Dolomiti, escursione dal lago di Misurina al Col de Varda e al rifugio Città di Carpi a forcella Maraia nei Cadini di Misurina, discesa all'agriturismo malga Maraia e ritorno a Misurina
Questa bellissima e interessante passeggiata ci permette di conoscere il boscoso versante sud dei Cadini di Misurina e ci dona, generosa, ampie vedute sulla catena delle Marmarole, sull'Antelao, sul Sorapiss e sulle Tofane.
E naturalmente sulle guglie dei Cadini di Misurina.
Misurina, come tutti i frequentatori abituali delle Dolomiti ben sanno, è luogo particolarmente ambito dal turismo di massa, base di partenza per la salita a Lavaredo (preferendo generalente la salita in auto con relativo salatissimo pedaggio) e l'avvicinanento può incutere perfino timore all'escursionista silenzioso, solitario e naturalista.
E' giusto che tutti, secondo le loro possibilità e le loro filosofie, possano ammirare questi monumenti grandiosi della natura.
Tuttavia, lasciata la rombante ressa automobilistica e motociclistica che aggredisce il lago di Misurina, questa escursione ci porta, incredibilmente, in luoghi relativamente solitari, sicuramente silenziosi, straordinariamente ameni, spettacolarmente panoramici.
I meno inclini a, pur facili, escursioni di una certa lunghezza, come questa descritta, possono perfino optare per salire al Col de Varda con la seggiovia e poi proseguire per la facile stradina che conduce al rif. Città di Carpi e ritornare per il medesimo tragitto con la seggiovia o scendere a piedi al lago di Misurina.
Potranno comunque godere di questo immenso spettacolo della natura, perderanno la discesa a malga Maraia, un ambiente agreste di rara bellezza.
Per l'andata-ritorno Col de Varda / rif. Carpi sono circa sette chilometri con un facile dislivello di 250 metri.
Per chi cerca emozioni forti, molto molto forti, fuori stagione, l'autunno, oltre che solitario, qui si esprime con tonalità e luci incredibili.
Meraviglia, Paradiso Terrestre per il naturalista e il fotografo paesaggista.
Ed infine, anche per i ciaspolatori, il paesaggio innevato e la facile stradina battuta sono motivo per affrontare un po' di fatica, certi di generose ricompense.
l'escursione in dettaglio
Partiamo dal parcheggio della seggiovia Col de Varda (m.1750), proprio a fianco del grande e caratteristico edificio della Casa di Cura, sul versante meridionale del lago di Misurina.
Prendiamo l'evidente stradina sterrata che dopo poche centinaia di metri, al primo tornante, raggiunge la panoramica Cappellina Votiva della Colonia.
Attraversiamo la pista ciclabile e prendiamo a salire la stradina sterrata di Col de Varda.
La stradina attraversa un bosco meraviglioso e si dilunga per oltre 2 km, con alcuni tornanti, e ci permette di 'mangiare' buona parte del dislivello dell'escursione con pochissima fatica e molta tranquillità.
Siamo al bivio della breve diramazione per il rifugio Col de Varda (m.2115), e relativa stazione a monte della seggiovia, che volendo possiamo facilmente raggiungere.
Molti anche i turisti che preferiscono salire in seggiovia e percorrere la meravigliosa stradina che, con poca fatica e poco impegno, porta a rif. Città di Carpi.
Superato il Col de Varda, il bosco concede ampi spazi alle vedute panoramiche. Stupefacenti.
Oltre alle sovrastanti guglie dei Cadini e del Col de Varda, dirimpettaia, dall'altra parte della valle d'Ansiei, possiamo ammirare pressoché tutta la lunghissima e articolata catena delle Marmarole, l'imponente mole dell'Antelao, la caratteristica Torre dei Sabbioni, l'intero gruppo del Sorapiss.
In lontananza la Marmolada e, più sulla destra, le Tofane.
La stradina procede piacevolissima in leggera discesa, tra mugheti e larici.
Troviamo il bivio con la stradina che scende verso malga Maraia (indicazioni), che percorreremo al ritorno dal rifugio Città di Carpi.
Continuiamo per la stradina che ora riprende a salire leggermente, sempre in un contesto ambientale a di poco meraviglioso.
Infine vediamo il colle, in realtà un passo, dove si trova il rifugio, del quale possiamo intravvedere il pennone e la bandiera.
