ducato di Carinzia e, successivamente (1077), al Patriarcato Ecclesiastico di Aquileja voluto dall'imperatore Enrico IV. Nel medioevo il 'Grande Cadore', sui confini della X Regio romana, formava un feudo fortemente autonomo governato dai trevigiani Da Camino ed aveva una estensione ancora maggiore. Comprendeva Livinallongo e parte dell'alto Agordino con Alleghe, la Val di Zoldo e l'area di Longarone con Erto Casso, l'alto bacino del Cellina con Cimolais e Claut, l'alto corso del Tagliamento fino ad Ampezzo. Tra il XIII e XIV secolo, Livinallongo venne aggregata al Tirolo e successivamente con l'alto Agordino passarono al Bellunese e così pure la Val di Zoldo e Longarone. Rizzardo da Camino muore nel 1335 e nel 1338 il Cadore si costituì unità territoriale autonoma con proprio Statuto, amministrativamente suddiviso in dieci 'Centene' con proprie regole e un Consiglio Generale federale. L'alto Tagliamento finì alla Carinzia e successivamente con l'alto Cellina passarono alla Patria del Friuli. Il 31 luglio 1420 vi fu la 'Donazione a Venezia' che riunì la comunità cadorina fino alla caduta della Serenissima, al motto "Eamus ad bonos Venetos" per opportunità o per la stanchezza dei cadorini ad essere teatro di contese tra rissosi confinanti sia tedeschi che furlani. Il Cadore ebbe sempre amplissima autonomia da Venezia, non fu mai obbligato a versare denari e a fornire truppe alla Serenissima. Nell'atto di Donazione al doge Tommaso Mocenigo furono presentate 10 richieste, prontamente accettate dal doge. Sostanzialmente le richieste prevedevano il mantenimento dei diritti concessi dai patriarchi di Aquileia, l'autonomia giuridica attuata con le Regole Cadorine, il mantenere tutte le tasse e risorse finanziarie locali in Cadore, un trattamento commerciale equivalente a quello concesso ai friulani, la concessione di un fondaco a Venezia e in particolare lo stazio a San Francesco della Vigna per la commercializzazione del legname fluitato per la Piave, importante materia prima per l'Arsenale. Nel 1531 Cortina fu annessa al ducato tirolese, cosa mai del tutto digerita dai cadorini. Nel periodo napoleonico venne sciolta la Comunità Cadorina e costituiti gli attuali Comuni, nel 1822 divisi in due comuni Borca e San Vito, successivamente fu regione dell'austriaco regno Lombardo-Veneto. L'alto bellunese con l'unità d'Italia passò ad un nuovo dominatore, i Savoia, ma Cortina potè prosperare e crescere sulle fortune della ricca villeggiatura ottocentesca fino all'inizio della Grande Guerra, quando venne riconquistata dagli italiani e poi ripersa a seguito degli avvenimenti di Caporetto. Infine l'attuale sistemazione politica avvenuta nel 1923, con l'intero Cadore entro i confini geografici della Regione del Veneto e alla quale vennero aggregati i territori ladini di Cortina d'Ampezzo, Livinallongo e Colle Santa Lucia. | |
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Lo Stato Veneto da Tera | |
suddivisione amministrativa attuale | |
Alto Cadore | Sappada, Comelico Inferiore, Oltre Piave, Comelico Superiore, Auronzo, Ampezzano |
Basso Cadore | Oltrechiusa, Centro Cadore, Basso Cadore, Longarone, Val di Zoldo, Oltremonti |
Agordino | Livinallongo, Colle Santa Lucia, Selva di Cadore, Rocca Pietore, Alleghe, Agordo, Falcade |
approfondimenti e links esterni
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I Ladini delle Dolomiti (o del Sella, il massiccio montuoso centrale all'area ladina)Ancora discussa è l'origine della lingua ladina, detta anche romancio alpino.La matrice latina richiama il nucleo etnico celtico venetico, molto diffuso in alta Italia e nelle regioni danubiane, ed insediatosi in queste vallate nei secoli precedenti la romanizzazione. L'area fu quindi inclusa nella X Regio Romana 'Venetia et Histria' (nome solo di comodo, non aveva caratterizzazioni amministrative o militari), linea che ancor oggi segna il confine linguistico con il tedesco. Successivamente l'isolamento e l'incalzare, da sud-est, dell'influenza 'barbara' delle grandi invasioni, restrinse l'area linguistica ma preservò la sua originalità. | |
Veneto | |
Trentino e Alto Adige |
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La 'spartizione' del territorio Ladino storico è avvenuta dopo la prima guerra mondiale, nel 1923 (fino ad allora e fin dal medioevo formava un territorio amministrativo autonomo dipendente dal Tirolo e dall'Austria), quando l'Anpezo (Cortina d'Ampezzo), Col (Colle Santa Lucia) e il Fodom (Livinallongo) vennero aggregati al Veneto (Cadore e Agordino). Il resto venne aggregato alla nuova regione denominata Venezia Tridentina, che poi di fatto si trasforma nel secondo dopoguerra in due provincie autonome con la Val di Fassa in provincia di Trento e la Val Gardena e Val Badia in provincia di Bolzano. Da notare che in questi ultimi anni si tende ad accostare ai ladini 'storici' anche aree cadorine marginali ai confini con la Ladinia vera e propria (come in valle del Boite e alta valle del Biois) che tuttavia sono sempre stati di area Veneto-Cadorina. Pertanto il Veneto attuale (come regione della Repubblica Italiana) non corrisponde, come spesso si vorrebbe far credere, al Veneto storico, delineato fin dalla X Regio Romana e successivamente quale 'Stato da tera' della Veneta Serenisima Republica (ben più estesa e complessa del Veneto, con territori in Lombardia, Istria-Dalmazia e d'oltremare Medio Oriente). MagicoVeneto non si permette di giudicare questa complicata situazione storica, il nostro scopo è di far conoscere 'facendo vedere' (fotografie) il territorio Veneto-Dolomitico-Friulano, ma tratta con grande rispetto e ammirazione tutte le istanze e si scusa per eventuali carenze o inesattezze. MagicoVeneto è per la valorizzazione di tutte le specificità locali e le tradizioni storiche, perché sono il vero 'valore aggiunto' della nostre (di ognuno di noi e di tutti: Veneti, Ladini, Italiani) peculiarità storiche e culturali. Fa anche notare che, in fatto di civiltà, su questo fronte forse sarebbe il caso di riflettere che antichi stati culturalmente 'molto ricchi' quali la Veneta Serenisima Republica, il Tirol e il Patriarcato di Aquileia hanno qualcosa da insegnare. Erano stati che lasciavano grandissima autonomia alle culture locali, perfino oltre il concetto di 'federalismo' (attuale) e più simile ad una "unione d'interessi" sovralocali e con una guida politica centrale forte di caratura internazionale e tuttavia leggera nelle accezioni locali. Da notare, infine, che non esistevano veri e propri 'confini', ma aree di influenza con una grande permeabilità mercantile e culturale. Il guasto avvenne con la 'modernizzazione' napoleonica e la creazione di stati fortemente centralistici e assolutistici. Questo, nelle nostre regioni, portò a povertà e a forti movimenti migratori. ulteriori informazioni | |
altre isole linguistiche-culturali | |
Antico Bavarese
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mercatini, eventi e manifestazioni ricorrenti mel Cadore, Comelico, Ampezzano | |||
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dove | quando | avvenimento | info |
Comelico Superiore loc.Dosoledo | carnevale | Festa di Santa Plonia (Apollonia), maschere tradizionali | www.cheidsantaplonia.it |