Ci aspetta la risalita di un centinaio di metri di dislivello, ma la tranquilla salita e l'ambiente circostante fanno scordare qualsiasi ombra di fatica.
Giungiamo quindi facilmente al passo di Maraia (m.2110) dove si trova il caratteristico rifugio Città di Carpi (Cai di Carpi), circa 6 km dal lago di Misurina e poco più di 400 metri di dislivello, digeriti senza alcuna fatica.
L'ambiente che circonda il rifugio e la quinta scenografica dei Cadini di Misurina alle sue spalle e una di quelle immagini indimenticabili, che ripaga ampiamente i lunghi viaggi e i sacrifici per raggiungere un luogo meraviglioso, per molti lontano.
Uno dei tanti scorci Paradisiaci che le Dolomiti sanno offrire generose.
Questo, tra l'altro, abbastanza appartato e molto silenzioso, sebbene molto frequentato per il facile accesso con la seggiovia, comunque infinitamente più 'escursionistico' di luoghi più aggrediti dal turismo di massa, come per esempio il rifugio Auronzo a Lavaredo.
La vista sulle aguzze guglie dei Cadini di Misurina è incredibile.
Una articolata catena rocciosa che da qui par quasi inacessibile.
Infatti per raggiungere il rifugio Fonda Savio, sul versante nord, si devono affrontare sentieri impegnativi, lunghe e faticose risalite di canaloni e qualche tratto attrezzato.
Dopo la sosta al rifugio, che non è assolutamente esagerato definire contemplativa, eventualmente allietata con un piccolo ristoro, possiamo riprendere la nostra escursione.
Torniamo indietro per la stradina percorsa all'andata, fino a raggiungere il bivio della stradina per malga Maraia.
La stradina scende in maniera un po' più decisa, la camminata sempre piacevolissima nel fresco bosco.
Giungiamo ad un caratteristico tornante, che svolta verso destra, sul fondo della curva troviamo un sentiero (di solito nel periodo estivo vi sono i fili elettrificati di recinzione del pascolo).
Ora il sentiero scende deciso fino a sbucare ad una ampia e torbosa radura.
Anche questo è un luogo meraviglioso, con il prato coloratissimo di fiori di tutti i tipi.
In genere nel periodo estivo troviamo mandrie di vacche al pascolo o dei bellissimi cavalli.
Si può anche capire, fino in fondo, come questi animali a modo loro immaginano il Paradiso Terrestre.
Animali felici, nel vero senso della parola, nel loro ambiente naturale.
Ed anche per noi questo è un ambiente radioso.
Ancora un po' di discesa, mirando più verso destra tra prati e radi alberi, e giungiamo alla grande malga Maraia (m.1700), ora anche bellissimo agriturismo.
La sosta è imperdibile, l'interno restaurato è molto suggestivo, specie dalla sala da pranzo con l'enorme vetrata che permette uno scorcio incredibile verso il Sorapiss.
Ma sono i profili delle montagne attorno che ci meravigliano.
Ancora tutta la catena delle Marmarole, l'Antelao, la Torre dei Sabbioni, il scenografico Sorapiss.
Per il ritorno risaliamo la stradina d'accesso (fin quasi alla malga si può salire in auto per una ardita stradina che si dirama dall'albergo Cristallo).
Dopo aver percorso alcune centinaia di metri troviamo un bivio, dove lasciamo la stradina principale.
Verso destra la stradina forestale prende a salire con maggior decisione e dopo un chilometro ritroviamo il bivio che avevamo lasciato per scendere per la scorciatoia.
Continuiamo a salire ancora un po' per la stradina e, senza raggiungere il bivio della stradina per il Carpi, sulla sinistra si dirama un sentiero (indicazioni Cai sentiero 120 Bis), che prendiamo.
Il sentiero percorre un fitto bosco e, a tratti, nei periodi umidi il fondo può essere un po' fangoso.
Si susseguono diversi leggeri saliscendi, fino ad un tratto più lungo in leggera salita, dove scavalchiamo la dorsale e dove il sentiero svolta deciso verso destra.
Ora il sentiero scende con più decisione e senza ripensamenti, sempre nel fitto bosco.
Al termine sbuchiamo d'improvviso sulla pista ciclabile.
Verso destra, in leggerissima salita, proseguiamo per la pista ciclabile che, in meno di un chilometro, ci riporta alla Chiesetta Votiva con panoramica sul lago e verso sinistra, in breve, siamo nuovamente al parcheggio della seggiovia.