Sappada | febbraio | Carnevale Sappadino, maschere di legno e Rollat | www.plodn.info |
vedi anche |
bibliografia Cadore Ampezzano Comelico Sappada - Belluno Dolomiti | ||
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titolo | autore | edizione |
Falesie a Cortina | Gruppo Scoiattoli | 2017 - Idea Montagna |
Scialpinismo in Comelico-Sappada | P.Grosso, F.Vascellari | 2013 - Vividolomiti Belluno |
Il sale in viaggio da Venezia al Cadore. Cinque secoli di storia attraverso le vicende dei magazzini di Portobuffolè e di Serravalle. | M. Della Giustina, I.Spada | 2013 - Compiano Treviso |
Piave. Cronache di un fiume sacro. | A. Marzo Magno | 2012 - Il Saggiatore |
111 Cime attorno a Cortina | E.Majoni, S.Caldini, R.Cini | 2012 - Idea Montagna |
Dolomiti di Sesto, Auronzo e del Comelico | F.Cammelli, P.Beltrame | 2011 - Beltrame Editore |
Val Montina | D. De Martin, R. Tabacchi | 2008 - Comunità Montana Centro Cadore |
Il paesaggio dolomitico: panorami dai Cadini di Misurina | D. De Martin | 2008 - Duck Edizioni |
Il paesaggio dolomitico: panorami dall'altopiano di Pian dei Buoi | D. De Martin | 2007 - Duck Edizioni |
Tesori d'arte nelle chiese dell'Alto Bellunese (4 vol) | autori vari | 2007 - Provincia Belluno |
La vita in Cadore - Aspetti del dominio Veneto 1500-1788 | Alessandro Sacco | 2007 - Cierre Edizioni |
Itinerari Segreti della Grande Guerra nelle Dolomiti (2 vol) | autori vari | 2006 - Guide Gaspari Udine |
Dolomiti - Le più belle cime del Cadore | Paolo Salvini | 2005 - Grafica Sanvitese |
Cadore e Ampezzano | Franco Fini | 2002 - Nordpress |
Lagole, santuario dei Veneti antichi | M.Stellin, F.Bortoli | 2001 |
La Dominante nel Cadore ladino | M. Casanova De Marco | 1997 - Gruppo Musicale Costalta |
In Cadore al tempo di Tiziano | M. F. Belli, G. Z. Rosolo | 1990 - Regione del Veneto |
Leggende cadorine | M.Rosina | 1986 - Istituti Bellunese Ricerche Sociali |
Le fortificazioni del Cadore (1866-1896) | W.Musizza | 1985 - Ribis Udine |
Guida storica alpina del Cadore e della Valle di Zoldo | O.Brentari | 1886 - Forni Bassano |
- vedi anche bibliografia escursionistica Dolomiti | ||
bibliografia Ladina e isole linguistiche dell'antico bavarese | ||
titolo | autore | edizione |
Santuari e Pellegrinaggi dei Ladini e delle genti Mochene e Cimbre | F. De Gasperi | 2008 - Curcu & Genovese |
Giau e il muro della pace | M.F.Belli | 1995 - Cortina d'Ampezzo |
Cortina d'Ampezzo, 1914-1918 dall'Austria all'Italia | M.F.Belli | 1993 - Cortina d'Ampezzo |
Storia d'Ampezzo: studi e documenti dalle origini al 1985 | Bepe Richebuono | 1993 |
Breve storia dei Ladini dolomitici | Bepe Richebuono | 1992 |
I Ladini fra Tedeschi e Italiani: Livinallongo del Col di Lana una comunità sociale (1918-1948) | Luciana Palla | 1986 |
Ladinia Bellunese: storia, identità, lingua, cultura. | E.Majoni, L.Guglielmi | Tipografia Ghedina Cortina |
cartografia Cadore Ampezzano Comelico Sappada - Belluno Dolomiti | ||
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titolo | editore | scala |
Veneto | Touring Club Italiano | 1:200.000 |
Provincia di Belluno | Danilo Zanetti Editore - Montebelluna | 1:170.000 |
Cortina d'Ampezzo | Kompass Edizioni | 1:50.000 |
Carta Turistica di Lozzo di Cadore | Antichi Sentieri Lozzo di Cadore | 1:25.000 |
- vedi anche cartografia escursionistica Dolomiti |
altre risorse, video, film e documenti nel web riguardanti il Cadore | ||||
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YouTube | 2014 | video | Il monte Tudaio | Giuseppe Larese |
YouTube | 2012 | documentario | Dolomiti Doc Cadore | Telebelluno Dolomiti, Filò |